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Sport e ‘900
In mostra 195 opere tra dipinti, manifesti, sculture, ceramiche, auto, moto e bici d’epoca uniti dal tema della velocità e dello sport nella prima metà del Novecento italiano.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 20 novembre alle 11, nel Museo dei Campionissimi di Novi Ligure, il sindaco di Novi Ligure Lorenzo Robbiano e l’Assessore al Turismo Lorenza Priano inaugureranno la mostra “Sport e ‘900” curata da Maurizio Scudiero, Giuliana Godio e Massimo Cirulli con due firme prestigiose come quella di Philippe Daverio e Giampiero Mughini nel comitato scientifico.
In mostra 195 opere tra dipinti, manifesti, sculture, ceramiche, auto, moto e bici d’epoca uniti dal tema della velocità e dello sport nella prima metà del Novecento italiano.
“E’ come se il racconto dello sport e dei suoi gesti, celebrato in questa mostra, fosse un appannaggio dei futuristi italiani” spiega nel suo testo Giampiero Mughini. “Sono stati loro, il manipolo futurista che ha preso le mosse nel secondo decennio del secolo scorso, i primi a scoprire la valenza e la dinamica dei corpi”.
Un tema che ben si sposa con la politica culturale del recente Museo dei Campionissimi inaugurato nel 2003 e dedicato alla storia del ciclismo e dei grandi campioni novesi: “Abbiamo voluto dare vita ad una struttura museale all’avanguardia, capace di rinnovarsi e proporre prima di tutto ai cittadini e poi ai visitatori esterni spunti di riflessione, approfondimenti e immagini che possano diventare patrimonio di ognuno e della collettività” puntualizza il sindaco Lorenzo Robbiano “Con questa mostra abbiamo accostato la storia del ciclismo a quella della grafica dei manifesti di inizio secolo; l’arte futurista alle mitiche produzioni in ceramica Lenci, i calciatori di Boccioni ai giocatori di rugby di Delaunay, ai motociclisti di Balla... “
Nella ricca sezione figurativa troviamo opere di: Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Carlo Carrà, Fortunato Depero, Enrico Prampolini, Roberto Marcello Baldessari, Mario Sironi, Gerardo Dottori, Ivano Gambini, Renato Di Bosso, Mino Rosso, Nicolay Diugheroff, Ernesto Thayaht, Tullio Crali, Achille Funi, Ubaldi Oppi, Pompeo Borra, Carlo Vitale, Renato Guttuso, Aligi Sassu, Giacomo Manzù, Mino delle Site, Enzo Benedetto, Aroldo Bonzagni, Massimo Campigli.
Ma la particolarità fondamentale della mostra è quella di affiancare alle cosiddette “arti
Particolarmente suggestivi anche gli oltre 50 manifesti d’epoca che offriranno una panoramica dell’evoluzione grafica dall’Art Nouveau, al Futurismo fino al secondo dopoguerra.
Primo “media” della comunicazione visiva verso il grande pubblico, il manifesto di propaganda annunciava gli eventi sportivi dai muri delle città.
Tra gli autori delle affiche: Marcello Dudovich, Leopoldo Metlicovitz, Aldo Mazza, Seneca, Plinio Codognato, Sepo (Severo Pozzati), Bruno Munari, Erberto Carboni, Franz Lenhart, Aldolfo Busi.
Infine gli strumenti protagonisti per eccellenza: auto, moto e bici d’epoca.
Accanto ai rari esemplari di biciclette di campioni come Fausto Coppi, Gino Bartali, Costante Girardengo appartenenti al museo verranno esposte alcune automobili da competizione come l’Alfa Romeo GP P159 con cui Juan Manuel Fangio conquistò il suo primo mondiale nel 1951 o la mitica “Barchetta”. Fra le moto d’epoca per gli appassionati: la Zedel, la Frera 500 cc, la Griffon 750cc, la Gazzi 175 cc, una preziosa Mondial del 1956 ma anche la mitica Lambretta Milano – Taranto del 1950.
Una preziosa collezione di ceramiche Lenci dedicata al tema dello sport di inizio secolo aggiunge alla mostra un percorso nostalgico e “naif”.
Il catalogo, edito da XX Secolo di Bologna, riprodurrà a colori tutte le opere esposte con testi di Maurizio Scudiero, Giampiero Mughini e Sonia Pellegrini.
In mostra 195 opere tra dipinti, manifesti, sculture, ceramiche, auto, moto e bici d’epoca uniti dal tema della velocità e dello sport nella prima metà del Novecento italiano.
“E’ come se il racconto dello sport e dei suoi gesti, celebrato in questa mostra, fosse un appannaggio dei futuristi italiani” spiega nel suo testo Giampiero Mughini. “Sono stati loro, il manipolo futurista che ha preso le mosse nel secondo decennio del secolo scorso, i primi a scoprire la valenza e la dinamica dei corpi”.
Un tema che ben si sposa con la politica culturale del recente Museo dei Campionissimi inaugurato nel 2003 e dedicato alla storia del ciclismo e dei grandi campioni novesi: “Abbiamo voluto dare vita ad una struttura museale all’avanguardia, capace di rinnovarsi e proporre prima di tutto ai cittadini e poi ai visitatori esterni spunti di riflessione, approfondimenti e immagini che possano diventare patrimonio di ognuno e della collettività” puntualizza il sindaco Lorenzo Robbiano “Con questa mostra abbiamo accostato la storia del ciclismo a quella della grafica dei manifesti di inizio secolo; l’arte futurista alle mitiche produzioni in ceramica Lenci, i calciatori di Boccioni ai giocatori di rugby di Delaunay, ai motociclisti di Balla... “
Nella ricca sezione figurativa troviamo opere di: Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Carlo Carrà, Fortunato Depero, Enrico Prampolini, Roberto Marcello Baldessari, Mario Sironi, Gerardo Dottori, Ivano Gambini, Renato Di Bosso, Mino Rosso, Nicolay Diugheroff, Ernesto Thayaht, Tullio Crali, Achille Funi, Ubaldi Oppi, Pompeo Borra, Carlo Vitale, Renato Guttuso, Aligi Sassu, Giacomo Manzù, Mino delle Site, Enzo Benedetto, Aroldo Bonzagni, Massimo Campigli.
Ma la particolarità fondamentale della mostra è quella di affiancare alle cosiddette “arti
Particolarmente suggestivi anche gli oltre 50 manifesti d’epoca che offriranno una panoramica dell’evoluzione grafica dall’Art Nouveau, al Futurismo fino al secondo dopoguerra.
Primo “media” della comunicazione visiva verso il grande pubblico, il manifesto di propaganda annunciava gli eventi sportivi dai muri delle città.
Tra gli autori delle affiche: Marcello Dudovich, Leopoldo Metlicovitz, Aldo Mazza, Seneca, Plinio Codognato, Sepo (Severo Pozzati), Bruno Munari, Erberto Carboni, Franz Lenhart, Aldolfo Busi.
Infine gli strumenti protagonisti per eccellenza: auto, moto e bici d’epoca.
Accanto ai rari esemplari di biciclette di campioni come Fausto Coppi, Gino Bartali, Costante Girardengo appartenenti al museo verranno esposte alcune automobili da competizione come l’Alfa Romeo GP P159 con cui Juan Manuel Fangio conquistò il suo primo mondiale nel 1951 o la mitica “Barchetta”. Fra le moto d’epoca per gli appassionati: la Zedel, la Frera 500 cc, la Griffon 750cc, la Gazzi 175 cc, una preziosa Mondial del 1956 ma anche la mitica Lambretta Milano – Taranto del 1950.
Una preziosa collezione di ceramiche Lenci dedicata al tema dello sport di inizio secolo aggiunge alla mostra un percorso nostalgico e “naif”.
Il catalogo, edito da XX Secolo di Bologna, riprodurrà a colori tutte le opere esposte con testi di Maurizio Scudiero, Giampiero Mughini e Sonia Pellegrini.
20
novembre 2004
Sport e ‘900
Dal 20 novembre 2004 al 10 aprile 2005
arte contemporanea
Location
MUSEO DEI CAMPIONISSIMI
Novi Ligure, Viale Dei Campionissimi, (Alessandria)
Novi Ligure, Viale Dei Campionissimi, (Alessandria)
Biglietti
7 € (Ridotti 4 €). Speciale “Nonno+nipote” 5 €
Orario di apertura
venerdì dalle 15 alle 19, sabato e domenica e festivi dalle 10 alle 19.
Gli altri giorni su appuntamento tel. 0143-72585
Vernissage
20 Novembre 2004, alle 11
Curatore