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Luigi Caiffa e Alexander Wolf – Forme e deformazioni
I due artisti inaugurano la serie “tandem”, coppie di artisti che si incontreranno nello spazio della galleria per dialogare tra loro e con il pubblico
Comunicato stampa
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I due artisti inaugurano la serie “tandem”, coppie di artisti che si incontreranno nello spazio della galleria per dialogare tra loro e con il pubblico. In questo caso un giovane italiano, Luigi Caiffa, nato a Gallipoli, residente a Gallipoli e Francoforte, e Alexander Wolf, nato a Berlino, dove vive e lavora.
La figura umana è al centro delle esplorazioni fotografiche dei due artisti, entrambi la analizzano, la focalizzano e la trasformano. Caiffa punto l’obiettivo sulla dimensione del sacro: la processione scaraventandola senza tabù in una contemporaneità sfrenata. Le immagini sono dissacranti e solenni al tempo stesso, statuarie e movimentate, estasi e silenzio, violenza e pace, vita e morte vi si incontrano.
Il sacro viene affrontato anche da Alexander Wolf che stende un velo di colore sul motivo catturato in “Cristo in Verde”. Nelle immagini di Wolf le figure appaiono e scompaiono, sommergono come dalle nebbie o dalle onde, si lasciano intravedere per risvegliare antichi ricordi e desideri, per poi immergersi nuovamente e con chi le osserva nel flusso della coscienza.
Potente e scintillante sotto un velo cristallino compare invece la mano nel ciclo di opere che Luigi Caiffa dedica alla gestualità. Ogni mano racconta una storia, implica un gesto eroico e erotico, un’azione compiuta trasfigurata, concentrata, sintetizzata. Wolf invece affronta in un secondo ciclo il un tema delle Quattro Stagioni. I suoi paesaggi sono richiami, sono macchie di colori che ricordano le tele degli impressionisti e sono al tempo stesso scenari di un mondo lontano, futuro, virtuale. Wolf crea, con la tecnica della solarizzazione, una distanza dal soggetto, dissolvendo i contenuti quasi fino a renderli astratti, mantenendo però come “intravisto” un cenno, un ricordo della forma, della struttura originale. Ne scaturisce un mondo magico ma - e non senza ironia - dichiarato tale perché sapientemente “manipolato”.
La figura umana è al centro delle esplorazioni fotografiche dei due artisti, entrambi la analizzano, la focalizzano e la trasformano. Caiffa punto l’obiettivo sulla dimensione del sacro: la processione scaraventandola senza tabù in una contemporaneità sfrenata. Le immagini sono dissacranti e solenni al tempo stesso, statuarie e movimentate, estasi e silenzio, violenza e pace, vita e morte vi si incontrano.
Il sacro viene affrontato anche da Alexander Wolf che stende un velo di colore sul motivo catturato in “Cristo in Verde”. Nelle immagini di Wolf le figure appaiono e scompaiono, sommergono come dalle nebbie o dalle onde, si lasciano intravedere per risvegliare antichi ricordi e desideri, per poi immergersi nuovamente e con chi le osserva nel flusso della coscienza.
Potente e scintillante sotto un velo cristallino compare invece la mano nel ciclo di opere che Luigi Caiffa dedica alla gestualità. Ogni mano racconta una storia, implica un gesto eroico e erotico, un’azione compiuta trasfigurata, concentrata, sintetizzata. Wolf invece affronta in un secondo ciclo il un tema delle Quattro Stagioni. I suoi paesaggi sono richiami, sono macchie di colori che ricordano le tele degli impressionisti e sono al tempo stesso scenari di un mondo lontano, futuro, virtuale. Wolf crea, con la tecnica della solarizzazione, una distanza dal soggetto, dissolvendo i contenuti quasi fino a renderli astratti, mantenendo però come “intravisto” un cenno, un ricordo della forma, della struttura originale. Ne scaturisce un mondo magico ma - e non senza ironia - dichiarato tale perché sapientemente “manipolato”.
25
novembre 2004
Luigi Caiffa e Alexander Wolf – Forme e deformazioni
Dal 25 novembre 2004 al 23 gennaio 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA LUXARDO
Roma, Via Di Tor Di Nona, 39, (Roma)
Roma, Via Di Tor Di Nona, 39, (Roma)
Orario di apertura
ma - sa : 16-19,30
Vernissage
25 Novembre 2004, ore 19