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Stephen Cirillo – Black or White
I corpi si muovono flessuosi, ondeggianti ai ritmi musicali, nel silenzio assoluto. Non è soltanto lo spazio che loro occupano a determinare valenza, ma anche il sogno che ci propongono su indicazioni di una regia attenta, sotto i fari e i flashes.
Comunicato stampa
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Tuttavia al di là della plasticità delle masse in tensione, dell'alta qualità estetica, vi sono presenze ataviche che nessuno può oggettivamente razionare. E poi, perché razionare? Natura, natura, reminiscenza tribale. Ritorno al movimento rituale per un recupero della nostra storia di esseri ormai lontani dalla grande Madre.
Stephen Cirillo propone, a mio avviso, un ritorno alla comunione con la grande Natura, al controllo fermo delle tecnologie travolgenti utilizzate da minoranze assai potenti che, in essa vedono addirittura un impedimento per ulteriori sviluppi sia di carattere scientifico, che d'ordine strettamente strumentale.
I suoi nudi acromici destano viva attenzione. Il nero può essere anche bianco, o viceversa. È frutto del caso, delle geografie. "Opera mundi mundis", dall'epistola di San Paolo al grande imperatore Tito.
Nella nitidità della proposta espressa e impressa non vi possono essere spazi speculativi, ma esclusivamente nicchie culturali, cultuali. Il fatto che esse in seguito vengano in qualche modo apologizzate è comprensibile.
Non è possibile contrastare interessi globalizzanti con le sue miriadi di varianti piatte senza utilizzare strumenti (in questo caso corpi umani) a noi più congeniali ed elettivi. Il corpo, di qualsiasi colore o non colore (considerati bianco e nero) si pone come antagonista alla massificazione, proprio in relazione e ragione della sua unicità. È evidente l'originalità del nero-bianco negli sviluppi armonico/plastici, come lampante la loro comunione in moltissimi punti sparsi nello spazio terrestre.( Ferruccio Massimi)
Stephen Cirillo nasce a Roma nel 1959. Ha studiato fotografia all'Istituto Europeo di design e alla Ryerson University di Toronto. Numerose sono le sue mostre in Italia e all'Estero.
Art photographer SIAE n.122208
Stephen Cirillo propone, a mio avviso, un ritorno alla comunione con la grande Natura, al controllo fermo delle tecnologie travolgenti utilizzate da minoranze assai potenti che, in essa vedono addirittura un impedimento per ulteriori sviluppi sia di carattere scientifico, che d'ordine strettamente strumentale.
I suoi nudi acromici destano viva attenzione. Il nero può essere anche bianco, o viceversa. È frutto del caso, delle geografie. "Opera mundi mundis", dall'epistola di San Paolo al grande imperatore Tito.
Nella nitidità della proposta espressa e impressa non vi possono essere spazi speculativi, ma esclusivamente nicchie culturali, cultuali. Il fatto che esse in seguito vengano in qualche modo apologizzate è comprensibile.
Non è possibile contrastare interessi globalizzanti con le sue miriadi di varianti piatte senza utilizzare strumenti (in questo caso corpi umani) a noi più congeniali ed elettivi. Il corpo, di qualsiasi colore o non colore (considerati bianco e nero) si pone come antagonista alla massificazione, proprio in relazione e ragione della sua unicità. È evidente l'originalità del nero-bianco negli sviluppi armonico/plastici, come lampante la loro comunione in moltissimi punti sparsi nello spazio terrestre.( Ferruccio Massimi)
Stephen Cirillo nasce a Roma nel 1959. Ha studiato fotografia all'Istituto Europeo di design e alla Ryerson University di Toronto. Numerose sono le sue mostre in Italia e all'Estero.
Art photographer SIAE n.122208
04
dicembre 2004
Stephen Cirillo – Black or White
Dal 04 al 18 dicembre 2004
fotografia
Location
STUDIO DR SPAZIO VISIVO
Roma, Via Tolemaide, 19A, (Roma)
Roma, Via Tolemaide, 19A, (Roma)
Vernissage
4 Dicembre 2004, ore 17,30
Sito web
www.stephencirillo.com
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