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Franco Patruno / Gianni Cestari – Di segno in segno
Franco Patruno e Gianni Cestari si cimenteranno nella realizzazione di un’opera di grande dimensione in estemporanea.
Comunicato stampa
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Giovedì 6 Gennaio dalle ore 15.30 alla Galleria del Carbone di Ferrara, per il ciclo di mostre incontri di collezionismo, Franco Patruno e Gianni Cestari si cimenteranno nella realizzazione di un'opera di grande dimensione in estemporanea. Il titolo della mostra "di segno in segno" è il motivo legante di due importanti sensibilità artistiche che usano, pur con modalità diverse, il segno in pittura ed il segno del disegno con risultati di grande impatto emozionale.
Di fronte all’opera d’arte, l’osservatore si trova intento ad esplorare i segni tracciati nel tentativo, spontaneo quanto a volte inconsapevole, di ricostruire il gesto dell’autore, il modo ed il tempo in cui un atto si produce e si fissa definitivamente nella composizione dell’immagine. E’ con l’avvento del Novecento che la pratica della performance, valere a dire l’esperienza artistica costruita non tanto sull’oggetto finale ma piuttosto sull’azione che lo crea, permette al fruitore di entrare direttamente nel processo formativo. Quando la performance non è basata su di un progetto, ma si costruisce a partire dal caso, dall’istinto dell’artista e magari coinvolgendo il pubblico presente, l’interesse per l’osservatore diviene massimo: è l’ingresso privilegiato nella coscienza dell’artista svincolata da ogni costrizione preventivata. Forse un’improvvisazione davvero "libera" non esiste, la mano non si può sciogliere dal controllo di esperienze e riflessioni stratificate nella mente, ma ci si può approssimare nell’ipotesi in cui agiscano più personalità: l’interazione forzata con linee e colori altrui costringe la meditazione in tempi ristrettissimi, quasi istantanei.
Questo genere di esperimento verrà realizzato presso la Galleria "del Carbone" di Ferrara giovedì 6 gennaio quando un’intera parete bianca da riempire verrà offerta a due dei migliori esponenti dell’arte ferrarese: Franco Patruno e Gianni Cestari. Il segno plastico del primo, ora sciabolata vigorosa ora graffito lieve, si incrocerà con il tratto sprezzato, intimamente informale ed evocativo del secondo. La comune propensione alla grafica assicurerà maglie robuste ad un tessuto di assonanze e armonie. Si tratterà anche di un confronto generazionale: quella degli anni ’30, cresciuta nell’Istituto d’Arte "Dosso Dossi" e poi nell’Accademia di Modena e Bologna, di fronte a quella degli anni ’50, figlia di percorsi più eccentrici ma infine rientrata a pieno titolo nel panorama artistico non solo cittadino con realizzazioni di sicura qualità.
Oltre alla visione dell’opera in fieri, presso la galleria verranno esposti alcuni significativi lavori dei due artisti che permettano al pubblico di ripercorrere, per quanto possibile, momenti precedenti delle rispettive carriere.
Gennaio 2005
Massimo Marchetti
Profilo artistico di Gianni Cestari
Cestari è nato a Bondeno di Ferrara, dove lavora e porta innanzi da diverso tempo una ricerca pittorica fondata sull'affabulazione dell'immagine e del colore, esplorando effetti cromatici sospesi fra ampio respiro informale e sottili rimandi figurativi. Ha realizzato tavole ed illustrazioni per libri. Nell'ultimo decennio ha esposto in numerose personali, in gallerie e spazi pubblici, tra i quali la Fondazione Museo Alternativo Remo Brindisi, L'Istituto d'Arte "Dosso Dossi", La Pinacoteca Civica di Pieve di Cento e di Bondeno, Il Teatro Civico di La Spezia, Il Museo d'Arte del 900 "G.Bargellini" di Pieve di Cento, Il Museu da Agua di Lisbona e la Galleria Koma di Mons-Belgio. Tra le collettive vi sono esposizioni negli Stati Uniti ed in numerose città italiane.
Profilo artistico di Franco Patruno
Don Franco Patruno è Direttore dell’lstituto di Cultura "Casa G. Cini' di Ferrara, critico d'arte, televisivo e cinematografico de "L'Osservatore Romano", e cura per il quotidiano vaticano la rubrica "Opinioni, per quanto riguarda le problematiche etiche della comunicazione di massa. Sempre per "L’Osservatore Romano, cura ampie interviste a personaggi del mondo della letteratura, dell'arte dello spettacolo.Per I' emittente Raisat 2000 ha intervistato Ermanno Olmi, Dacia Maraini, Ezio Raimondi, Andrea Emiliani, Pompilio Mandelli, Aldo Borgonzoni, Franco Farina, Pupi Avati ed altri.
Ha pubblicato diversi contributi sulle problematiche estetiche neI mondo medievale, sull'estetica musicale in Sant'Agostino, sulla poetica delle Avanguardie del Cinquecento ed ha introdotto il catalogo sulle due rassegne di arte sacra in occasione del Congresso Eucaristico Nazionale di Bologna per [a Casa Editrice Electa. Ha curato il catalogo della rassegna "Chagall e la Bibbia", come artista ha esposto in Italia e all'estero. Peri tipi della BookEditore ha pubblicato "Via Vaspergolo'" di cui è uscita una seconda edizione "I racconti di Pantaleo" - arricchita da nuovi brani autobiografici. Per lo stesso editore ha pubblicato "Chagall e Matisse: due templi della spiritualità in Provenza". E' stato Direttore responsabile del settimanale "La Voce di Ferrara-Comacchio" e fa parte della Commissione per i Beni Culturali e Artistici della Conferenza Episcopale Italiana.
In qualità di artista, Franco Patruno ha iniziato ad esporre nel l958 in una rassegna del chiostro della chiesa di S. Romano di Ferrara dal titolo "Piccola città". Dopo il periodo trascorso in seminario, ha ripreso ad esporre con tre mostre grafiche alla galleria "La linea" di Ferrara nel 1969,1970 e1971.Nel 1974 e invitato per una personale al Palazzo dei Diamanti dei Ferrara, in occasione del centenario di Ludovico Ariosto, con "Cinquanta personaggi dell’Orlando". Realizza nel 2000 diversi lavori per l' "Opera don Calabria" di San Zeno in Monte di Verona; soprattutto si ricordano due ampie vetrate per la nuova cappella dell'Adorazione. Nel 2003 è stata richiesta la sua partecipazione, con una specifica vetrata, alla Biennale d'Arte Sacra "Stauròs" di Santuario San Gabriele di Teramo.
Di fronte all’opera d’arte, l’osservatore si trova intento ad esplorare i segni tracciati nel tentativo, spontaneo quanto a volte inconsapevole, di ricostruire il gesto dell’autore, il modo ed il tempo in cui un atto si produce e si fissa definitivamente nella composizione dell’immagine. E’ con l’avvento del Novecento che la pratica della performance, valere a dire l’esperienza artistica costruita non tanto sull’oggetto finale ma piuttosto sull’azione che lo crea, permette al fruitore di entrare direttamente nel processo formativo. Quando la performance non è basata su di un progetto, ma si costruisce a partire dal caso, dall’istinto dell’artista e magari coinvolgendo il pubblico presente, l’interesse per l’osservatore diviene massimo: è l’ingresso privilegiato nella coscienza dell’artista svincolata da ogni costrizione preventivata. Forse un’improvvisazione davvero "libera" non esiste, la mano non si può sciogliere dal controllo di esperienze e riflessioni stratificate nella mente, ma ci si può approssimare nell’ipotesi in cui agiscano più personalità: l’interazione forzata con linee e colori altrui costringe la meditazione in tempi ristrettissimi, quasi istantanei.
Questo genere di esperimento verrà realizzato presso la Galleria "del Carbone" di Ferrara giovedì 6 gennaio quando un’intera parete bianca da riempire verrà offerta a due dei migliori esponenti dell’arte ferrarese: Franco Patruno e Gianni Cestari. Il segno plastico del primo, ora sciabolata vigorosa ora graffito lieve, si incrocerà con il tratto sprezzato, intimamente informale ed evocativo del secondo. La comune propensione alla grafica assicurerà maglie robuste ad un tessuto di assonanze e armonie. Si tratterà anche di un confronto generazionale: quella degli anni ’30, cresciuta nell’Istituto d’Arte "Dosso Dossi" e poi nell’Accademia di Modena e Bologna, di fronte a quella degli anni ’50, figlia di percorsi più eccentrici ma infine rientrata a pieno titolo nel panorama artistico non solo cittadino con realizzazioni di sicura qualità.
Oltre alla visione dell’opera in fieri, presso la galleria verranno esposti alcuni significativi lavori dei due artisti che permettano al pubblico di ripercorrere, per quanto possibile, momenti precedenti delle rispettive carriere.
Gennaio 2005
Massimo Marchetti
Profilo artistico di Gianni Cestari
Cestari è nato a Bondeno di Ferrara, dove lavora e porta innanzi da diverso tempo una ricerca pittorica fondata sull'affabulazione dell'immagine e del colore, esplorando effetti cromatici sospesi fra ampio respiro informale e sottili rimandi figurativi. Ha realizzato tavole ed illustrazioni per libri. Nell'ultimo decennio ha esposto in numerose personali, in gallerie e spazi pubblici, tra i quali la Fondazione Museo Alternativo Remo Brindisi, L'Istituto d'Arte "Dosso Dossi", La Pinacoteca Civica di Pieve di Cento e di Bondeno, Il Teatro Civico di La Spezia, Il Museo d'Arte del 900 "G.Bargellini" di Pieve di Cento, Il Museu da Agua di Lisbona e la Galleria Koma di Mons-Belgio. Tra le collettive vi sono esposizioni negli Stati Uniti ed in numerose città italiane.
Profilo artistico di Franco Patruno
Don Franco Patruno è Direttore dell’lstituto di Cultura "Casa G. Cini' di Ferrara, critico d'arte, televisivo e cinematografico de "L'Osservatore Romano", e cura per il quotidiano vaticano la rubrica "Opinioni, per quanto riguarda le problematiche etiche della comunicazione di massa. Sempre per "L’Osservatore Romano, cura ampie interviste a personaggi del mondo della letteratura, dell'arte dello spettacolo.Per I' emittente Raisat 2000 ha intervistato Ermanno Olmi, Dacia Maraini, Ezio Raimondi, Andrea Emiliani, Pompilio Mandelli, Aldo Borgonzoni, Franco Farina, Pupi Avati ed altri.
Ha pubblicato diversi contributi sulle problematiche estetiche neI mondo medievale, sull'estetica musicale in Sant'Agostino, sulla poetica delle Avanguardie del Cinquecento ed ha introdotto il catalogo sulle due rassegne di arte sacra in occasione del Congresso Eucaristico Nazionale di Bologna per [a Casa Editrice Electa. Ha curato il catalogo della rassegna "Chagall e la Bibbia", come artista ha esposto in Italia e all'estero. Peri tipi della BookEditore ha pubblicato "Via Vaspergolo'" di cui è uscita una seconda edizione "I racconti di Pantaleo" - arricchita da nuovi brani autobiografici. Per lo stesso editore ha pubblicato "Chagall e Matisse: due templi della spiritualità in Provenza". E' stato Direttore responsabile del settimanale "La Voce di Ferrara-Comacchio" e fa parte della Commissione per i Beni Culturali e Artistici della Conferenza Episcopale Italiana.
In qualità di artista, Franco Patruno ha iniziato ad esporre nel l958 in una rassegna del chiostro della chiesa di S. Romano di Ferrara dal titolo "Piccola città". Dopo il periodo trascorso in seminario, ha ripreso ad esporre con tre mostre grafiche alla galleria "La linea" di Ferrara nel 1969,1970 e1971.Nel 1974 e invitato per una personale al Palazzo dei Diamanti dei Ferrara, in occasione del centenario di Ludovico Ariosto, con "Cinquanta personaggi dell’Orlando". Realizza nel 2000 diversi lavori per l' "Opera don Calabria" di San Zeno in Monte di Verona; soprattutto si ricordano due ampie vetrate per la nuova cappella dell'Adorazione. Nel 2003 è stata richiesta la sua partecipazione, con una specifica vetrata, alla Biennale d'Arte Sacra "Stauròs" di Santuario San Gabriele di Teramo.
06
gennaio 2005
Franco Patruno / Gianni Cestari – Di segno in segno
Dal 06 al 30 gennaio 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA DEL CARBONE
Ferrara, Via Del Carbone, 18, (Ferrara)
Ferrara, Via Del Carbone, 18, (Ferrara)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì 17-20. Sabato e festivi 11-12,30 e 17-20
Vernissage
6 Gennaio 2005, ore 15,30
Autore