Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Alberto Castelli / Marco Cornini
Doppia personale.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Personale di
ALBERTO CASTELLI
a cura di Enzo Santese
L'artista torinese mummifica la figura in una temperie fredda, quasi isolandola in un contesto temporale del futuro. I volti parlano il linguaggio di una distanza marcata da una sensibilità espressiva collegata al motivo quotidiano dell'affetto e del sentimento. I personaggi si collocano in una luce algida che esalta vieppiù il loro distacco dalla contemporaneità; eppure sembra che vi appartengano appieno per quel loro modo di atteggiarsi, tipico di chi è consapevole di farsi riprendere. In effetti le persone sono pretesti che Castelli assume come spinte a costruire una dimensione figurale che fonda reale, virtuale e artificiale; da uno sfondo illuminato in maniera fredda il ritratto aggetta, esaltando la fissità dello sguardo. Le suggestioni assorbite dal mondo della pubblicità, promossa in rotocalchi di grande tiratura, si sedimentano in una luce spettrale che produce un'inquietante fissità. A volte le immagini sembrano il risultato di ritagli dalle riviste di moda e inserite in un ambito concettuale diverso, proprio perché mantengono una sostanziale estraneità a se stesse prima che al mondo a cui si riferiscono. Da questo punto di vista la pittura di Castelli è enigmatica, con una carica di problematismo dissimulata da una maschera abbacinata da una luminosità diffusa.
Personale di
MARCO CORNINI
a cura di Enzo Santese
Nella scultura di Marco Cornini classicità e contemporaneità si fondono in esiti che reclamano per sé il titolo di originalità, dato il modo con cui sanno coniugare il rigore di una costruzione spaziale, imperniata sui percorsi di un'osservazione analitica del reale, e l'immagine derivata da reperti iconografici massmediali, dalle pagine delle riviste in carta patinata soprattutto.La verticalità dei corpi acquista saldezza nell'appena accennata divaricazione delle gambe, che proiettano nella loro perfezione anatomica e credibilità esistenziale la figura in una dimensione straniata, in un'espressione perduta nell'orizzontalità dello sguardo. Interessante è il materiale usato da Cornini: crete diverse a seconda che vengano poste a significare l'incarnato o le parti del corpo e del vestito, modellate secondo un fare classico e cotte. Per le trasparenze il materiale, sempre lo stesso, viene usato liquido; ciò consente all'artista di ottenere effetti di assoluta seduzione. Così le figure spesso paiono reclamare interlocutori potenziali che abbiano con loro un rapporto visivo di comunicazione, nel silenzio di frequenze assegnate di volta in volta alle opere
ALBERTO CASTELLI
a cura di Enzo Santese
L'artista torinese mummifica la figura in una temperie fredda, quasi isolandola in un contesto temporale del futuro. I volti parlano il linguaggio di una distanza marcata da una sensibilità espressiva collegata al motivo quotidiano dell'affetto e del sentimento. I personaggi si collocano in una luce algida che esalta vieppiù il loro distacco dalla contemporaneità; eppure sembra che vi appartengano appieno per quel loro modo di atteggiarsi, tipico di chi è consapevole di farsi riprendere. In effetti le persone sono pretesti che Castelli assume come spinte a costruire una dimensione figurale che fonda reale, virtuale e artificiale; da uno sfondo illuminato in maniera fredda il ritratto aggetta, esaltando la fissità dello sguardo. Le suggestioni assorbite dal mondo della pubblicità, promossa in rotocalchi di grande tiratura, si sedimentano in una luce spettrale che produce un'inquietante fissità. A volte le immagini sembrano il risultato di ritagli dalle riviste di moda e inserite in un ambito concettuale diverso, proprio perché mantengono una sostanziale estraneità a se stesse prima che al mondo a cui si riferiscono. Da questo punto di vista la pittura di Castelli è enigmatica, con una carica di problematismo dissimulata da una maschera abbacinata da una luminosità diffusa.
Personale di
MARCO CORNINI
a cura di Enzo Santese
Nella scultura di Marco Cornini classicità e contemporaneità si fondono in esiti che reclamano per sé il titolo di originalità, dato il modo con cui sanno coniugare il rigore di una costruzione spaziale, imperniata sui percorsi di un'osservazione analitica del reale, e l'immagine derivata da reperti iconografici massmediali, dalle pagine delle riviste in carta patinata soprattutto.La verticalità dei corpi acquista saldezza nell'appena accennata divaricazione delle gambe, che proiettano nella loro perfezione anatomica e credibilità esistenziale la figura in una dimensione straniata, in un'espressione perduta nell'orizzontalità dello sguardo. Interessante è il materiale usato da Cornini: crete diverse a seconda che vengano poste a significare l'incarnato o le parti del corpo e del vestito, modellate secondo un fare classico e cotte. Per le trasparenze il materiale, sempre lo stesso, viene usato liquido; ciò consente all'artista di ottenere effetti di assoluta seduzione. Così le figure spesso paiono reclamare interlocutori potenziali che abbiano con loro un rapporto visivo di comunicazione, nel silenzio di frequenze assegnate di volta in volta alle opere
23
ottobre 2004
Alberto Castelli / Marco Cornini
Dal 23 ottobre al 28 novembre 2004
arte contemporanea
Location
PALAZZO FRISACCO
Tolmezzo, Via Renato Del Din, 7, (Udine)
Tolmezzo, Via Renato Del Din, 7, (Udine)
Orario di apertura
10.30 - 12.30 / 17.00 - 19.00, chiuso il martedi
Vernissage
23 Ottobre 2004, ore 18,30