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Premio nazionale d’arte Donato Frisia
Il concorso, biennale, è dedicato al tema del paesaggio in onore del pittore Donato Frisia, uno dei più celebri paesaggisti lombardi di inizio secolo, nato a Merate nel 1883 e qui scomparso nel 1953.
Comunicato stampa
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Sabato 4 dicembre 2004 verrà inaugurata a Merate la mostra delle trenta opere selezionate per la IVª edizione del "Premio nazionale d'arte Donato Frisia", indetto dal Comune di Merate, con il patronato della Regione Lombardia e il patrocinio della Provincia di Lecco.
Il concorso, biennale, è dedicato al tema del paesaggio in onore del pittore Donato Frisia, uno dei più celebri paesaggisti lombardi di inizio secolo, nato a Merate nel 1883 e qui scomparso nel 1953.
Riservato inizialmente alla pittura, dall’ultima edizione (2002) il concorso si è aperto potenzialmente a tutte le tecniche artistiche, o meglio, per citare il regolamento, a tutte le "opere tese a indagare l'attuale possibilità di un rapporto fra arte e paesaggio, senza alcuna preclusione stilistica o tecnica, dando particolare risalto alle proposte emergenti".
La giuria di questa edizione - composta da Sara Fontana, critico d'arte; Agostino Bonalumi, artista; Giuseppina Caccia Dominioni Panza, collezionista; Angelo Dozio, artista; Giovanni Battista Albani, sindaco di Merate; Gabriella Mauri, assessore alla Cultura del Comune di Merate - dopo un'attenta valutazione delle 340 candidature pervenute, ha selezionato 30 finalisti, invitandoli ad esporre l'opera prescelta nelle sale del Palazzo Comunale a Merate dal 4 al 19 dicembre 2004.
Quindi, in seguito a un esame diretto delle trenta opere, la giuria ha assegnato i tre premi in palio a tre opere rappresentative, rispettivamente, della pittura, della fotografia e della scultura.
Antonio Marchetti Lamera riceverà la medaglia d'oro del Premio Donato Frisia e 3.600,00 € per l'opera Senza titolo, 2004, tecnica mista su tela, cm 150 x 150 x 10, che verrà acquisita dal Comune di Merate per la costituenda Pinacoteca Civica.
Sergio Lovati riceverà un premio acquisto ex aequo di 2.000,00 € per l’opera Ex, #1, 2004, stampa lambda montata su alluminio, cm 76 x 60.
Claudio Destito riceverà un premio acquisto ex aequo di 2.000,00 € per l’opera Omaggio a Lecco, 2003, acrilico e smalto su legno, cm 35,4 x 40 x 20.
Inoltre la giuria è stata concorde nel riconoscere una menzione particolare a Pietro Capogrosso, Simonetta Fadda, Giovanni Ferrario, Grazia Gabbini e Paolo Gonzato.
Gli artisti e le opere selezionati per questa edizione del Premio sono:
Arau Rosa Maria (Barcellona), “Impulso”: la proprietà per cui i corpi comunicano il proprio movimento agli altri corpi che incontrano, 2001, alabastro, cm 40 x 30 x 35; Benedetti Mario (Terni, 1938), Incombenza, 1998, tecnica mista su tela, cm 65 x 200; Bollani Massimo (Milano, 1957), Verso l’esterno, 2004, tecnica mista su tela, cm 100 x 130; Capogrosso Pietro (Trani, 1967), Est, 2004, olio su tela, cm 100 x 140; Cereda Andrea (Lecco, 1961), Erosione, 2004, ferro e ossidi, h cm 170; Conca Luca (Gravedona, Como, 1974), Segni sulla città, 2004, olio su tela, cm 200 x 146; Destito Claudio (Roma, 1959), Omaggio a Lecco, 2003, acrilico e smalto su legno, cm 35,4 x 40 x 20; Fadda Simonetta (Savona, 1962), Stargate, 2004, still da video montata su light box, cm 30 x 40; Ferrario Giovanni (Milano, 1973), Senza titolo, 2003, stampa digitale da scansione a contatto, legno, vetro, cm 110 x 110; Gabbini Grazia (Milano), Vespro, 2004, collage di carta e pigmenti, cm 119 x 84; Giannatempo Sara (Milano, 1976), I sogni di Rebecca … n. 1, 2002, stampa fotografica b/n con pigmenti naturali + brillantini, su carta acquarello puro cotone, cm 45 x 55; Giordano Silvio (Potenza, 1977), Other stories II, 2004, Stampa lambda su forex, cm 120 x 90; Gonzato Paolo (Busto Arsizio, Varese, 1975), Reflected landscape, 2004, fogli di polietilene cucito e imbottitura su telaio di legno, cm 120 x 120; Lampugnani Chiara (Vimercate, 1974), Dreaming in the light (sacco a pelo luminoso), 2004, fibre ottiche, cotone blu, imbottitura ignifuga; Lovati Sergio (Legnano, Milano, 1972), Ex, #1, 2004, stampa lambda montata su alluminio, cm 76 x 60; Marchetti Lamera Antonio (Torre Pallavicina, Bergamo, 1964), Senza titolo, 2004, tecnica mista su tela, cm 150 x 150 x 10; Martinelli Felice (Coccaglio, Brescia, 1962), Carmina chromatico, 2004, resine e piombo su tavola, diametro cm 110; Martinelli Maria (Bari, 1965), Brussel, 18 august 2004, 2004, elaborazione fotografica su tela, cm 90 x 130; Merani Roberto (Genova, 1966), Raso terra, 2002, olio, resine, elaborazione digitale, fotografia su forex montato su legno, cm 100 x 110; Morganti Maria (Milano, 1965), Senza titolo, 2001, olio su tela, cm 50 x 60; Munari Sara (Milano, 1972), Oltre, 2004, antica tecnica di stampa fotografica all’emulsione sensibile alla luce ed intervento successivo con acquerelli e acrilici, cornice fatta a mano con chiodi vecchi e chiave, cm 80 x 60; Nenciulescu Daniela (Bucarest, Romania, 1952), Glaciazione II, 2000, acciaio, cm 100 x 100 x 120; Pers Isabella (Trivignano, Udine), The mark 6, 2004, lambda print su carta metallica, cm 80 x 120; Davide Ragazzi (Genova), Luna e terra, 2001, smalti e stampa digitale su acetato, smalti su carta, legno, cm 120 x 120; Paola Sabatti Bassini (Brescia, 1959), Sguardando, 1999, computer print su alluminio, cm 25 x 25 ciascuno dei 5 pezzi; Santamaria Laura (Monza, 1976), Il mondo è un mistero non svelabile, 2003, olio su tela, cm 50 x 50 ciascuno dei 7 pezzi; Sanvito Lidia (Napoli, 1970), Depressione topografica, 2004, carta, monete, cm 160 x 120 ca.; Vidovic Dubravka (Zara, Croazia, 1970), Pillow hat (line), 2004, fotografia montata su plexiglas, cm 52 x 52, edizione di 5; Villani Giovanna (Milano, 1959), Abitazione, 2002, telaio di rami caduti, rivestiti di tela, colori acrilici. Interno: abito, h 30 cm, circonferenza 86 cm; Zamboni Alberto (Bologna, 1971), Strada nella polvere, 2004, olio su tela, cm 110 x 130.
Frutto di una selezione di 340 partecipanti, la “rassegna” ha preso forma con lavori di provenienza disparata, all’interno di un sensato equilibrio fra pittura, fotografia, scultura e installazione.
Con l’eccezione di Mario Benedetti, il più anziano, la schiera degli artisti copre tre decadi di età, tra i 20 e i 50 anni. Quindi il concorso diviene un campo di confronto e di scambio fra generazioni e fra artisti con curricula ed esperienze distanti.
Molti degli artisti selezionati operano utilizzando contemporaneamente diversi mezzi espressivi, scegliendo di volta in volta quello più adatto al loro lavoro. Altrettanto frequente e strumentale è la contaminazione dei linguaggi, in particolare di pittura, fotografia e digitale.
Dalle opere selezionate emergono almeno due filoni comuni, il gioco e il sogno. Vi si possono poi cogliere percorsi trasversali e curiose analogie. Ad esempio il forte aspetto pittorico di molte opere non dipinte (Simonetta Fadda, Giovanni Ferrario, Grazia Gabbini, Paolo Gonzato, Maria Martinelli, Felice Martinelli, Paola Sabatti Bassini, Lidia Sanvito e Giovanna Villani). Oppure certa fisionomia artigianale dei lavori di Claudio Destito, Sara Giannatempo, Chiara Lampugnani, Sara Munari e Davide Ragazzi, prodotta da una riflessione sugli elementi del fare arte piuttosto che dal bisogno impulsivo di fare. O ancora il registro onirico e surreale di Capogrosso, Luca Conca, Silvio Giordano, Dubravka Vidovic, Isabella Pers, Laura Santamaria e Alberto Zamboni, scaturito da situazioni vissute e da esperienze dirette. Il laborioso processo di costruzione della rappresentazione che si cela dietro le opere minimaliste di Sergio Lovati, Maria Morganti, Antonio Marchetti Lamera. E infine il piacere di manipolare i materiali che accomuna gli scultori Andrea Cereda, Rosa Maria Arau e Daniela Nenciulescu ai pittori Mario Benedetti, Massimo Bollani e Roberto Merani.
Il concorso, biennale, è dedicato al tema del paesaggio in onore del pittore Donato Frisia, uno dei più celebri paesaggisti lombardi di inizio secolo, nato a Merate nel 1883 e qui scomparso nel 1953.
Riservato inizialmente alla pittura, dall’ultima edizione (2002) il concorso si è aperto potenzialmente a tutte le tecniche artistiche, o meglio, per citare il regolamento, a tutte le "opere tese a indagare l'attuale possibilità di un rapporto fra arte e paesaggio, senza alcuna preclusione stilistica o tecnica, dando particolare risalto alle proposte emergenti".
La giuria di questa edizione - composta da Sara Fontana, critico d'arte; Agostino Bonalumi, artista; Giuseppina Caccia Dominioni Panza, collezionista; Angelo Dozio, artista; Giovanni Battista Albani, sindaco di Merate; Gabriella Mauri, assessore alla Cultura del Comune di Merate - dopo un'attenta valutazione delle 340 candidature pervenute, ha selezionato 30 finalisti, invitandoli ad esporre l'opera prescelta nelle sale del Palazzo Comunale a Merate dal 4 al 19 dicembre 2004.
Quindi, in seguito a un esame diretto delle trenta opere, la giuria ha assegnato i tre premi in palio a tre opere rappresentative, rispettivamente, della pittura, della fotografia e della scultura.
Antonio Marchetti Lamera riceverà la medaglia d'oro del Premio Donato Frisia e 3.600,00 € per l'opera Senza titolo, 2004, tecnica mista su tela, cm 150 x 150 x 10, che verrà acquisita dal Comune di Merate per la costituenda Pinacoteca Civica.
Sergio Lovati riceverà un premio acquisto ex aequo di 2.000,00 € per l’opera Ex, #1, 2004, stampa lambda montata su alluminio, cm 76 x 60.
Claudio Destito riceverà un premio acquisto ex aequo di 2.000,00 € per l’opera Omaggio a Lecco, 2003, acrilico e smalto su legno, cm 35,4 x 40 x 20.
Inoltre la giuria è stata concorde nel riconoscere una menzione particolare a Pietro Capogrosso, Simonetta Fadda, Giovanni Ferrario, Grazia Gabbini e Paolo Gonzato.
Gli artisti e le opere selezionati per questa edizione del Premio sono:
Arau Rosa Maria (Barcellona), “Impulso”: la proprietà per cui i corpi comunicano il proprio movimento agli altri corpi che incontrano, 2001, alabastro, cm 40 x 30 x 35; Benedetti Mario (Terni, 1938), Incombenza, 1998, tecnica mista su tela, cm 65 x 200; Bollani Massimo (Milano, 1957), Verso l’esterno, 2004, tecnica mista su tela, cm 100 x 130; Capogrosso Pietro (Trani, 1967), Est, 2004, olio su tela, cm 100 x 140; Cereda Andrea (Lecco, 1961), Erosione, 2004, ferro e ossidi, h cm 170; Conca Luca (Gravedona, Como, 1974), Segni sulla città, 2004, olio su tela, cm 200 x 146; Destito Claudio (Roma, 1959), Omaggio a Lecco, 2003, acrilico e smalto su legno, cm 35,4 x 40 x 20; Fadda Simonetta (Savona, 1962), Stargate, 2004, still da video montata su light box, cm 30 x 40; Ferrario Giovanni (Milano, 1973), Senza titolo, 2003, stampa digitale da scansione a contatto, legno, vetro, cm 110 x 110; Gabbini Grazia (Milano), Vespro, 2004, collage di carta e pigmenti, cm 119 x 84; Giannatempo Sara (Milano, 1976), I sogni di Rebecca … n. 1, 2002, stampa fotografica b/n con pigmenti naturali + brillantini, su carta acquarello puro cotone, cm 45 x 55; Giordano Silvio (Potenza, 1977), Other stories II, 2004, Stampa lambda su forex, cm 120 x 90; Gonzato Paolo (Busto Arsizio, Varese, 1975), Reflected landscape, 2004, fogli di polietilene cucito e imbottitura su telaio di legno, cm 120 x 120; Lampugnani Chiara (Vimercate, 1974), Dreaming in the light (sacco a pelo luminoso), 2004, fibre ottiche, cotone blu, imbottitura ignifuga; Lovati Sergio (Legnano, Milano, 1972), Ex, #1, 2004, stampa lambda montata su alluminio, cm 76 x 60; Marchetti Lamera Antonio (Torre Pallavicina, Bergamo, 1964), Senza titolo, 2004, tecnica mista su tela, cm 150 x 150 x 10; Martinelli Felice (Coccaglio, Brescia, 1962), Carmina chromatico, 2004, resine e piombo su tavola, diametro cm 110; Martinelli Maria (Bari, 1965), Brussel, 18 august 2004, 2004, elaborazione fotografica su tela, cm 90 x 130; Merani Roberto (Genova, 1966), Raso terra, 2002, olio, resine, elaborazione digitale, fotografia su forex montato su legno, cm 100 x 110; Morganti Maria (Milano, 1965), Senza titolo, 2001, olio su tela, cm 50 x 60; Munari Sara (Milano, 1972), Oltre, 2004, antica tecnica di stampa fotografica all’emulsione sensibile alla luce ed intervento successivo con acquerelli e acrilici, cornice fatta a mano con chiodi vecchi e chiave, cm 80 x 60; Nenciulescu Daniela (Bucarest, Romania, 1952), Glaciazione II, 2000, acciaio, cm 100 x 100 x 120; Pers Isabella (Trivignano, Udine), The mark 6, 2004, lambda print su carta metallica, cm 80 x 120; Davide Ragazzi (Genova), Luna e terra, 2001, smalti e stampa digitale su acetato, smalti su carta, legno, cm 120 x 120; Paola Sabatti Bassini (Brescia, 1959), Sguardando, 1999, computer print su alluminio, cm 25 x 25 ciascuno dei 5 pezzi; Santamaria Laura (Monza, 1976), Il mondo è un mistero non svelabile, 2003, olio su tela, cm 50 x 50 ciascuno dei 7 pezzi; Sanvito Lidia (Napoli, 1970), Depressione topografica, 2004, carta, monete, cm 160 x 120 ca.; Vidovic Dubravka (Zara, Croazia, 1970), Pillow hat (line), 2004, fotografia montata su plexiglas, cm 52 x 52, edizione di 5; Villani Giovanna (Milano, 1959), Abitazione, 2002, telaio di rami caduti, rivestiti di tela, colori acrilici. Interno: abito, h 30 cm, circonferenza 86 cm; Zamboni Alberto (Bologna, 1971), Strada nella polvere, 2004, olio su tela, cm 110 x 130.
Frutto di una selezione di 340 partecipanti, la “rassegna” ha preso forma con lavori di provenienza disparata, all’interno di un sensato equilibrio fra pittura, fotografia, scultura e installazione.
Con l’eccezione di Mario Benedetti, il più anziano, la schiera degli artisti copre tre decadi di età, tra i 20 e i 50 anni. Quindi il concorso diviene un campo di confronto e di scambio fra generazioni e fra artisti con curricula ed esperienze distanti.
Molti degli artisti selezionati operano utilizzando contemporaneamente diversi mezzi espressivi, scegliendo di volta in volta quello più adatto al loro lavoro. Altrettanto frequente e strumentale è la contaminazione dei linguaggi, in particolare di pittura, fotografia e digitale.
Dalle opere selezionate emergono almeno due filoni comuni, il gioco e il sogno. Vi si possono poi cogliere percorsi trasversali e curiose analogie. Ad esempio il forte aspetto pittorico di molte opere non dipinte (Simonetta Fadda, Giovanni Ferrario, Grazia Gabbini, Paolo Gonzato, Maria Martinelli, Felice Martinelli, Paola Sabatti Bassini, Lidia Sanvito e Giovanna Villani). Oppure certa fisionomia artigianale dei lavori di Claudio Destito, Sara Giannatempo, Chiara Lampugnani, Sara Munari e Davide Ragazzi, prodotta da una riflessione sugli elementi del fare arte piuttosto che dal bisogno impulsivo di fare. O ancora il registro onirico e surreale di Capogrosso, Luca Conca, Silvio Giordano, Dubravka Vidovic, Isabella Pers, Laura Santamaria e Alberto Zamboni, scaturito da situazioni vissute e da esperienze dirette. Il laborioso processo di costruzione della rappresentazione che si cela dietro le opere minimaliste di Sergio Lovati, Maria Morganti, Antonio Marchetti Lamera. E infine il piacere di manipolare i materiali che accomuna gli scultori Andrea Cereda, Rosa Maria Arau e Daniela Nenciulescu ai pittori Mario Benedetti, Massimo Bollani e Roberto Merani.
04
dicembre 2004
Premio nazionale d’arte Donato Frisia
Dal 04 al 19 dicembre 2004
arte contemporanea
Location
PALAZZO MUNICIPALE
Merate, Viale Giuseppe Garibaldi, 17, (Lecco)
Merate, Viale Giuseppe Garibaldi, 17, (Lecco)
Orario di apertura
giorni feriali 9.30 – 12.00 e 15.30– 16.30
sabato 9.00 – 12.00
domenica 9.00 – 12.00 e 15.30 – 17.30
Vernissage
4 Dicembre 2004, ore 18.00