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AvantGard-RetroGard
un’esposizione enorme per una galleria privata, non solo per il numero degli artisti, 23, e delle opere, 50, quanto per la ricchezza di stili e vissuti artistici
Comunicato stampa
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Il Gard, galleria di arte e design, unica realtà romana rivolta alla promozione e divulgazione dell’arte esclusivamente di artisti emergenti e di prodotti di design attenti ai temi legati all’ecologia e al riciclo dei materiali, il 15 dicembre dalle 19.30 festeggia il suo decimo anno di attività con l’inaugurazione dell’esposizione di arte informale “AvantGard-RetroGard”.
Il Gard, dall’atmosfera newyorkese con i suoi cinquecento metri quadri in open space dalle grandi vetrate all’interno di un giardino condominiale tra la Piramide Cestia e il Gazometro, festeggia il suo compleanno con gli artisti, selezionati, che in questi anni hanno fatto la sua realtà di galleria e luogo di dialogo e incontro anche di personaggi che già hanno raggiunto la notorietà come l’attore Silvio Orlando, il produttore di musical e di teatro Marco Balsamo, l’attore e pittore nonché dissacratore Remo Remotti, e tanti altri.
“AvantGard-RetroGard” è un’esposizione enorme per una galleria privata, non solo per il numero degli artisti, 23, e delle opere, 50, quanto per la ricchezza di stili e vissuti artistici, così troviamo
la pittura che non è più colore ma resina trasparente nelle opere di A. Bohm o la pittura magari stampata su alluminio nelle opere di R. Petrongari; l’utilizzo di materiali, impensabili nell’Ottocento, in M. Secci; la pittura delle linee che oltre il Minimalismo diventa pittura di energia in M. A. Pelosi; il ritorno alla cultura primordiale coniugata alla pittura metropolitana in E. Giusti; le metropoli nelle visioni luminose create dallo spettro solare in E. Galizia, le orme di elefanti che hanno perso il dato figurativo del soggetto stesso in M. Muzi; l’alchimia del tempo e dei simboli in F. Galigiuri; l’Espressionismo Astratto in S. Puma che ci parla della società di oggi, o l’Espressionismo Astratto in R. Suprani che invece corrode e arrugginisce pannelli di ferro o ancora l’Espressionismo in M. Angelini che riunisce il magma dei mondi, occidentale e orientale, diventando un’artista del mondo; le fotografie che portano un soggetto talmente sgranato da divenire un accenno, nelle visioni ancorate al reale ma fuori dallo stesso, nel vegliambulo M. Tavazza; le sculture double-face di legno e rame, dall’anima ruvida e morbida, in V. Sentinelli; le opere dal vissuto multietnico proiettate nell’era contemporanea in P. Cordischi; gli scatti fotografici, frammenti di realtà mai nati da pixel e mai univoci, in M. Prignano; le sculture e i quadri-scultura medioevali-minimalisti di O. Zampieri; la pittura e le istallazioni immerse nella vita reale, denudata, in E. Mitolo; la pittura istintiva densa e pastosa in Macò; la pittura raffinata in A. Masullo; la pittura colta, che armonicamente unisce la pittura Ottocentesca con quella Minimalista, in P. Cianchetti; il gusto del colore, che và ben oltre il decorativo, in G. Russo; i giochi seri di colore e materiali di P. Bellani.
Questo è il percorso che Gard ha scelto, è il percorso dell’arte vera e sincera, che porta avanti ricerche di forma e contenuto.
Il Gard vive di arte e non è dunque un caso che come aperitivo di apertura, in omaggio al passato artistico italiano, verrà offerta la polibibita “Inventina” creata dal padre del futurismo Martinetti, la bibita da bere, assicurava l’ideatore, per aumentare le capacità creative e inventive, meglio ancora se bevuta avendo come sottofondo Bach.
Il Gard, dall’atmosfera newyorkese con i suoi cinquecento metri quadri in open space dalle grandi vetrate all’interno di un giardino condominiale tra la Piramide Cestia e il Gazometro, festeggia il suo compleanno con gli artisti, selezionati, che in questi anni hanno fatto la sua realtà di galleria e luogo di dialogo e incontro anche di personaggi che già hanno raggiunto la notorietà come l’attore Silvio Orlando, il produttore di musical e di teatro Marco Balsamo, l’attore e pittore nonché dissacratore Remo Remotti, e tanti altri.
“AvantGard-RetroGard” è un’esposizione enorme per una galleria privata, non solo per il numero degli artisti, 23, e delle opere, 50, quanto per la ricchezza di stili e vissuti artistici, così troviamo
la pittura che non è più colore ma resina trasparente nelle opere di A. Bohm o la pittura magari stampata su alluminio nelle opere di R. Petrongari; l’utilizzo di materiali, impensabili nell’Ottocento, in M. Secci; la pittura delle linee che oltre il Minimalismo diventa pittura di energia in M. A. Pelosi; il ritorno alla cultura primordiale coniugata alla pittura metropolitana in E. Giusti; le metropoli nelle visioni luminose create dallo spettro solare in E. Galizia, le orme di elefanti che hanno perso il dato figurativo del soggetto stesso in M. Muzi; l’alchimia del tempo e dei simboli in F. Galigiuri; l’Espressionismo Astratto in S. Puma che ci parla della società di oggi, o l’Espressionismo Astratto in R. Suprani che invece corrode e arrugginisce pannelli di ferro o ancora l’Espressionismo in M. Angelini che riunisce il magma dei mondi, occidentale e orientale, diventando un’artista del mondo; le fotografie che portano un soggetto talmente sgranato da divenire un accenno, nelle visioni ancorate al reale ma fuori dallo stesso, nel vegliambulo M. Tavazza; le sculture double-face di legno e rame, dall’anima ruvida e morbida, in V. Sentinelli; le opere dal vissuto multietnico proiettate nell’era contemporanea in P. Cordischi; gli scatti fotografici, frammenti di realtà mai nati da pixel e mai univoci, in M. Prignano; le sculture e i quadri-scultura medioevali-minimalisti di O. Zampieri; la pittura e le istallazioni immerse nella vita reale, denudata, in E. Mitolo; la pittura istintiva densa e pastosa in Macò; la pittura raffinata in A. Masullo; la pittura colta, che armonicamente unisce la pittura Ottocentesca con quella Minimalista, in P. Cianchetti; il gusto del colore, che và ben oltre il decorativo, in G. Russo; i giochi seri di colore e materiali di P. Bellani.
Questo è il percorso che Gard ha scelto, è il percorso dell’arte vera e sincera, che porta avanti ricerche di forma e contenuto.
Il Gard vive di arte e non è dunque un caso che come aperitivo di apertura, in omaggio al passato artistico italiano, verrà offerta la polibibita “Inventina” creata dal padre del futurismo Martinetti, la bibita da bere, assicurava l’ideatore, per aumentare le capacità creative e inventive, meglio ancora se bevuta avendo come sottofondo Bach.
15
dicembre 2004
AvantGard-RetroGard
Dal 15 dicembre 2004 al 10 gennaio 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA GARD
Roma, Via Dei Conciatori, 3/I, (Roma)
Roma, Via Dei Conciatori, 3/I, (Roma)
Orario di apertura
Dal martedì al sabato 16/20
Vernissage
15 Dicembre 2004, ore 19,30