La mostra, intitolata "Sguardo alchemico” raccoglie la più recente produzione dell’artista ( opere, installazioni e video) - che propone una attenta e rigorosa riflessione sulla materia, sull'immaterialità e sul mutamento.

De Mitri "che sa ribellarsi all'agguato di miracoli cibernetici e di virtualità elettroniche" (Gillo Dorfles), toccando "aspetti di una delicata radicalità poetica" (Vito Caiati), raccontandoci come "cambiando, il mondo rimane un mondo" (Guglielmo Gigliotti), "edifica il suo lavoro con differenti materiali, tecnologici e naturali, guardando all'interiorità dell'uomo nella sua continua ricerca dell'Essere per formulare un'armonica e duttile materia spirituale" (Miriam Cristaldi), e "che l'arte parli ancora al cuore dell'uomo" (Massimo Sgroi) con “ un fluido alchemico fluttuante – risvegliando sopite ascendenze cosmiche…. che riportano la fugacità del nostro sguardo alla luce immateriale delle origini “ ( G.Romano ).


Interverranno all’inaugurazione, oltre al curatore, i critici Luigi Paolo Finizio, Massimo Sgroi e Ciro Vitiello.

Giulio DE MITRI (Taranto, '52).

Ordinario di Tecniche Pittoriche all'Accademia di Belle Arti di Catanzaro, già docente di Pedagogia e didattica dell'arte e di Antropologia culturale all'Accademia di Viterbo.

In trent'anni di attività ha attraversato diverse esperienze artistiche - dalla pittura-pittura all'assemblage, dal concettuale alla videoinstallazione - manifestatesi attraverso numerosi e significativi eventi, mostre, installazioni e performances, tenute in Italia e all'estero.