Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Enrico Mitrovich – W.Y.S.I.W.Y.G
Mitrovich, net artista e pittore dell’Officina arte contemporanea di Vicenza, presenterà una serie di rilievografie, fotoelaborazioni e grafiche sul tema dell’obsolescenza, oltre a un video appositamente realizzato
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In collaborazione con la galleria d’arte ABC Milano, Mitrovich, net artista e pittore dell’Officina arte contemporanea di Vicenza, presenterà una serie di rilievografie, fotoelaborazioni e grafiche sul tema dell’obsolescenza, oltre a un video appositamente realizzato (con musiche del compositore Giovanni Sarani) e un’opera in ferro saldato e neon di grandi dimensioni. L’esposizione sarà visitabile su appuntamento fino al 30 marzo 2005.
La serata di inaugurazione avrà come filo conduttore la lettura di un inedito composto da Vitaliano Trevisan in occasione del 700enario della nascita di Francesco Petrarca (1304-1347): La vita fugge e non s‘arresta una hora, ispirato dal sonetto 272 del Canzoniere. In un dialogo sospeso tra un io recitante e una giovane attrice scorrono riflessioni sulla “morte che c’è” e sull’esistenza, sull’andarsene via dai luoghi che ci appartengono. Seppure “tutti, al giorno d'oggi, si danno un gran da fare per conservare la memoria, quantità sempre più grandi di memoria vengono immagazzinate, catalogate”, questo è un atteggiamento pericoloso, poiché “finisce sempre per venirci in mente qualcosa che non volevamo affatto ricordare”. La poetica di Enrico Mitrovich coglie nel segno della contemporaneità e dell’elettronica la medesima suggestione, incasellando ricordi di segni elettrificati legati al trapasso della storia dei videogames che nel loro evolversi e sparire richiamano il senso di senso di precarietà biologico. La riproposizione in medium artistici inconsueti di still da videogiochi e l’uso di icone massmediatiche rielaborate e mixate recitano una riflessione sul memento mori e sul rapporto che intratteniamo con lo strumento computer poiché il software che cerca di rappresentare la realtà artificiale inventa realtà fittizie che parlano delle nostre aspirazioni e dei nostri desideri.
Mitrovich e Trevisan, che ha appena pubblicato con la casa editrice Sironi una raccolta di testi teatrali dal titolo Wordstar(s), Trilogia della memoria, hanno realizzato insieme installazioni video e reading anche in occasione di Urban Wilderness per Sillabario Urbano 1998 e per il ciclo di letture di giovani scrittori di Guest book 1997, la mostra Ruins per Videopolis 2000, la presentazione della cartella d’artista Obsolescenza dell’interfaccia grafica all’Officina lo scorso ottobre.
Per l’occasione è stato edito un piccolo catalogo con testo di Stefania Portinari.
La serata di inaugurazione avrà come filo conduttore la lettura di un inedito composto da Vitaliano Trevisan in occasione del 700enario della nascita di Francesco Petrarca (1304-1347): La vita fugge e non s‘arresta una hora, ispirato dal sonetto 272 del Canzoniere. In un dialogo sospeso tra un io recitante e una giovane attrice scorrono riflessioni sulla “morte che c’è” e sull’esistenza, sull’andarsene via dai luoghi che ci appartengono. Seppure “tutti, al giorno d'oggi, si danno un gran da fare per conservare la memoria, quantità sempre più grandi di memoria vengono immagazzinate, catalogate”, questo è un atteggiamento pericoloso, poiché “finisce sempre per venirci in mente qualcosa che non volevamo affatto ricordare”. La poetica di Enrico Mitrovich coglie nel segno della contemporaneità e dell’elettronica la medesima suggestione, incasellando ricordi di segni elettrificati legati al trapasso della storia dei videogames che nel loro evolversi e sparire richiamano il senso di senso di precarietà biologico. La riproposizione in medium artistici inconsueti di still da videogiochi e l’uso di icone massmediatiche rielaborate e mixate recitano una riflessione sul memento mori e sul rapporto che intratteniamo con lo strumento computer poiché il software che cerca di rappresentare la realtà artificiale inventa realtà fittizie che parlano delle nostre aspirazioni e dei nostri desideri.
Mitrovich e Trevisan, che ha appena pubblicato con la casa editrice Sironi una raccolta di testi teatrali dal titolo Wordstar(s), Trilogia della memoria, hanno realizzato insieme installazioni video e reading anche in occasione di Urban Wilderness per Sillabario Urbano 1998 e per il ciclo di letture di giovani scrittori di Guest book 1997, la mostra Ruins per Videopolis 2000, la presentazione della cartella d’artista Obsolescenza dell’interfaccia grafica all’Officina lo scorso ottobre.
Per l’occasione è stato edito un piccolo catalogo con testo di Stefania Portinari.
14
dicembre 2004
Enrico Mitrovich – W.Y.S.I.W.Y.G
Dal 14 dicembre 2004 al 30 marzo 2005
arte contemporanea
Location
ABC MILANO ARTE CONTEMPORANEA
Milano, Via Vincenzo Civerchio, 5, (Milano)
Milano, Via Vincenzo Civerchio, 5, (Milano)
Orario di apertura
su appuntamento
Vernissage
14 Dicembre 2004, ore 19:00. La serata di inaugurazione avrà come filo conduttore la lettura di un inedito composto da Vitaliano Trevisan in occasione del 700enario della nascita di Francesco Petrarca (1304-1347)