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Celles / Giovanni Dario Manzini – Scaphandrier
Dopo aver ascoltato dal vivo il progetto CELLES ho chiesto di partecipare con il mio lavoro ad una delle loro performance. Così ho progettato una struttura per lo show del 5 gennaio 2005 che inverte le funzioni di palco e platea, per mettere in luce la relazione temporanea e vitale tra audience e performer, nella struttura del teatro della Casa del Popolo di Osteria Nuova.
Comunicato stampa
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³Strano come, appena pronunciata, una cosa perde il suo valore. Crediamo di essere scesi sul fondo dell¹abisso, ma quando risaliamo, le gocce sulle punte delle nostre dita, non hanno più nulla del mare da cui provengonoŠ².
Mi sono venute in mente queste righe di Maurice Maeterlinck (che Musil cita in principio di Il giovane Toreless) quando ho cominciato a interessarmi a Scaphandrier.
Scaphandrier e¹ il primo esperimento musicale prodotto da CELLES, recentissimo progetto multimediale creato tra le mura della Casa del Popolo di Osteria Nuova. Il progetto si snoda attorno all¹idea (pre)ottocentesca dell¹immersione subacquea con scafandro flessibile da palombaro. Vedo lo scafandro come un ³quasi-luogo² con la doppia funzione di strumento di esplorazione e di prigione individuale. Interessante binomio, se si riflette in termini di relazione artista/prodotto, e quindi anche produzione/mercato. Non cerco di teorizzare, quando dico che il progetto CELLES ha deciso di esplorare un mezzo di comunicazione che include produzione in studio, performance dal vivo, video arte, e la (ormai rarissima) capacità di rimanere aperti a proposte esterne (quindi la possibilità di adattarsi a situazioni di natura radicalmente differente). CELLES ha deciso di operare nell¹ambito di una piccola comunità, decidendo di correre il rischio di trasformare le mura del laboratorio musicale della Casa del Popolo di Osteria Nuova nelle pareti di una prigione personale. Che poi è il rischio che tutte le produzioni indipendenti di questo paese decidono di correre con la quasi certezza di venire soffocate da realtà più sponsorizzate.
Dopo aver ascoltato dal vivo il progetto CELLES ho chiesto di partecipare con il mio lavoro ad una delle loro performance. Così ho progettato una struttura per lo show del 5 gennaio 2005 che inverte le funzioni di palco e platea, per mettere in luce la relazione temporanea e vitale tra audience e performer, nella struttura del teatro della Casa del Popolo di Osteria Nuova.
Naturalmente ciò che proponiamo è solo un evento, un¹idea in via di sviluppo, un tentativo di aggrapparsi ad una visione. A questo aggiungo di essere completamente innamorato del resto della citazione Musiliana da Maeterlinck: ³ŠCrediamo d¹avere scoperto una fossa piena di tesori meravigliosi, ma, quando risaliamo alla luce, ci accorgiamo di avere con noi solo pietre false e frammenti di vetro. Nella tenebra, intanto, il tesoro continua a brillare, inalterato².
Giovanni Dario Manzini
Mi sono venute in mente queste righe di Maurice Maeterlinck (che Musil cita in principio di Il giovane Toreless) quando ho cominciato a interessarmi a Scaphandrier.
Scaphandrier e¹ il primo esperimento musicale prodotto da CELLES, recentissimo progetto multimediale creato tra le mura della Casa del Popolo di Osteria Nuova. Il progetto si snoda attorno all¹idea (pre)ottocentesca dell¹immersione subacquea con scafandro flessibile da palombaro. Vedo lo scafandro come un ³quasi-luogo² con la doppia funzione di strumento di esplorazione e di prigione individuale. Interessante binomio, se si riflette in termini di relazione artista/prodotto, e quindi anche produzione/mercato. Non cerco di teorizzare, quando dico che il progetto CELLES ha deciso di esplorare un mezzo di comunicazione che include produzione in studio, performance dal vivo, video arte, e la (ormai rarissima) capacità di rimanere aperti a proposte esterne (quindi la possibilità di adattarsi a situazioni di natura radicalmente differente). CELLES ha deciso di operare nell¹ambito di una piccola comunità, decidendo di correre il rischio di trasformare le mura del laboratorio musicale della Casa del Popolo di Osteria Nuova nelle pareti di una prigione personale. Che poi è il rischio che tutte le produzioni indipendenti di questo paese decidono di correre con la quasi certezza di venire soffocate da realtà più sponsorizzate.
Dopo aver ascoltato dal vivo il progetto CELLES ho chiesto di partecipare con il mio lavoro ad una delle loro performance. Così ho progettato una struttura per lo show del 5 gennaio 2005 che inverte le funzioni di palco e platea, per mettere in luce la relazione temporanea e vitale tra audience e performer, nella struttura del teatro della Casa del Popolo di Osteria Nuova.
Naturalmente ciò che proponiamo è solo un evento, un¹idea in via di sviluppo, un tentativo di aggrapparsi ad una visione. A questo aggiungo di essere completamente innamorato del resto della citazione Musiliana da Maeterlinck: ³ŠCrediamo d¹avere scoperto una fossa piena di tesori meravigliosi, ma, quando risaliamo alla luce, ci accorgiamo di avere con noi solo pietre false e frammenti di vetro. Nella tenebra, intanto, il tesoro continua a brillare, inalterato².
Giovanni Dario Manzini
05
gennaio 2005
Celles / Giovanni Dario Manzini – Scaphandrier
05 gennaio 2005
performance - happening
Location
CASA DEL POPOLO DI OSTERIA NUOVA
Bagno A Ripoli, Via Roma, 448, (Firenze)
Bagno A Ripoli, Via Roma, 448, (Firenze)
Vernissage
5 Gennaio 2005, ore 21,30
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