Due sale, affiancate e contrapposte come il “giorno” e la “notte”, simboli archetipici della dualità dell’animo umano: nella prima, i disegni dei “boschi”, serie presentata qui per la prima volta in formato 70x120 (già esposti, in versione “monumentale”, in una sala di Villa delle Rose a Bologna), propongono la visione più astratta ed eterea dell’artista, il suo lato più ascetico, metafisico; sono “paesaggi” da attraversare e superare, per giungere al di là di ogni gorgo “umano troppo umano”. Nella seconda, la stanza notturna, del sogno (o dell’incubo…) si assiste al proliferare delle figure dei “Diari”, una serie iniziata nel 2000 ed esposta in parte all’interno della personale dell’artista a Villa delle Rose a Bologna nel Settembre-Novembre 2002; rigurgiti dell’inconscio, di un’istintività carnale e animalesca, oscura e ferina. Quindici di questi disegni sono già stati esposti, insieme alle opere di una dozzina di artisti internazionali (Louise Bourgeois, Marlene Dumas, Bjarne Melgaard…), in “Diaries & Dreams”, esposizione curata da P.Weiermair presso Ursula Blikle Stiftung a Kraichtal. La duplicità del percorso è ulteriormente sottolineata dalle sculture che occupano il centro degli ambienti, fisici e mentali, che Andrea Fogli ricrea in Galleria, l’incarnazione dei due cardini su cui poggia la sua caleidoscopica ricerca artistica: da una parte due volti gemelli, sospesi nell’unione di un bacio eterno, che, eseguiti nel 1992, sottolineano la continuità di un lavoro condotto da sempre con attenzione verso una polimorfa realtà, tradotta in poesia, immagini, emozioni. Dall’altra, l’inquietante sguardo “quasi” umano di una scultura-civetta, gufo, o forse gatto, ricavata nella grezza matericità dell’argilla cruda.





Accompagna la mostra
il libro di Andrea Fogli
La stanza nuda
80 pagine, 31 riproduzioni a colori
Edizioni Corraini 2004