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Davide Grazioli – Accidental Occidental
ACCIDENTAL OCCIDENTAL presenta una panoramica completa degli ultimi lavori di Davide Grazioli realizzati per la maggior parte in India. Giovane artista di nascita milanese sviluppa la sua ricerca fra occidente e oriente.
Comunicato stampa
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ACCIDENTAL OCCIDENTAL presenta una panoramica completa degli ultimi lavori di Davide Grazioli realizzati per la maggior parte in India. Giovane artista di nascita milanese sviluppa la sua ricerca fra occidente e oriente .
Il percorso espositivo è formato dallo sviluppo della ricerca tematica affrontata nella prima importante personale dell’artista avvenuta lo scorso anno a Chennai/Madras presso la Lalit Kala Akademi presentata dal critico d’arte Ashrafi S.Bhagat.
Partendo da una ricerca fotografica riprende momenti di vita contemporanea indiana dove nel quotidiano intriso di spiritualità le nuove tecnologie in frenetica evoluzione trovano posto accanto alle immagini sacre e ai templi, apparenti contraddizioni che vivono armonicamente.
DIPINTI: realizzati su lamiera utilizzando anche la maestria degli Hoarding Painters, giovani pittori specializzati nella realizzazione di insegne pubblicitarie e soprattutto di cartelloni cinematografici. La scelta dell’artista di ridurre la propria soggettività diventa così anche un modo per sottolineare il valore di queste figure destinate a scomparire.
I soggetti sono close-up di particolari di templi Indu o di elementi che rimandano alla meditazione e alla preghiera. Realizzati con una fattura non rifinita si potrebbero accostare all’ideale artistico giapponese del wabi-sabi dove la bellezza dell’opera è racchiusa nel suo non essere perfetta.
SPONTANEOUS INSTALLATIONS: serie di pezzi unici di light boxes di forma quadrata dove una selezione di 11 foto diventano delle sculture luminose.
SCULTURE: il fior di loto e dell’oppio diventano fusioni di bronzo o alluminio.
DIGITAL WORKS: protagonisti sono gli oggetti simbolo di un’India che sta velocemente scomparendo. I Rickshaw, le Ambassador, i Santini dei diversi templi e divinità rielaborati in esplosioni di colore stampate su tela.
Per Grazioli il viaggio viene interiormente vissuto come stato di meditazione dove l’artista (ed ogni viaggiatore) possa accrescere se stesso libero dai condizionamenti originari.
“Il viaggio è per me un tutt’uno col gesto artistico, i miei lavori sono una conseguenza”.
Attraverso riferimenti iconografici e letterari Grazioli descrive a modo suo il ritorno della spiritualità in occidente.
L’artista sarà presente all’inaugurazione.
In occasione della mostra sarà presentato anche il nuovo sito web: www.davidegrazioli.com
Il percorso espositivo è formato dallo sviluppo della ricerca tematica affrontata nella prima importante personale dell’artista avvenuta lo scorso anno a Chennai/Madras presso la Lalit Kala Akademi presentata dal critico d’arte Ashrafi S.Bhagat.
Partendo da una ricerca fotografica riprende momenti di vita contemporanea indiana dove nel quotidiano intriso di spiritualità le nuove tecnologie in frenetica evoluzione trovano posto accanto alle immagini sacre e ai templi, apparenti contraddizioni che vivono armonicamente.
DIPINTI: realizzati su lamiera utilizzando anche la maestria degli Hoarding Painters, giovani pittori specializzati nella realizzazione di insegne pubblicitarie e soprattutto di cartelloni cinematografici. La scelta dell’artista di ridurre la propria soggettività diventa così anche un modo per sottolineare il valore di queste figure destinate a scomparire.
I soggetti sono close-up di particolari di templi Indu o di elementi che rimandano alla meditazione e alla preghiera. Realizzati con una fattura non rifinita si potrebbero accostare all’ideale artistico giapponese del wabi-sabi dove la bellezza dell’opera è racchiusa nel suo non essere perfetta.
SPONTANEOUS INSTALLATIONS: serie di pezzi unici di light boxes di forma quadrata dove una selezione di 11 foto diventano delle sculture luminose.
SCULTURE: il fior di loto e dell’oppio diventano fusioni di bronzo o alluminio.
DIGITAL WORKS: protagonisti sono gli oggetti simbolo di un’India che sta velocemente scomparendo. I Rickshaw, le Ambassador, i Santini dei diversi templi e divinità rielaborati in esplosioni di colore stampate su tela.
Per Grazioli il viaggio viene interiormente vissuto come stato di meditazione dove l’artista (ed ogni viaggiatore) possa accrescere se stesso libero dai condizionamenti originari.
“Il viaggio è per me un tutt’uno col gesto artistico, i miei lavori sono una conseguenza”.
Attraverso riferimenti iconografici e letterari Grazioli descrive a modo suo il ritorno della spiritualità in occidente.
L’artista sarà presente all’inaugurazione.
In occasione della mostra sarà presentato anche il nuovo sito web: www.davidegrazioli.com
18
novembre 2004
Davide Grazioli – Accidental Occidental
Dal 18 al 28 novembre 2004
arte contemporanea
Location
INTER NOS
Milano, Via Giosuè Carducci, 35, (Milano)
Milano, Via Giosuè Carducci, 35, (Milano)
Orario di apertura
11 – 19,00 e su appuntamento
La mostra sarà aperta tutti i giorni, sabato e domenica compresi
Vernissage
18 Novembre 2004, ore 18.30
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