Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Vincenzo Curcio
Vincenzo Curcio opera spinto dal bisogno di esprimere un bagaglio interiore in pittura, e per quanto arduo questo lavoro possa essere, ci ha regalato un autentico inno ai valori universali di un Umanità che troppo spesso si auto svilisce e sottovaluta.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Vincenzo Curcio ha 27 anni ed è originario di Paola, Calabria. Esprimendoci
con parole sue potremmo definirlo ?fuori generazione?, al difuori, o meglio
al disopra di ciò che esprime il contesto artistico e culturale attuale.
Anti accademico senza essere anti intellettuale egli esprime con la sua arte
un profondo amore per la conoscenza e per tutte quelle Culture che costituiscono
l?immenso patrimonio di cui l?umanità è dotata.
Il suo percorso artistico è caratterizzato da una rapida evoluzione e susseguirsi
di ?periodi?, percorsi da intenti e fili conduttori comuni, nonché da successive
acquisizioni e miglioramenti, l?artista, infatti sente l?esigenza di padroneggiare
appieno le tecniche per poi potersi muovere verso un linguaggio proprio.
L?amore per l?arte nasce ai tempi delle medie, copiando Modigliani, che resterà
sempre la sua principale fonte d?ispirazione; in quegli anni frequenta, inoltre
lo studio del pittore Raffaele Ganeri. A 20 anni si iscrive all?Accademia
di Belle Arti di Roma, dove apprende molto dal confronto con gli studenti..
Non ancora pienamente convinto delle sue scelte, agli inizi si esercita soprattutto
nella copia dal vero, prevalentemente nudi femminili. Man mano che acquisisce
consapevolezza e sicurezza la sua personalità artistica inizia a delinearsi:
la linea si fa sempre più rapida e stilizzata, allo scopo di cogliere l??attimo?
ed il dinamismo di una composizione. L?andamento del segno ricorda molto
il modo di trattare le figure di espressionisti come Klimt e Schiele, anche
se la principale guida resta il tratto lineare e pulito di Modigliani, col
quale condivide anche la passione per l?esotico, vero leitmotiv attorno al
quale ruota l?opera di questo giovane e sorprendente artista. L?interesse
per mondi e culture ?altre? ha inizio con un viaggio in Africa ad 11 anni;
si appassiona agli animali ed ai colori di quella terra, colori che ritroviamo
nei dipinti appartenenti al suo periodo ?esotico? (2001-2002). Queste opere
segnano l?inizio di un viaggio a ritroso nel tempo, verso luoghi incontaminati,
sulle orme del viaggio in Oriente compiuto da Mache, alla ricerca delle nostre
radici, e della nostra interiorità, infatti la ricorrente figura del pensatore
che ci appare in molteplici vesti è espressione di un io introspettivo e
malinconico. Tema base di tali dipinti è la maschera africana, ispirandosi
al modo di trattare la forme di Brancusi, sceglie questo soggetto come simbolo
di una civiltà primitiva, ed allo stesso tempo gli da valore di metafora
di quella maschera che la società moderna ci impone o che siamo costretti
ad indossare per difesa, concetto mirabilmente espresso dall? opera ?Maternità?,
altro argomento caro all?artista al quale dedica anche scritti poetici. In
questo periodo compie anche esperimenti cromatici utilizzando l?acquarello
su tela, mediante una stesura a macchia che da un effetto di ?tessuto antico?
delinea i contorni di figure che si formano dall?incontro dei colori. Con
questa tecnica è stata composta quella che potrebbe definirsi l?opera simbolo
dell?autore per la straordinaria capacità che ha di esprimere il suo modo
di vedere e sentire: ?Due mondi? ci parla dell?incontro tra la civiltà africana
e indiana, con un lirismo che lascia trasparire un profondo sentimento di
ammirazione e rispetto per culture millenarie.
Il periodo esotico è preceduto da un periodo che possiamo chiamare ?blu?
per l?uso preponderante che fa di questo colore in tutte le sue sfumature,
nel quale si delineano i successivi sviluppi verso una sempre maggiore stilizzazione
della linea, dovuta non ad una negazione ma ad una completa padronanza a
cui segue una rielaborazione del dato figurativo. I quadri di questa fase
parlano di personaggi mitologici, visti spesso in chiave simbolico-metaforica,
come il ?Prometeo?.
L?opera grafica è invece incentrata sull?illustrazione e lo studio dei simboli
di antichi popoli di tutto il mondo al fine di ravvisarne tratti comuni.
L?artista considera fondamentali gli schizzi ed i disegni preparatori dai
quali emerge il suo modo di operare, ad esempio costruendo le figure sulla
base della spirale. Il quadro è il punto di arrivo di un lungo lavoro di
ricerca.
Vincenzo Curcio opera spinto dal bisogno di ?esprimere un bagaglio interiore
in pittura?, e per quanto arduo questo lavoro possa essere, ci ha regalato
un autentico inno ai valori universali di un Umanità che troppo spesso si
auto svilisce e sottovaluta.
Luisa Binotti
14
gennaio 2005
Vincenzo Curcio
Dal 14 al 24 gennaio 2005
arte contemporanea
giovane arte
giovane arte
Location
FOUR FOR ART
Roma, Via Merulana, 106, (Roma)
Roma, Via Merulana, 106, (Roma)
Orario di apertura
10-13 e 17-20. Domenica e lunedì mattina per
appuntamento
Vernissage
14 Gennaio 2005, H: 18.30
Autore