Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Matia – Allagamenti
Gli artisti propongono nuove vedute, bellissime panoramiche cromaticamente vibranti e ricche di sfumature, isole, montagne, alberi, architetture immerse nell’acqua; questi elementi, incredibilmente verosimili, sono però tutti rigorosamente costruiti tramite computer e successivamente dipinti con modifiche significative e spesso risolutive.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Laura della Gatta e Pino Giampà formano un duo artistico dal 1991 quando, contraendo il titolo di un loro intervento multimediale, Telematia, assumono il nome collettivo MATIA. Vincitori del Primo Premio Trevi Flash Art Museum nel 1996, hanno partecipato a numerose personali e collettive lavorando coerentemente tra installazione, fotografia, pittura ed elaborazioni digitali.
In questa loro nuova personale presentano un ciclo di opere dal titolo Allagamenti. Gli artisti propongono nuove vedute, bellissime panoramiche cromaticamente vibranti e ricche di sfumature, isole, montagne, alberi, architetture immerse nell'acqua; questi elementi, incredibilmente verosimili, sono però tutti rigorosamente costruiti tramite computer e successivamente dipinti con modifiche significative e spesso risolutive. La pittura non sempre occupa tutto lo spazio del quadro, che rivela quindi a volte il plottaggio sottostante, ma incide comunque fortemente sull’atmosfera visiva di tutta la composizione. Sulla superficie di questi quadri convivono quindi, come sempre avvenuto nella ricerca dei Matia, elaborazione pittorica "manuale" e quella ottenuta dal file stampato dal plotter sulla tela; di questa compartecipazione gli artisti confondono confini e limiti: hanno infatti un grande interesse a simulare tramite i colori acrilici il plottaggio digitale e la resa, nelle texture del 3D, di effetti pittorici veri e propri.
Tale operatività rientra nella più ampia ricerca degli artisti che insistono sulla volontà di marcare lo spostamento delle possibilità di registrazione percettiva delle loro immagini spostandosi dall'analisi di un linguaggio all'altro e giocando sull'equivoco visivo di un dipinto che simula la fotografia o -come nel caso degli "Allagamenti"- di stampe al computer che rimandano alla pittura e di una pittura che richiama la fattura digitalizzata. In questo modo i Matia negano una univocità e rapidità della lettura del quadro ribadendone programmaticamente la complessità.
Nei nuovi lavori in mostra si evidenzia inoltre come, per gli artisti, pur eccellendo la pittura, non ci sia competizione tra una tecnica e l’altra, sia manuale che tecnologica; questo è motivato dal fatto che i Matia sono interessati a cercare una completa interazione tra le varie tecniche espressive. Per gli artisti qualsiasi mezzo è quindi utile per costruire la propria visione. Non a caso, accompagnano questa nuova serie Allagamenti altri progetti extrapittorici in forma di ambientazioni e installazioni. Tutti questi contributi, che richiamano sempre la tematica proposta nei quadri, rimandano anche alla processualità pittorica: l'azione del quotidiano dipingere è infatti sostituita proprio attraverso tali interventi da una diversa operatività ugualmente lenta e metodica.
In questa loro nuova personale presentano un ciclo di opere dal titolo Allagamenti. Gli artisti propongono nuove vedute, bellissime panoramiche cromaticamente vibranti e ricche di sfumature, isole, montagne, alberi, architetture immerse nell'acqua; questi elementi, incredibilmente verosimili, sono però tutti rigorosamente costruiti tramite computer e successivamente dipinti con modifiche significative e spesso risolutive. La pittura non sempre occupa tutto lo spazio del quadro, che rivela quindi a volte il plottaggio sottostante, ma incide comunque fortemente sull’atmosfera visiva di tutta la composizione. Sulla superficie di questi quadri convivono quindi, come sempre avvenuto nella ricerca dei Matia, elaborazione pittorica "manuale" e quella ottenuta dal file stampato dal plotter sulla tela; di questa compartecipazione gli artisti confondono confini e limiti: hanno infatti un grande interesse a simulare tramite i colori acrilici il plottaggio digitale e la resa, nelle texture del 3D, di effetti pittorici veri e propri.
Tale operatività rientra nella più ampia ricerca degli artisti che insistono sulla volontà di marcare lo spostamento delle possibilità di registrazione percettiva delle loro immagini spostandosi dall'analisi di un linguaggio all'altro e giocando sull'equivoco visivo di un dipinto che simula la fotografia o -come nel caso degli "Allagamenti"- di stampe al computer che rimandano alla pittura e di una pittura che richiama la fattura digitalizzata. In questo modo i Matia negano una univocità e rapidità della lettura del quadro ribadendone programmaticamente la complessità.
Nei nuovi lavori in mostra si evidenzia inoltre come, per gli artisti, pur eccellendo la pittura, non ci sia competizione tra una tecnica e l’altra, sia manuale che tecnologica; questo è motivato dal fatto che i Matia sono interessati a cercare una completa interazione tra le varie tecniche espressive. Per gli artisti qualsiasi mezzo è quindi utile per costruire la propria visione. Non a caso, accompagnano questa nuova serie Allagamenti altri progetti extrapittorici in forma di ambientazioni e installazioni. Tutti questi contributi, che richiamano sempre la tematica proposta nei quadri, rimandano anche alla processualità pittorica: l'azione del quotidiano dipingere è infatti sostituita proprio attraverso tali interventi da una diversa operatività ugualmente lenta e metodica.
23
ottobre 2004
Matia – Allagamenti
Dal 23 ottobre al 23 novembre 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA MASCHERINO
Roma, Via Del Mascherino, 24, (Roma)
Roma, Via Del Mascherino, 24, (Roma)
Orario di apertura
dalle 16.30 alle 19.30 (escluso lunedì e festivi)
Vernissage
23 Ottobre 2004, ore 18.30
Curatore