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Giovanni Sesia – Storie minori
Nelle sale delle Gallerie saranno esposte oltre trenta opere pittoriche e le ultime sculture in bronzo.
Comunicato stampa
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“Io sono stato qui e nessuno racconterà la mia storia” aveva scritto un uomo, forse, o una donna. In un angolo, sulla ruvida superficie di un muro, a un passo dai forni crematori…
Ma il vero dramma non attraversa solo la sofferenza fisica, il dolore della tortura, o la lontananza dalla quotidianità degli affetti; la tragedia respira, soprattutto, nel “sentimento del nulla”, nella coscienza di un’ esistenza non raccontata…Ecco allora l’importanza di un gesto che graffia la parete, di un segno che, nella sua estrema sintesi, urla come Il grido di Munch.
Quando si entra in contatto con la storia, con il passato, si affollano pensieri ed emozioni, ma soprattutto si cerca “visivamente” il profilo di un volto, il ricordo di una voce, lo scorrere di fotogrammi nel palinsesto della memoria. Sono attimi, momenti di una vita fotografati dalla nostra mente e, a volte, agevolati dallo scatto di una macchina fotografica o da un diario con appunti e grafie.
L'importanza, dunque, della memoria. L'impossibilità di un futuro, senza di essa.
E questo assunto pare muovere, da tempo, l'anima e il sentimento nell'arte di Giovanni Sesia, nella “sostanza” di una traccia, di un “non detto”, di un “urlo” che si trasforma nel suo gesto pittorico… nel tentativo visibile e tangente di riportare la dignità di un vissuto a quei volti, a quelle immagini di storie marginali fatte di occhi assenti e troppe volte consapevoli, di oggetti – come materassi, sedie o lenzuola - che raccontano finalmente anche la loro storia, il loro “urlo”, nell'assenza dei protagonisti. Ecco che Sesia recupera l'essenza dell’assenza, non permettendo ai suoi “emarginati”, un nuovo abbandono: l'attimo dello scatto fotografico come triste documentazione, la traccia della sua pittura e delle sue sculture come genesi di nuova identità.
….una chiave per entrare nel sentimento artistico di Giovanni Sesia diventa l’omaggio che le Gallerie “Il Basilisco” di Genova e “Cristina Busi” di Chiavari offrono contemporaneamente con l’inaugurazione di due importanti personali permettendo una visione completa ed esaustiva del suo lungo percorso di ricerca. Nelle sale delle Gallerie saranno esposte oltre trenta opere pittoriche e le ultime sculture in bronzo…
Ma il vero dramma non attraversa solo la sofferenza fisica, il dolore della tortura, o la lontananza dalla quotidianità degli affetti; la tragedia respira, soprattutto, nel “sentimento del nulla”, nella coscienza di un’ esistenza non raccontata…Ecco allora l’importanza di un gesto che graffia la parete, di un segno che, nella sua estrema sintesi, urla come Il grido di Munch.
Quando si entra in contatto con la storia, con il passato, si affollano pensieri ed emozioni, ma soprattutto si cerca “visivamente” il profilo di un volto, il ricordo di una voce, lo scorrere di fotogrammi nel palinsesto della memoria. Sono attimi, momenti di una vita fotografati dalla nostra mente e, a volte, agevolati dallo scatto di una macchina fotografica o da un diario con appunti e grafie.
L'importanza, dunque, della memoria. L'impossibilità di un futuro, senza di essa.
E questo assunto pare muovere, da tempo, l'anima e il sentimento nell'arte di Giovanni Sesia, nella “sostanza” di una traccia, di un “non detto”, di un “urlo” che si trasforma nel suo gesto pittorico… nel tentativo visibile e tangente di riportare la dignità di un vissuto a quei volti, a quelle immagini di storie marginali fatte di occhi assenti e troppe volte consapevoli, di oggetti – come materassi, sedie o lenzuola - che raccontano finalmente anche la loro storia, il loro “urlo”, nell'assenza dei protagonisti. Ecco che Sesia recupera l'essenza dell’assenza, non permettendo ai suoi “emarginati”, un nuovo abbandono: l'attimo dello scatto fotografico come triste documentazione, la traccia della sua pittura e delle sue sculture come genesi di nuova identità.
….una chiave per entrare nel sentimento artistico di Giovanni Sesia diventa l’omaggio che le Gallerie “Il Basilisco” di Genova e “Cristina Busi” di Chiavari offrono contemporaneamente con l’inaugurazione di due importanti personali permettendo una visione completa ed esaustiva del suo lungo percorso di ricerca. Nelle sale delle Gallerie saranno esposte oltre trenta opere pittoriche e le ultime sculture in bronzo…
05
marzo 2005
Giovanni Sesia – Storie minori
Dal 05 marzo al 03 aprile 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA CRISTINA BUSI
Chiavari, Via Martiri Della Liberazione, 195, (Genova)
Chiavari, Via Martiri Della Liberazione, 195, (Genova)
Orario di apertura
10-12 e 16-19,30.
Chiuso lunedì
e la mattina del martedì
Vernissage
5 Marzo 2005, ore 17
Autore