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Alessandra Fusco – Tempofluido
Alessandra Fusco prende in prestito il corpo e lo usa come mezzo per sconvolgere il tempo. Attraverso le sue rappresentazioni fotografiche, nega la testimonianza del presente o del passato che il corpo testimonia.
Comunicato stampa
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Nasce un nuovo spazio espositivo che si chiama ArteTeca. Questa parola dialettale non è casuale in quanto è sinonimo di movimento e di irrequietezza, che è figlia di questo tempo e di questa città.
Parliamo di “spazio” perché esso non vuole essere una galleria nel senso canonico del termine, dove gli animali notturni si muovono silenziosi alla ricerca di compratori di un arte figlia del mercato e poco della comunicazione con il mondo esterno. Noi siamo giovani che non hanno nessuna pretesa di volere far parte di quel mondo di elite chiamato “artisti”. Ognuno di noi opera nell’immaginario artistico con i mezzi più vari, senza escludere nessun tipo di contaminazione. Il nostro è il tentativo di uscire dai consueti giri e circuiti per ritrovare la semplice voglia di fare comunicazione, anche con la nostra città. Difatti questo spazio è collocato nel cuore del centro storico di Napoli, in via S. Nicola al Nilo, al diretto contatto con la gente. La nostra non vuole essere nessuna critica a chi fa arte seguendo canoni in cui poco ci riconosciamo; noi amiamo mescolarci con tutti perché crediamo fermamente nella contaminazione.
Questo è un viaggio dove ci piacerebbe incontrare altri come noi con la nostra stessa voglia di confrontarsi e di lasciarsi contaminare, senza la stupida pretesa di avere in tasca la verità assoluta, ma solo l’entusiasmo del fare e del costruire.
Eccoci alla nostra seconda mostra con Alessandra Fusco. Quest’ultima compie, attraverso la fotografia, un viaggio tra le pieghe del corpo umano. Esso si offre misteriosamente allo spettatore come qualcosa di indecifrabile, talvolta irriconoscibile. Il corpo diventa la negazione di se stesso rinnegando quello che esso significa nella nostra esistenza: stravolto, frazionato non scandisce più né il suo tempo né quello della nostra vita.
Alessandra Fusco prende in prestito il corpo e lo usa come mezzo per sconvolgere il tempo. Attraverso le sue rappresentazioni fotografiche, nega la testimonianza del presente o del passato che il corpo testimonia. Invitando nella sua non decifrazione di esso, a lasciarsi andare al non ritmo che solo il breve attimo può dare.
Parliamo di “spazio” perché esso non vuole essere una galleria nel senso canonico del termine, dove gli animali notturni si muovono silenziosi alla ricerca di compratori di un arte figlia del mercato e poco della comunicazione con il mondo esterno. Noi siamo giovani che non hanno nessuna pretesa di volere far parte di quel mondo di elite chiamato “artisti”. Ognuno di noi opera nell’immaginario artistico con i mezzi più vari, senza escludere nessun tipo di contaminazione. Il nostro è il tentativo di uscire dai consueti giri e circuiti per ritrovare la semplice voglia di fare comunicazione, anche con la nostra città. Difatti questo spazio è collocato nel cuore del centro storico di Napoli, in via S. Nicola al Nilo, al diretto contatto con la gente. La nostra non vuole essere nessuna critica a chi fa arte seguendo canoni in cui poco ci riconosciamo; noi amiamo mescolarci con tutti perché crediamo fermamente nella contaminazione.
Questo è un viaggio dove ci piacerebbe incontrare altri come noi con la nostra stessa voglia di confrontarsi e di lasciarsi contaminare, senza la stupida pretesa di avere in tasca la verità assoluta, ma solo l’entusiasmo del fare e del costruire.
Eccoci alla nostra seconda mostra con Alessandra Fusco. Quest’ultima compie, attraverso la fotografia, un viaggio tra le pieghe del corpo umano. Esso si offre misteriosamente allo spettatore come qualcosa di indecifrabile, talvolta irriconoscibile. Il corpo diventa la negazione di se stesso rinnegando quello che esso significa nella nostra esistenza: stravolto, frazionato non scandisce più né il suo tempo né quello della nostra vita.
Alessandra Fusco prende in prestito il corpo e lo usa come mezzo per sconvolgere il tempo. Attraverso le sue rappresentazioni fotografiche, nega la testimonianza del presente o del passato che il corpo testimonia. Invitando nella sua non decifrazione di esso, a lasciarsi andare al non ritmo che solo il breve attimo può dare.
12
novembre 2004
Alessandra Fusco – Tempofluido
Dal 12 al 19 novembre 2004
arte contemporanea
Location
ARTETECA
Napoli, Vico San Nicola A Nilo, 5, (Napoli)
Napoli, Vico San Nicola A Nilo, 5, (Napoli)
Orario di apertura
Da Lunedì a Venerdì dalle 10.00 alle 13.00
Vernissage
12 Novembre 2004, ore 18.00