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Lucas Reiner – Alberi
Nel quartiere dove vivo a Los Angeles si incontrano alberi provenienti da tutti i continenti del mondo. Un elemento mi ha catturato: gli alberi sono rallentati nella loro crescita perché potati
Comunicato stampa
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Nel quartiere dove vivo a Los Angeles si incontrano alberi provenienti da tutti i continenti del mondo. Un elemento mi ha catturato: gli alberi sono rallentati nella loro crescita perché potati, spesso in modo radicale, dal Dipartimento dei Trasporti, in modo che si possano adattare agli edifici, al commercio, al traffico. Ho scoperto questi alberi mentre guidavo. Visualizzandoli contro uno sfondo neutro, ma inquinato, ho trovato un soggetto per un particolare tipo di ritratto. Adesso vedo Los Angeles in maniera diversa, soprattutto mi affascina il tenace impegno della natura a crescere malgrado le restrizioni e le forme che ne derivano. Rimuovendo tutto il contesto e l’ambiente circostante dal soggetto, invito lo spettatore a concentrare l’attenzione e a meditare su quelle forze che hanno modellato forme consuete in modi inosservati.
In un recente viaggio in Italia con la mia famiglia, sono stato testimone di un fenomeno simile. A Monterosso, lungo via Fegina, ho visto alberi potati in modo che non ostruissero la vista del Mediterraneo. A Roma, in via Cassia, ho visto un albero malato che è stato potato radicalmente nella speranza che ricrescesse. A Milano, in via Cappuccio, un albero è stato piantato nel marciapiede ed è cresciuto a una altezza impressionante, ma è rimasto sottile, perché schiacciato dagli edifici. Mentre a un altro albero a Milano sono stati tolti tutti i rami inferiori per lasciare spazio ai pedoni.
La pittura ha analoghe restrizioni. C’è uno spazio finito entro il quale comporre un quadro. Nel corso degli anni i pittori hanno trovato numerosi modi per sovvertire questo limite e altre restrizioni imposte. Ciò che mi interessa è questa contesa tra le limitazioni presenti nel dipingere e l’abilità illimitata dell’arte di superare le sue restrizioni, mostrandoci il mondo come non l’abbiamo mai visto prima. Un desiderio di libertà e trascendenza è contrapposto da, e in conflitto con, la materialità dell’esistenza della pittura. Non vedo nessun altra metafora adatta a descrivere la caratteristica comico-tragica delle nostre vite.
Lucas Reiner
In un recente viaggio in Italia con la mia famiglia, sono stato testimone di un fenomeno simile. A Monterosso, lungo via Fegina, ho visto alberi potati in modo che non ostruissero la vista del Mediterraneo. A Roma, in via Cassia, ho visto un albero malato che è stato potato radicalmente nella speranza che ricrescesse. A Milano, in via Cappuccio, un albero è stato piantato nel marciapiede ed è cresciuto a una altezza impressionante, ma è rimasto sottile, perché schiacciato dagli edifici. Mentre a un altro albero a Milano sono stati tolti tutti i rami inferiori per lasciare spazio ai pedoni.
La pittura ha analoghe restrizioni. C’è uno spazio finito entro il quale comporre un quadro. Nel corso degli anni i pittori hanno trovato numerosi modi per sovvertire questo limite e altre restrizioni imposte. Ciò che mi interessa è questa contesa tra le limitazioni presenti nel dipingere e l’abilità illimitata dell’arte di superare le sue restrizioni, mostrandoci il mondo come non l’abbiamo mai visto prima. Un desiderio di libertà e trascendenza è contrapposto da, e in conflitto con, la materialità dell’esistenza della pittura. Non vedo nessun altra metafora adatta a descrivere la caratteristica comico-tragica delle nostre vite.
Lucas Reiner
23
novembre 2004
Lucas Reiner – Alberi
Dal 23 novembre 2004 al 04 febbraio 2005
arte contemporanea
Location
CLAUDIA GIAN FERRARI
Milano, Via Filippo Corridoni, 41, (Milano)
Milano, Via Filippo Corridoni, 41, (Milano)
Orario di apertura
lunedì – venerdì dalle 10.00 alle 19.30 - sabato solo su appuntamento
Vernissage
23 Novembre 2004, ore 18,30
Autore