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Kinkaleri – West
WEST, è un progetto pluriennale in costante sviluppo realizzato con il sostegno di Xing e partito nel 2002 a Parigi in occasione del festival “Batofar cherche l’Italie”. Attualmente è giunto alla quinta tappa produttiva (dopo Parigi: Roma, Amsterdam, Atene e Vienna) e intende proseguire toccando altre capitali dell’occidente (Berlino, Bruxelles, Londra, Madrid, New York, Praga, Tokyo).
Comunicato stampa
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WEST si sviluppa nelle città dell’occidente usate come piano di contatto per delle 'morti' che si susseguono mentre tutto scorre sulle tracce del pianeta che le comprende. La visibilità del limite di ogni processo occidentale, un procedimento che non produce nulla, un meccanismo che attende la fine, che si presenta ogni giorno e che ogni giorno viene rincorso sempre più velocemente con ansia e senza dolore. Il culmine raggiunto, aspettando la prossima esplosione. Finito il mondo e cade a pezzi. Inutilmente ripete la sua morte chiusa e senza sforzo. Non c’è debutto, non c’è completamento, non c’è soddisfazione.
In ogni città prescelta si immortala la costruzione rappresentata di atti del morire tramite il supporto di una telecamera e si procede al montaggio di quelle immagini, quelle morti. La città non muore, si concretizza tutto nel suo svolgersi ordinario.
Ogni soggetto è sullo stesso piano: chi guarda si vede guardare e la città diventa l’identificazione della rappresentazione della città contemporanea d’occidente. Tutto è ordinario e ovvio e in questo ci si può scambiare di posto; non è l’essere visti che permette la morte ma la morte dichiara la visione nella connessione degli sguardi di chi guarda e chi si fà guardare guardando chi guarda e poi cade, in un gesto che dall’infanzia non possiamo più compiere se non protetti dalla rappresentazione.
La città resta lì che parla: si dichiara unica e multipla, se stessa e tante altre città e sciogliendo le differenze l’occidente si sforza di riconoscersi ovunque nell’ordine; eppure in quei corpi tutto scivola e si ingorga e ogni cosa compresa nel quadro rischia di caderci. Sfiorare il limite in continuazione, accarezzarlo come cosa preziosa, senza illusioni, senza dolore."
"Chiedere a uno sconosciuto di fare qualcosa per me, qualcosa di cui potrei fare a meno, di cui potrebbe fare a meno, sostantivare la necessità improbabile di una complicità rauca, fermarlo per strada interrompendo un suo percorso, un suo itinerario, una sua occupazione, chiedergli di guardare fisso nell’obiettivo per circa quindici secondi dalla sua distanza, sta facendo parte di un’inquadratura, chiedergli che il suo sguardo resti fisso e che dopo l’approssimazione di tempo stabilita cada a terra, con la propria consapevolezza di farlo, di lasciare un vuoto, di operare in autonomia, un corpo a terra, senza un particolare comportamento, senza interpretazione, senza melodramma, l’ultima caduta possibile, che muoia cadendo a terra, che resti morire al participio passato a terra per almeno dieci secondi e comunque non prima che gli sia detto che è tutto finito, siamo d’accordo, mentre tutto il resto intorno continuerà per conto proprio, nella sua organizzazione." (Kinkaleri)
La video installazione, aperta da mercoledi 17 a sabato 20 novembre (ore 14-19), prevede l’accumulo dei singoli decessi effettuati durante la permanenza nelle 5 città-set.
Per l'opening del 17 novembre (ore 18) avrà luogo inoltre una performance/sezione dal vivo che in tempo reale organizzerà e riprenderà ulteriori 'morti' umane diffuse in diretta.
La presentazione di West a Lima si intreccia con il Festival CreaMi – Milano accoglie i giovani creativi, promosso dall’Assessorato allo Sport e Giovani del Comune di Milano e dal Club Santa Chiara e il forum annuale del network IETM-Informal European Theatre Meeting (17 - 21 novembre 2004).
Kinkaleri saranno inoltre presenti negli stessi giorni a Milano con la nuova produzione "I Cenci Spettacolo" (19, 20, 21 novembre 2004 -Bicocca, Sp. Pirelli a SuperUovo 2004 - episodio italiano).
Kinkaleri 'raggruppamento di formati e mezzi in bilico nel tentativo', opera tra Firenze e Prato. La natura dinamica del gruppo ha permesso di consolidare una personale linea creativa, trovando riconoscimento sulla scena della ricerca italiana e soprattutto estera. Le produzioni di Kinkaleri sono segnate da una trasversalità di segni che mettono in crisi le categorie della rappresentazione: sono inclassificabili. Del proprio lavoro dicono: "Un linguaggio che impasta le lingue e le rende straniere a se stesse per poi ridefinirsi in altro luogo". L'andamento produttivo di Kinkaleri si è sviluppato attraverso itinerari diversificati – spettacoli, performance, installazioni, produzioni video, sonorizzazioni, allestimenti, creazioni d'immagine, pubblicazioni.
Xing è un network nazionale attivo fra Bologna, Milano, Roma, Parigi che si occupa di ideare, sostenere e promuovere azioni di varia natura – eventi e produzioni – contraddistinte da uno sguardo interdisciplinare intorno ai temi della cultura contemporanea.
In ogni città prescelta si immortala la costruzione rappresentata di atti del morire tramite il supporto di una telecamera e si procede al montaggio di quelle immagini, quelle morti. La città non muore, si concretizza tutto nel suo svolgersi ordinario.
Ogni soggetto è sullo stesso piano: chi guarda si vede guardare e la città diventa l’identificazione della rappresentazione della città contemporanea d’occidente. Tutto è ordinario e ovvio e in questo ci si può scambiare di posto; non è l’essere visti che permette la morte ma la morte dichiara la visione nella connessione degli sguardi di chi guarda e chi si fà guardare guardando chi guarda e poi cade, in un gesto che dall’infanzia non possiamo più compiere se non protetti dalla rappresentazione.
La città resta lì che parla: si dichiara unica e multipla, se stessa e tante altre città e sciogliendo le differenze l’occidente si sforza di riconoscersi ovunque nell’ordine; eppure in quei corpi tutto scivola e si ingorga e ogni cosa compresa nel quadro rischia di caderci. Sfiorare il limite in continuazione, accarezzarlo come cosa preziosa, senza illusioni, senza dolore."
"Chiedere a uno sconosciuto di fare qualcosa per me, qualcosa di cui potrei fare a meno, di cui potrebbe fare a meno, sostantivare la necessità improbabile di una complicità rauca, fermarlo per strada interrompendo un suo percorso, un suo itinerario, una sua occupazione, chiedergli di guardare fisso nell’obiettivo per circa quindici secondi dalla sua distanza, sta facendo parte di un’inquadratura, chiedergli che il suo sguardo resti fisso e che dopo l’approssimazione di tempo stabilita cada a terra, con la propria consapevolezza di farlo, di lasciare un vuoto, di operare in autonomia, un corpo a terra, senza un particolare comportamento, senza interpretazione, senza melodramma, l’ultima caduta possibile, che muoia cadendo a terra, che resti morire al participio passato a terra per almeno dieci secondi e comunque non prima che gli sia detto che è tutto finito, siamo d’accordo, mentre tutto il resto intorno continuerà per conto proprio, nella sua organizzazione." (Kinkaleri)
La video installazione, aperta da mercoledi 17 a sabato 20 novembre (ore 14-19), prevede l’accumulo dei singoli decessi effettuati durante la permanenza nelle 5 città-set.
Per l'opening del 17 novembre (ore 18) avrà luogo inoltre una performance/sezione dal vivo che in tempo reale organizzerà e riprenderà ulteriori 'morti' umane diffuse in diretta.
La presentazione di West a Lima si intreccia con il Festival CreaMi – Milano accoglie i giovani creativi, promosso dall’Assessorato allo Sport e Giovani del Comune di Milano e dal Club Santa Chiara e il forum annuale del network IETM-Informal European Theatre Meeting (17 - 21 novembre 2004).
Kinkaleri saranno inoltre presenti negli stessi giorni a Milano con la nuova produzione "I Cenci Spettacolo" (19, 20, 21 novembre 2004 -Bicocca, Sp. Pirelli a SuperUovo 2004 - episodio italiano).
Kinkaleri 'raggruppamento di formati e mezzi in bilico nel tentativo', opera tra Firenze e Prato. La natura dinamica del gruppo ha permesso di consolidare una personale linea creativa, trovando riconoscimento sulla scena della ricerca italiana e soprattutto estera. Le produzioni di Kinkaleri sono segnate da una trasversalità di segni che mettono in crisi le categorie della rappresentazione: sono inclassificabili. Del proprio lavoro dicono: "Un linguaggio che impasta le lingue e le rende straniere a se stesse per poi ridefinirsi in altro luogo". L'andamento produttivo di Kinkaleri si è sviluppato attraverso itinerari diversificati – spettacoli, performance, installazioni, produzioni video, sonorizzazioni, allestimenti, creazioni d'immagine, pubblicazioni.
Xing è un network nazionale attivo fra Bologna, Milano, Roma, Parigi che si occupa di ideare, sostenere e promuovere azioni di varia natura – eventi e produzioni – contraddistinte da uno sguardo interdisciplinare intorno ai temi della cultura contemporanea.
17
novembre 2004
Kinkaleri – West
Dal 17 al 20 novembre 2004
arte contemporanea
Location
SPAZIO LIMA
Milano, Via Giovanni Masera, (Milano)
Milano, Via Giovanni Masera, (Milano)
Orario di apertura
17-20 novembre ore 14-19: video installazione
Vernissage
17 Novembre 2004, ore 18: OPENING + video live performance
Autore