Le sue creazioni portano il marchio (…a fuoco?) della lotta e connubio della santa dialettica Croce&Delizia, sacri martiri per sacri piaceri. Ironica–ieratica–violenta, magiche spezie di un’alchimia che strega e agguanta ineluttabilmente il fruitore–voyeur intento a spiare i corpi sinuosi che anelano al piacere ubersinnlich (sovrasensuale) sul palco della perdizione e del divino raccoglimento che Saturno allestisce con rituale minuzia. Velatura dopo velatura, dalle tavole di pioppo trasuda la carne pregna di passione e desiderio, ma impalpabili drappi di misticismo la rendono intoccabile. Il corpo si offre al nostro sguardo e al contempo si nega, un’aura di solenne sacralità proibisce il contatto, la possessione ombreggia proibizione… “E più sarà proibito un atto o una cosa tanto maggiore sarà il piacere nel trasgredire e compiere l’estremo sacrilegio” così arguisce l’ineffabile Bataille, così recita “silenziosamente” l’iconografia saturnina.

Tema arduo l’erotismo e la profanazione, facile annegarlo nella volgarità. Trovare l’armonia tra gli estremi dell’umano agire è il virtuosismo che nutre il sangue di Saturno, un istintivo savoir faire che effonde raffinatezza e signorilità qualsiasi sia il contesto o la simulazione inscenata....”

Elena Pizzato