Nepente Art Gallery è lieta di annunciare la mostra di Marco Delogu e Toni Thorimbert

La pratica fotografica ha sempre goduto di intensi e sani travasi di esperienze e riflessioni tra l’attività professionale e la ricerca personale, arrivando spesso e volentieri ad incrociarne significati e possibilità. È avvenuto così che suggestioni, improvvisi trasporti, occasioni impreviste o consuetudini del proprio mestiere potessero, decantando anche a lungo, distillarsi in chiare cifre stilistiche e in espressioni artistiche di grande respiro. Potrebbe questo ben essere uno dei temi fondanti di una rinnovata storia della fotografia, da Etienne Carjat a Philip-Lorca diCorcia: la nitida presenza delle grandi idee sostenute dall’estrema qualità e conoscenza del mezzo. Tema spesso trascurato nell’ambito dell’arte contemporanea quando ci si occupa di fotografia, va tuttavia segnalato e, crediamo, considerato come uno dei punti fondanti di ogni riflessione sulla fotografia.



Marco Delogu, presentandoci una sorta di campionatura dei suoi ricchi lavori degli ultimi anni, indaga le espressioni più interne ed intense del paesaggio umano che incontra. Avviene così che i cardinali resi silenziosi dal pensionamento, come i fantini del Palio di Siena carichi di ricordi, o gli anonimi o famosi carcerati costretti in “cattività”, ci osservino con chiarezza rivelatoria, con secche e dritte immagini che vanno subito al punto, senza incertezze o mediazioni. Nemmeno l’uso del colore, nel caso delle detenute nel reparto femminile del carcere di Rebibbia, smorza le nettissime intenzioni del fotografo.



“Era l’estate del 1988 a Los Angeles. Le ho incontrate in palestra, a Venice beach, negli strip club downtown. Cameriere nei ristoranti chic del sunset, aspiravano tutte a qualcosa: una vita diversa, una diversa immagine, un altro ruolo, un luminoso futuro” In Candy Dates Toni Thorimbert raccoglie le tracce, ormai distanti nel tempo, di una stagione -gli anni Ottanta- e di vicende umane che ancora oggi sono attualissime: il grado zero del mondo dello spettacolo e dello star system. Con immagini perfettamente inserite nelle ricerche di quegli anni e piene di umana attenzione per i soggetti ripresi, Thorimbert ci consegna il frammento di un sogno, oggi appeso in chissà quali libri di ricordi.





Marco Delogu (Roma 1960).

Nell’ultimo anno ha finito il suo nuovo libro sul carcere Cattività, integrando il precedente lavoro sul “maschile” con una nuova ricerca sul “femminile”, realizzata principalmente a colori. Nella primavera 2003 ha fondato la casa editrice Punctum, e continua a dirigere FotoGrafia, il Festival Internazionale di Roma.



Toni Thorimbert (Losanna 1957).

Fotografo di moda, ritrattista, art director, ha contribuito, negli anni Ottanta, a ridefinire l’immagine dei più importanti periodici dell’epoca, quali Amica, Max, Sette. Gli anni Novanta segnano la sua consacrazione a livello internazionale con collaborazioni a Details, Mademoiselle, GQ, Brutus, Wallpaper e la realizzazione di prestigiose campagne pubblicitarie. La sua ricerca personale è stata oggetto di varie mostre negli ultimi anni presso musei e gallerie.







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