L'artista tedesca che vive a Milano esporrà il suo ultimo ciclo di lavori
intitolato "Avant-testo". Prosegue così il rigoroso lavoro sulla scrittura
che in queste ultime opere si addensa sull'intera superficie del dipinto in
una inestricabile matassa che diventa materia cromatica. La mostra, che
segna il ritorno a Trieste dell’artista, è in collaborazione con Trieste
Contemporanea e l’associazione culturale L’Officina.

“L’Avant-testo (Ur-schrift) celebra la scrittura dell’origine, dei
primordi, celebra l’immemorabile, il mito. Lo sguardo è rivolto
all’indietro. Il depositario è il corpo. Ed è a due mani (zweihändig) che
la scrittura si consegna in un movimento rotatorio, autoavvolgendosi. Viene
dal corpo e ritorna ad esso. Lasciando traccia della sua breve epifania.”
Questo dice Irma Blank del suo lavoro.
La scrittura viene usata dall’artista in maniera evocativa: crea immagini e
segni che non arrivano a uno scritto ma s’impossessano degli aspetti visivi
dell’atto di scrivere andando oltre il piano linguistico. Si ottengono così
i lavori di Ur-schrift, dove il segno della biro blu ricopre tutto lo
spazio del foglio di poliestere e solo ai quattro margini rimane visibile
lo sfilacciamento dei segni.
Gli Ur-schrift si contrappongono e si sviluppano parallelamente agli
Hyper-text a partire dal 1998: l’elemento ancestrale (Ur-) si affianca
all’elemento tecnologico (Hyper-).