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Fabrizio Agustoni – Mani
Le mani, disegnate, diventano le nostre mani: le mani dello spettatore
Comunicato stampa
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“Le mani sono il segno dell’uomo.
Fabrizio Agustoni ha dipinto in esse le mani degli uomini, il segno dei sentimenti, di tutte quelle vibrazioni della vita interiore che spesso il volto nasconde. Due grandi mani, forti, grandissime, incise dai solchi profondi della fatica fisica: sono le sue mani, ma anche le mani del padre, di tutti i padri, mani aperte in cui si legge l’emozione dell’angoscia e della speranza.
Le mani che prendono, che afferrano, sono fonte di conoscenza, di esistenza; le mani si aprono al pensiero e alla volontà.
Le mani precedono e sostengono il pensiero. Le mani pensano, toccano, sentono agiscono. Le mani disegnano, disegnano la vita, disegnano la forma, esse stesse sono disegnate, esse stesse sono forma pensata.
La mano aperta davanti a noi come una difesa, come un avvertimento, parla la lingua del silenzio.
Le mani, disegnate, diventano le nostre mani: le mani dello spettatore.
Le mani ci chiamano, vengono verso di noi. Sono forti per essere calme e dolci, per aiutarci.”
Arch. Attilio Pizzigoni
Fabrizio Agustoni ha dipinto in esse le mani degli uomini, il segno dei sentimenti, di tutte quelle vibrazioni della vita interiore che spesso il volto nasconde. Due grandi mani, forti, grandissime, incise dai solchi profondi della fatica fisica: sono le sue mani, ma anche le mani del padre, di tutti i padri, mani aperte in cui si legge l’emozione dell’angoscia e della speranza.
Le mani che prendono, che afferrano, sono fonte di conoscenza, di esistenza; le mani si aprono al pensiero e alla volontà.
Le mani precedono e sostengono il pensiero. Le mani pensano, toccano, sentono agiscono. Le mani disegnano, disegnano la vita, disegnano la forma, esse stesse sono disegnate, esse stesse sono forma pensata.
La mano aperta davanti a noi come una difesa, come un avvertimento, parla la lingua del silenzio.
Le mani, disegnate, diventano le nostre mani: le mani dello spettatore.
Le mani ci chiamano, vengono verso di noi. Sono forti per essere calme e dolci, per aiutarci.”
Arch. Attilio Pizzigoni
16
dicembre 2004
Fabrizio Agustoni – Mani
Dal 16 dicembre 2004 al 31 gennaio 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE EUPHORIA
Bergamo, Via Giacomo Quarenghi, 16, (Bergamo)
Bergamo, Via Giacomo Quarenghi, 16, (Bergamo)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato, dalle 15.30 alle 19.30
Vernissage
16 Dicembre 2004, ore 18