Leslie Baum infonde alle forme dei paesaggi un uso audace di colori saturi capaci di fornire una grande energia e che risultano in paesaggi semi astratti, reali ed irreali allo stesso tempo con una vivacità e una semplicità che richiama le stampe giapponesi. L’uso contrastante di “vignette” piatte e bordate in un campo astratto crea tensione, mentre, nello stesso tempo, ricorda all’osservatore la soggettività della percezione. Una meticolosa attenzione al dettaglio, inclusi sottostrati di pittura in alcune aree dell’opera, crea luminosità e rafforza le immagini ancora di più. Il lavoro dell’artista è stato accolto molto bene dalle critiche. Ella è stata definita da artnet.com “una delle artiste giovani di Chicago di maggior talento ed è stata nominata “Miglior Giovane Artista di Chicago, 2004” dalla rivista Chicago.

Don Guss ha usato, per le sue opere, l’interesse e il rispetto per la natura che nutre fin dall’infanzia e che ha continuato ad essere per lui una grande fonte di ispirazione anche da adulto. Di una certa importanza è anche l’intervallo fra i comuni temi della vita e della morte. Il suo attuale lavoro “Flags and Water” (Bandiere ed Acqua) ha questi elementi alla base. Questo lavoro comprende fotografie digitali prodotte in edizione limitata di cinque stampe per ogni fotografia, in cui vengono catturate le reazioni delle bandiere colorate sommerse nell’acqua del lago quando vengono a contatto con la luce, il vento, le onde e le correnti sottomarine. La preparazione dell’artista per questa opera è durata tre anni durante i quali egli ha analizzato come i contrasti stessi della natura possano coesistere in armonia. Una volta catturate, le immagini non vengono manipolate digitalmente dall’artista; se il momento non è perfetto l’immagine non funziona. Riportando le parole stesse dell’artista, “La temporaneità della bellezza viene portata all’estremo”.

Friese Undine ha assunto un’apparenza magniloquente e severa, quella della propaganda politica, in particolare poster artistici e pubblicità commerciali della Soviet AgitProp (“Agitational Propaganda). All’interno della forma da lui adottata egli stesso ha usato il vocabolario popolare visivo di logori clichés e di metafore troppo usate. Naturalmente l’uso di un testo audace su un quadro ha l’effetto di una dichiarazione urlata a gran voce.