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Fue trovato la vigilia della Pasqua di Natale
I percorsi dell’abbandono e dell’assistenza all’infanzia a Prato tra XIV e XIX secolo.
Comunicato stampa
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La mostra si propone di condurre il visitatore, attraverso una selezione di documenti e oggetti, alla conoscenza del fenomeno dell’abbandono dei bambini e della loro successiva assistenza nell’ambito della città e del contado di Prato nel periodo compreso tra XIV e XIX secolo.
Fin dal Trecento, infatti, le due maggiori istituzioni ospedaliere pratesi, l’Ospedale della Misericordia e l’Ospedale di S. Silvestro detto del Dolce, iniziano ad occuparsi sistematicamente di questo aspetto, e quindi producono una consistente documentazione. In queste strutture si manifesta la volontà solidaristica della città nei confronti di un problema sociale così delicato, affrontato con estrema attenzione e con soluzioni concrete ed efficaci, che si fanno carico della vita del bambino fino alla maggiore età.
I documenti e gli oggetti che verranno mostrati provengono tutti dall’archivio dell’ospedale della Misericordia e Dolce, conservato presso l’Archivio di Stato di Prato. La tipologia documentaria più interessante è costituita dai registri detti dei “baliatici” conservati in serie quasi ininterrotta dal XIV secolo, documenti che permettono di conoscere la storia di ogni singolo bambino, con infiniti dettagli sulle modalità dell’abbandono e sulle cure che i bambini ricevevano una volta accolti nell’Ospedale. Sicuramente l’aspetto più toccante della mostra è la possibilità di vedere i cosiddetti “segnali”: piccoli oggetti che venivano nascosti tra le fasce del neonato abbandonato e che avrebbero potuto o dovuto consentire, in un secondo momento, il riconoscimento da parte dei genitori; cuoricini di stoffa, medagliette spezzate, nastrini, frammenti di vesti e biglietti che attestano il dolore della separazione e la speranza del ricongiungimento.
Fin dal Trecento, infatti, le due maggiori istituzioni ospedaliere pratesi, l’Ospedale della Misericordia e l’Ospedale di S. Silvestro detto del Dolce, iniziano ad occuparsi sistematicamente di questo aspetto, e quindi producono una consistente documentazione. In queste strutture si manifesta la volontà solidaristica della città nei confronti di un problema sociale così delicato, affrontato con estrema attenzione e con soluzioni concrete ed efficaci, che si fanno carico della vita del bambino fino alla maggiore età.
I documenti e gli oggetti che verranno mostrati provengono tutti dall’archivio dell’ospedale della Misericordia e Dolce, conservato presso l’Archivio di Stato di Prato. La tipologia documentaria più interessante è costituita dai registri detti dei “baliatici” conservati in serie quasi ininterrotta dal XIV secolo, documenti che permettono di conoscere la storia di ogni singolo bambino, con infiniti dettagli sulle modalità dell’abbandono e sulle cure che i bambini ricevevano una volta accolti nell’Ospedale. Sicuramente l’aspetto più toccante della mostra è la possibilità di vedere i cosiddetti “segnali”: piccoli oggetti che venivano nascosti tra le fasce del neonato abbandonato e che avrebbero potuto o dovuto consentire, in un secondo momento, il riconoscimento da parte dei genitori; cuoricini di stoffa, medagliette spezzate, nastrini, frammenti di vesti e biglietti che attestano il dolore della separazione e la speranza del ricongiungimento.
18
dicembre 2004
Fue trovato la vigilia della Pasqua di Natale
Dal 18 dicembre 2004 al 31 gennaio 2005
Location
PALAZZO DATINI
Prato, Via Ser Lapo Mazzei, 43, (Prato)
Prato, Via Ser Lapo Mazzei, 43, (Prato)
Orario di apertura
tutti i giorni 9-12 e 16-19. Domenica e festivi chiuso