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Legàmi: Ascendenze elettive
L’arte, da sempre, matura dalle esperienze – culturali, esistenziali, mentali – che l’uomo-artista vive in prima persona nel suo tempo. Non è, però, mai ignara delle “invenzioni” che hanno segnato le vicende artistiche dei maestri del passato. Ciò vale con riferimento all’antichità, ma anche, semplicemente, in relazione al presente.
Comunicato stampa
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Da questa riflessione prende origine la mostra “Legàmi: ascendenze elettive” che la Galleria Blu propone a partire dal 15 novembre e che mette in relazione le opere di un selezionato gruppo di artisti contemporanei emergenti attivi a Milano con quelle storiche di alcuni fra i più rilevanti autori del ‘900. Artisti che indubbiamente hanno guardato ai grandi maestri e che, in modo più o meno consapevole, hanno ricevuto da loro e dalle loro opere stimoli, suggestioni, sollecitazioni. Ad essi riconoscono - e la loro dichiarazione ha indirizzato le scelte delle opere - una paternità spirituale e con essi mantengono un legame da allievo a maestro che non è certo di sequela artigianale, quanto piuttosto di modello ideale.
I “grandi” assunti come riferimento appartengono al nucleo degli artisti storici di cui la Galleria Blu si è spesso occupata e a cui ha da sempre affidato la sua credibilità, in alcuni casi rappresentandoli in esclusiva (Burri, Fontana, Vedova).
Ecco allora gli ultimi “coriandoli” di Davide Nido accanto ad un Concetto spaziale di Lucio Fontana, realizzato nel 1963-64 con olio, squarci e graffiti; le installazioni fatte di fiammiferi, stoffe, gomme, spugne e matite di Paola Pezzi a fronte della celebre Slitta dell’artista concettuale tedesco Joseph Beuys eseguita nel 1968 con legno, metallo, corda, feltro, grasso e torcia elettrica; i palloncini in alluminio dello scultore Alberto De Braud in consonanza con il Concetto Spaziale di Lucio Fontana in ceramica colorata e riflessata del 1960-65; i corpi dai contorni tormentati di Federico Guida, attraversati dalla stessa febbre di Liegendes Junges Mädchen, un acquerello su carta dipinto nel 1912 dall’austriaco Egon Schiele. E, ancora, il volto Senza Titolo di Roberto Coda Zabetta, dipinto al cromolux in bianco e nero con sgocciolature quasi astratte, che vive la stessa tensione del dipinto Spagna, un olio su tela di Emilio Vedova datato 1961; le superfici materiche di Egle Reggio, in dialogo con Combustione Plastica di Alberto Burri, plastica e vinavil su cellotex, del 1961; e, infine, un’opera di Paolo Biassoni a confronto con Tête, inchiostro colorato su carta del 1969, di Pablo Picasso.
La forza espressiva delle immagini degli uni è potenziata da quella degli altri, in una sorta di interscambio di idee e di azioni, di strutture compositive e di materiali. Così – pur su poetiche e con linguaggi differenti – il confronto tiene e sottolinea da una parte la vivacità e la qualità della produzione contemporanea e dall’altra la modernità di opere ormai “classiche”.
La mostra, che aprirà il prossimo 15 novembre 2004, si inserisce nell’ambito delle manifestazioni artistiche e culturali patrocinate dal Comune di Milano, Assessorato Sport e Giovani, in cui si affronteranno le problematiche dell’arte giovane a livello europeo, in una visione ampia che si nutre di sogno e di realtà, di arte e di cinema, come dimostrerà anche la mostra Legami. La visione continua tra sogno e realtà, che verrà proposta alla Fabbrica del Vapore nel mese di novembre.
I “grandi” assunti come riferimento appartengono al nucleo degli artisti storici di cui la Galleria Blu si è spesso occupata e a cui ha da sempre affidato la sua credibilità, in alcuni casi rappresentandoli in esclusiva (Burri, Fontana, Vedova).
Ecco allora gli ultimi “coriandoli” di Davide Nido accanto ad un Concetto spaziale di Lucio Fontana, realizzato nel 1963-64 con olio, squarci e graffiti; le installazioni fatte di fiammiferi, stoffe, gomme, spugne e matite di Paola Pezzi a fronte della celebre Slitta dell’artista concettuale tedesco Joseph Beuys eseguita nel 1968 con legno, metallo, corda, feltro, grasso e torcia elettrica; i palloncini in alluminio dello scultore Alberto De Braud in consonanza con il Concetto Spaziale di Lucio Fontana in ceramica colorata e riflessata del 1960-65; i corpi dai contorni tormentati di Federico Guida, attraversati dalla stessa febbre di Liegendes Junges Mädchen, un acquerello su carta dipinto nel 1912 dall’austriaco Egon Schiele. E, ancora, il volto Senza Titolo di Roberto Coda Zabetta, dipinto al cromolux in bianco e nero con sgocciolature quasi astratte, che vive la stessa tensione del dipinto Spagna, un olio su tela di Emilio Vedova datato 1961; le superfici materiche di Egle Reggio, in dialogo con Combustione Plastica di Alberto Burri, plastica e vinavil su cellotex, del 1961; e, infine, un’opera di Paolo Biassoni a confronto con Tête, inchiostro colorato su carta del 1969, di Pablo Picasso.
La forza espressiva delle immagini degli uni è potenziata da quella degli altri, in una sorta di interscambio di idee e di azioni, di strutture compositive e di materiali. Così – pur su poetiche e con linguaggi differenti – il confronto tiene e sottolinea da una parte la vivacità e la qualità della produzione contemporanea e dall’altra la modernità di opere ormai “classiche”.
La mostra, che aprirà il prossimo 15 novembre 2004, si inserisce nell’ambito delle manifestazioni artistiche e culturali patrocinate dal Comune di Milano, Assessorato Sport e Giovani, in cui si affronteranno le problematiche dell’arte giovane a livello europeo, in una visione ampia che si nutre di sogno e di realtà, di arte e di cinema, come dimostrerà anche la mostra Legami. La visione continua tra sogno e realtà, che verrà proposta alla Fabbrica del Vapore nel mese di novembre.
15
novembre 2004
Legàmi: Ascendenze elettive
Dal 15 novembre 2004 al 18 marzo 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA BLU
Milano, Via Senato, 18, (Milano)
Milano, Via Senato, 18, (Milano)
Orario di apertura
lunedì-venerdì 10-12.30 / 15.30-19.00, sabato 15.30-19.00; chiuso domenica e festivi
Vernissage
15 Novembre 2004, ore 21