Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Gemine Muse 2004
Una serie di mostre con opere ispirate ai capolavori delle collezioni museali, un dialogo tra arte contemporanea e arte antica, un legame tra le forme espressive degli artisti di generazioni e tempi diversi: dal passato, al presente al futuro.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Museo Raccolte Frugone di Genova esposizione
di Lucia Elefante, Daniele De Batté a cura del critico Emilia Marasco
e da Spalato Alen Florièiae a cura del critico Darko Simièiae
Meštrovic Museum Foundation di Spalato esposizione
dell’artista genovese Graziano Vignolo a cura del critico Emilia Marasco
In 9 Paesi europei 36 musei aprono le porte a 106 giovani artisti: “Gemine Muse 2004” allarga gli orizzonti e valica i confini nazionali per la terza edizione della rassegna di arte contemporanea, in programma dal 27 novembre al 30 gennaio 2005. Una serie di mostre con opere ispirate ai capolavori delle collezioni museali, un dialogo tra arte contemporanea e arte antica, un legame tra le forme espressive degli artisti di generazioni e tempi diversi: dal passato, al presente al futuro.
La ormai consolidata rassegna di arte contemporanea promossa dalle associazioni GAI - Circuito Giovani Artisti Italiani, CIDAC - Città Italiane d’Arte e Cultura, in collaborazione con la DARC - Direzione Generale per l’Architettura e l’Arte Contemporanee, Dipartimento per i Beni Culturali e Paesaggistici del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e con il sostegno di CULTURE 2000 - Direzione Generale Educazione e Cultura della Commissione Europea, coinvolge quest’anno, oltre ai musei di 28 città italiane, anche 8 musei di otto Paesi europei. “Dopo il lusinghiero successo delle passate edizioni - spiega Fiorenzo Alfieri, Presidente delle Associazioni GAI e Cidac – abbiamo deciso di allargare il network artistico anche allo scenario internazionale, rafforzando comunque il nostro impegno in Italia”.
La peculiarità dell’edizione 2004/2005 di Gemine Muse, curata da un gruppo di 47 critici d’arte, coordinati da Giacinto Di Pietrantonio, è lo scambio di esperienze tra i giovani artisti italiani e quelli europei selezionati per l’iniziativa, pur mantenendo le caratteristiche di vetrina per la presentazione di lavori inediti degli artisti attraverso il rapporto diretto con le grandi opere d’arte del passato: “Anche per questa edizione – spiega Di Pietrantonio – resta il concetto di base: il confronto tra le identità del passato e quelle del presente che, in senso più ampio, è ciò da cui nasce ogni civiltà e la sua immaginazione simbolica, l’arte”.
Nel Museo Raccolte Frugone di Genova saranno esposte le opere di Lucia Elefante “Abito Lampadario” e “Quadri svestiti” ispirate ai quadri delle sale La scapigliatura e la belle epoque e L’ambito piemontese, l’opera di Daniele De Batté “Sound-Watching” ispirata alle collezioni della sala Pittura di genere e paesaggio in ambito veneto. Il progetto è a cura del critico Emilia Marasco.
Dallo scenario internazionale sarà esposta l’opera di Alen Florièiae “Untitled No03/04” ispirata alla sala I Simbolisti, a cura del critico Darko Simièiae.
Nell’ottica dello scambio di esperienze tra i giovani artisti italiani e quelli europei, l’artista genovese Graziano Vignolo con l’opera “Lamenti incatenati” ispirata alla scultura Job/Giobbe di Ivan Meštrovic, sarà presente presso il Meštrovic Museum Foundation di Spalato dal 2 dicembre 2004.
Graziano Vignolo
Visitando la Fondazione Mestrovic a Spalato, ha compiuto un viaggio nella cultura, nel pensiero, nelle passioni dello scultore Ivan Mestrovic traendone una forte suggestione, anche un senso profondo di attualità. Il personaggio di Giobbe, del quale l’artista progettò un ritratto scultorio durante il periodo della prigionia, ha sollecitato l’immaginario di Vignolo che ha pensato ad un Mestrovic-Giobbe ed ha riunificato il pensiero che dà origine al progetto (il disegno), l’opera stessa e lo spazio-prigione con un taglio drammatico ottenuto mediante luce e suono. Una lettura evocativa dell’opera e densa di riferimenti al presente, a immagini diverse di prigionie, all’imbrigliamento della dignità umana, alla pazienza e alla fatica per difenderla.
Lucia Elefante
Da alcuni anni lavora sul tema dell’abito. Le collezioni Frugone sono un’interessante occasione di sperimentazione in questa direzione: l’eleganza femminile è, infatti, protagonista in molte sale. Lucia Elefante ne ha scelte due in particolare, realizzando due interventi diversi: un’installazione sospesa, un grande abito/lampadario con crinolina a gocce di vetro e l’applicazione di una tecnica di “spoliazione” delle dame che sorridono dai quadri sfarzosamente vestite ed agghindate. Svestire cioè attualizzare, riportare ad una nudità più familiare nel nostro tempo: quasi per incanto l’abito della dama dipinta si affloscia a terra come appena sfilato. Un lavoro sull’eleganza e sulla seduzione, un intervento che “veste” lo spazio e un intervento che “sveste” i quadri.
Daniele De Batté
Ha realizzato un osservatorio molto particolare per lo spettatore che entri nella sala del secondo piano del Museo delle Collezioni Frugone: uno spazio intimo, una cabina bianca con un foro/spioncino dal quale osservare indisturbato una grande rappresentazione di Venezia, piazza San Marco con la Basilica. All’esterno l’ombra lunga della cabina si proietta sul quadro mutando in questo modo la percezione della stanza stessa e degli altri quadri per i visitatori fuori dalla cabina, all’interno la penombra e il suono dell’acqua, del suo movimento. La percezione del quadro si arricchisce di una forte qualità emotiva diventando esperienza della spazialità dell’acqua, dei vuoti e dei pieni, delle luci e delle ombre.
Alen Florièiae
Nella luce completamente saturata da affascinanti figure in movimento, il video di Alen Florièiae richiama il passato relativamente recente degli inizi della cinematografia. Le prime immagini in movimento erano così convincenti che gli spettatori correvano via dal treno in arrivo. Oggi, l’immagine manipolata è più convincente della realtà. La ripetizione continua di situazioni assurde, l’immobilità dell’oggetto della registrazione (e quella dell’artista stesso) e la qualità intenzionalmente “cattiva” della scena registrata dirottano di conseguenza lo spettatore nel processo di visione dalla superficie dello schermo al significato dell’immagine. E’ come se l’artista cercasse di rievocare il grande spirito di Buster Keaton: l’eroe è mortalmente serio in situazioni terribilmente buffe, che riflettono semplicemente la realtà attorno a noi. Dobbiamo ridere o piangere, riflettere o osservare passivamente, manipolare o essere manipolati?
Gemine Muse - nato da una idea di Virginia Baradel e Giuliano Pisani della città di Padova - rappresenta una sorta di ponte virtuale tra passato, presente e futuro dell’arte. Gli artisti entrano nei musei, esplorano i segreti dei capolavori antichi e propongono produzioni contemporanee ispirate alle opere esposte. I risultati sono sorprendenti poiché gli artisti lavorano in un contesto museale realizzando progetti originali e allo stesso tempo contribuiscono a fornire rinnovata energia agli ambienti del passato. Tra gli obiettivi dell’iniziativa vi sono infatti la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio artistico europeo, l’apertura ai giovani di nuovi orizzonti tramite la mobilità e gli scambi tra Paesi, il sostegno alla produzione di lavori inediti e la collaborazione tra istituzioni e soggetti anche di natura diversa, come musei di arte antica, enti pubblici, artisti emergenti e critici internazionali.
A testimonianza dell’interesse suscitato dalla manifestazione, l’edizione 2004 di Gemine Muse concretizzerà il coinvolgimento di alcune tra le principali realtà produttive italiane che si affiancheranno alle istituzioni pubbliche nella comune valorizzazione della vita socio culturale del nostro Paese. Hanno infatti accordato il loro sostegno all’evento: Seat Pagine Gialle in qualità di Main Sponsor, Gruppo Alpitour e Touring Club Italiano come Contributor, Centostazioni per il supporto promozionale.
Per esplorare il pianeta Gemine Muse è stato realizzato un catalogo multilingue che costituisce lo strumento ideale anche per riscoprire i tanti musei che ospitano la manifestazione; inoltre sul sito www.giovaniartisti.it approfondimenti, news, schede, database e molte altre curiosità.
di Lucia Elefante, Daniele De Batté a cura del critico Emilia Marasco
e da Spalato Alen Florièiae a cura del critico Darko Simièiae
Meštrovic Museum Foundation di Spalato esposizione
dell’artista genovese Graziano Vignolo a cura del critico Emilia Marasco
In 9 Paesi europei 36 musei aprono le porte a 106 giovani artisti: “Gemine Muse 2004” allarga gli orizzonti e valica i confini nazionali per la terza edizione della rassegna di arte contemporanea, in programma dal 27 novembre al 30 gennaio 2005. Una serie di mostre con opere ispirate ai capolavori delle collezioni museali, un dialogo tra arte contemporanea e arte antica, un legame tra le forme espressive degli artisti di generazioni e tempi diversi: dal passato, al presente al futuro.
La ormai consolidata rassegna di arte contemporanea promossa dalle associazioni GAI - Circuito Giovani Artisti Italiani, CIDAC - Città Italiane d’Arte e Cultura, in collaborazione con la DARC - Direzione Generale per l’Architettura e l’Arte Contemporanee, Dipartimento per i Beni Culturali e Paesaggistici del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e con il sostegno di CULTURE 2000 - Direzione Generale Educazione e Cultura della Commissione Europea, coinvolge quest’anno, oltre ai musei di 28 città italiane, anche 8 musei di otto Paesi europei. “Dopo il lusinghiero successo delle passate edizioni - spiega Fiorenzo Alfieri, Presidente delle Associazioni GAI e Cidac – abbiamo deciso di allargare il network artistico anche allo scenario internazionale, rafforzando comunque il nostro impegno in Italia”.
La peculiarità dell’edizione 2004/2005 di Gemine Muse, curata da un gruppo di 47 critici d’arte, coordinati da Giacinto Di Pietrantonio, è lo scambio di esperienze tra i giovani artisti italiani e quelli europei selezionati per l’iniziativa, pur mantenendo le caratteristiche di vetrina per la presentazione di lavori inediti degli artisti attraverso il rapporto diretto con le grandi opere d’arte del passato: “Anche per questa edizione – spiega Di Pietrantonio – resta il concetto di base: il confronto tra le identità del passato e quelle del presente che, in senso più ampio, è ciò da cui nasce ogni civiltà e la sua immaginazione simbolica, l’arte”.
Nel Museo Raccolte Frugone di Genova saranno esposte le opere di Lucia Elefante “Abito Lampadario” e “Quadri svestiti” ispirate ai quadri delle sale La scapigliatura e la belle epoque e L’ambito piemontese, l’opera di Daniele De Batté “Sound-Watching” ispirata alle collezioni della sala Pittura di genere e paesaggio in ambito veneto. Il progetto è a cura del critico Emilia Marasco.
Dallo scenario internazionale sarà esposta l’opera di Alen Florièiae “Untitled No03/04” ispirata alla sala I Simbolisti, a cura del critico Darko Simièiae.
Nell’ottica dello scambio di esperienze tra i giovani artisti italiani e quelli europei, l’artista genovese Graziano Vignolo con l’opera “Lamenti incatenati” ispirata alla scultura Job/Giobbe di Ivan Meštrovic, sarà presente presso il Meštrovic Museum Foundation di Spalato dal 2 dicembre 2004.
Graziano Vignolo
Visitando la Fondazione Mestrovic a Spalato, ha compiuto un viaggio nella cultura, nel pensiero, nelle passioni dello scultore Ivan Mestrovic traendone una forte suggestione, anche un senso profondo di attualità. Il personaggio di Giobbe, del quale l’artista progettò un ritratto scultorio durante il periodo della prigionia, ha sollecitato l’immaginario di Vignolo che ha pensato ad un Mestrovic-Giobbe ed ha riunificato il pensiero che dà origine al progetto (il disegno), l’opera stessa e lo spazio-prigione con un taglio drammatico ottenuto mediante luce e suono. Una lettura evocativa dell’opera e densa di riferimenti al presente, a immagini diverse di prigionie, all’imbrigliamento della dignità umana, alla pazienza e alla fatica per difenderla.
Lucia Elefante
Da alcuni anni lavora sul tema dell’abito. Le collezioni Frugone sono un’interessante occasione di sperimentazione in questa direzione: l’eleganza femminile è, infatti, protagonista in molte sale. Lucia Elefante ne ha scelte due in particolare, realizzando due interventi diversi: un’installazione sospesa, un grande abito/lampadario con crinolina a gocce di vetro e l’applicazione di una tecnica di “spoliazione” delle dame che sorridono dai quadri sfarzosamente vestite ed agghindate. Svestire cioè attualizzare, riportare ad una nudità più familiare nel nostro tempo: quasi per incanto l’abito della dama dipinta si affloscia a terra come appena sfilato. Un lavoro sull’eleganza e sulla seduzione, un intervento che “veste” lo spazio e un intervento che “sveste” i quadri.
Daniele De Batté
Ha realizzato un osservatorio molto particolare per lo spettatore che entri nella sala del secondo piano del Museo delle Collezioni Frugone: uno spazio intimo, una cabina bianca con un foro/spioncino dal quale osservare indisturbato una grande rappresentazione di Venezia, piazza San Marco con la Basilica. All’esterno l’ombra lunga della cabina si proietta sul quadro mutando in questo modo la percezione della stanza stessa e degli altri quadri per i visitatori fuori dalla cabina, all’interno la penombra e il suono dell’acqua, del suo movimento. La percezione del quadro si arricchisce di una forte qualità emotiva diventando esperienza della spazialità dell’acqua, dei vuoti e dei pieni, delle luci e delle ombre.
Alen Florièiae
Nella luce completamente saturata da affascinanti figure in movimento, il video di Alen Florièiae richiama il passato relativamente recente degli inizi della cinematografia. Le prime immagini in movimento erano così convincenti che gli spettatori correvano via dal treno in arrivo. Oggi, l’immagine manipolata è più convincente della realtà. La ripetizione continua di situazioni assurde, l’immobilità dell’oggetto della registrazione (e quella dell’artista stesso) e la qualità intenzionalmente “cattiva” della scena registrata dirottano di conseguenza lo spettatore nel processo di visione dalla superficie dello schermo al significato dell’immagine. E’ come se l’artista cercasse di rievocare il grande spirito di Buster Keaton: l’eroe è mortalmente serio in situazioni terribilmente buffe, che riflettono semplicemente la realtà attorno a noi. Dobbiamo ridere o piangere, riflettere o osservare passivamente, manipolare o essere manipolati?
Gemine Muse - nato da una idea di Virginia Baradel e Giuliano Pisani della città di Padova - rappresenta una sorta di ponte virtuale tra passato, presente e futuro dell’arte. Gli artisti entrano nei musei, esplorano i segreti dei capolavori antichi e propongono produzioni contemporanee ispirate alle opere esposte. I risultati sono sorprendenti poiché gli artisti lavorano in un contesto museale realizzando progetti originali e allo stesso tempo contribuiscono a fornire rinnovata energia agli ambienti del passato. Tra gli obiettivi dell’iniziativa vi sono infatti la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio artistico europeo, l’apertura ai giovani di nuovi orizzonti tramite la mobilità e gli scambi tra Paesi, il sostegno alla produzione di lavori inediti e la collaborazione tra istituzioni e soggetti anche di natura diversa, come musei di arte antica, enti pubblici, artisti emergenti e critici internazionali.
A testimonianza dell’interesse suscitato dalla manifestazione, l’edizione 2004 di Gemine Muse concretizzerà il coinvolgimento di alcune tra le principali realtà produttive italiane che si affiancheranno alle istituzioni pubbliche nella comune valorizzazione della vita socio culturale del nostro Paese. Hanno infatti accordato il loro sostegno all’evento: Seat Pagine Gialle in qualità di Main Sponsor, Gruppo Alpitour e Touring Club Italiano come Contributor, Centostazioni per il supporto promozionale.
Per esplorare il pianeta Gemine Muse è stato realizzato un catalogo multilingue che costituisce lo strumento ideale anche per riscoprire i tanti musei che ospitano la manifestazione; inoltre sul sito www.giovaniartisti.it approfondimenti, news, schede, database e molte altre curiosità.
27
novembre 2004
Gemine Muse 2004
Dal 27 novembre 2004 al 30 gennaio 2005
giovane arte
Location
Villa Grimaldi Fassio
Genova, Via Capolungo, 9, (Genova)
Genova, Via Capolungo, 9, (Genova)
Biglietti
libero per inaugurazione – a pagamento nei giorni successivi
Orario di apertura
dal martedì al venerdì dalle 9 alle 19 – sabato e domenica dalle 10 alle 19 – lunedì chiuso
Sito web
www.giovaniartisti.it
Autore
Curatore