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Massimo Vitali
Un progetto che si suddivide in sette opere singole e un gigantesco trittico, secondo una linea curatoriale che tocca le tematiche principali ed offre alcuni inediti davvero sorprendenti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Appuntamento a Genova con una mostra che già si preannuncia come un grande evento del nostro autunno galleristico. L’artista è Massimo Vitali, fotografo di fama internazionale, applaudito di recente da una retrospettiva al Museo Pecci di Prato e da un monumentale volume edito da Steidl. Presso la galleria Guidi&Schoen, sotto la cura di Gianluca Marziani, l’artista comasco inaugura la sua più importante personale in uno spazio privato italiano. Un progetto che si suddivide in sette opere singole e un gigantesco trittico, secondo una linea curatoriale che tocca le tematiche principali ed offre alcuni inediti davvero sorprendenti.
Gli elementi tecnici sono quelli che da tempo conosciamo. Grandi panoramiche a campo lungo o lunghissimo, uso magistrale del colore naturalistico, sensibilità sopraffina per le variazioni infinitesimali di luce solare, formati di notevole estensione, stampe e montaggi di evidente perfezionismo.
Anche i temi sono quelli che il pubblico ha imparato ad amare. Spiagge, discoteche, grandi raduni umani, piste da sci, città d’arte… spazi dell’aggregazione sociale, luoghi dello scambio collettivo, momenti che raccontano la civiltà contemporanea, il mondo mutante, il sottile confine tra divertimento e invisibile follia.
Come ha scritto di recente Marziani: “L’artista si mette a debita distanza, osserva il quotidiano coi suoi ritmi naturali, quindi scatta fotografie panoramiche a campo lungo, quasi a racchiudere il maggior numero di elementi in una medesima immagine. Agisce come un regista da western epico, osservando la forza naturale del paesaggio, l’impatto di cieli che sembrano in movimento, il punto di fuga verso orizzonti lontani. Le sue spiagge fermano la vita nelle ore più calde, le discoteche si mostrano durante l’apice notturno, le piste da sci compaiono piene di sportivi, le città d’arte piene di turisti accaldati, i parchi pubblici pieni di gente divertita. Un racconto dentro la vita tramite opere di grande formato, talvolta strutturate per dittici o trittici, in modo da evocare le sensazioni avvolgenti di uno schermo sulla realtà. La fotografia diventa un ideale cinemascope che ingrandisce la scala e gioca col vedutismo pittorico…”.
Completa la mostra un catalogo-oggetto a colori, una sorta di diario dal formato panoramico per godersi la bellezza di ogni immagine.
Gli elementi tecnici sono quelli che da tempo conosciamo. Grandi panoramiche a campo lungo o lunghissimo, uso magistrale del colore naturalistico, sensibilità sopraffina per le variazioni infinitesimali di luce solare, formati di notevole estensione, stampe e montaggi di evidente perfezionismo.
Anche i temi sono quelli che il pubblico ha imparato ad amare. Spiagge, discoteche, grandi raduni umani, piste da sci, città d’arte… spazi dell’aggregazione sociale, luoghi dello scambio collettivo, momenti che raccontano la civiltà contemporanea, il mondo mutante, il sottile confine tra divertimento e invisibile follia.
Come ha scritto di recente Marziani: “L’artista si mette a debita distanza, osserva il quotidiano coi suoi ritmi naturali, quindi scatta fotografie panoramiche a campo lungo, quasi a racchiudere il maggior numero di elementi in una medesima immagine. Agisce come un regista da western epico, osservando la forza naturale del paesaggio, l’impatto di cieli che sembrano in movimento, il punto di fuga verso orizzonti lontani. Le sue spiagge fermano la vita nelle ore più calde, le discoteche si mostrano durante l’apice notturno, le piste da sci compaiono piene di sportivi, le città d’arte piene di turisti accaldati, i parchi pubblici pieni di gente divertita. Un racconto dentro la vita tramite opere di grande formato, talvolta strutturate per dittici o trittici, in modo da evocare le sensazioni avvolgenti di uno schermo sulla realtà. La fotografia diventa un ideale cinemascope che ingrandisce la scala e gioca col vedutismo pittorico…”.
Completa la mostra un catalogo-oggetto a colori, una sorta di diario dal formato panoramico per godersi la bellezza di ogni immagine.
12
novembre 2004
Massimo Vitali
Dal 12 novembre al 10 dicembre 2004
arte contemporanea
Location
GUIDI & SCHOEN
Genova, Piazza Dei Garibaldi, (Genova)
Genova, Piazza Dei Garibaldi, (Genova)
Orario di apertura
Lunedì pomeriggio/Sabato 9’30/12’30 – 16’00/19’30
Vernissage
12 Novembre 2004, ore 18
Autore
Curatore