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Cecco Bonanotte. La Divina Commedia
Una mostra sulla Divina Commedia: 103 tavole realizzate su fogli di carta pregiata e di grandi dimensioni, illustrate a mano e incise a secco con una sofisticata tecnica mista, che utilizza contemporaneamente gli strumenti della stampa e quelli del disegno.
Comunicato stampa
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Dopo le letture “classiche” di Vittorio Sermonti, Santa Croce ospita una nuova interpretazione dei versi del Sommo Poeta: dal 9 ottobre al 9 gennaio prossimi, nella Cappella de’ Pazzi, in programma “Cecco Bonanotte. La Divina Commedia”. L’evento consentirà di celebrare due grandi ritorni: quello di Dante in Santa Croce e quello di un artista di fama internazionale in Italia. Cecco Bonanotte, conosciuto in tutto il mondo e particolarmente apprezzato in Giappone, ha scelto Firenze per la sua prima esposizione in patria, una mostra sulla Divina Commedia: 103 tavole realizzate su fogli di carta pregiata e di grandi dimensioni, illustrate a mano e incise a secco con una sofisticata tecnica mista, che utilizza contemporaneamente gli strumenti della stampa e quelli del disegno. Fili conduttori della lettura delle tre Cantiche sono i colori: il nero e il rosso per l’Inferno, il grigio e l’argento per il Purgatorio, l’avorio e l’oro per il Paradiso.
Nato nel 1942 a Porto Recanati, ma romano di adozione, Bonanotte si è dedicato in modo particolare alla scultura in bronzo. Suo è il grande portale del nuovo ingresso dei Musei Vaticani inaugurato nel 2000 da Giovanni Paolo II. Artista eclettico Bonanotte ha anche vinto il Premio Speciale Japan Architettura ’96. Dalla sua straordinaria sensibilità nasce questa personalissima lettura dei Canti di Dante. “L’arte di Bonanotte è un codice di leggerezza e di eleganza; come le nervature di una foglia vista in trasparenza, come le nuvole che velano il sole senza nasconderlo – commenta Antonio Paolucci direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana -. Si capisce così perché l’artista abbia incontrato tanto successo in Giappone dove i poeti e i pittori della tradizione hanno saputo raccontare ‘lo stupore armonioso’; la grazia e l’eleganza che governano l’ideogramma del calligrafo”. Le illustrazioni della Divina Commedia di Bonanotte si collocano bene nella Cappella de’ Pazzi, luogo simbolo del Rinascimento per la leggerezza e l’armonia che le caratterizzano. “Riconoscendo l’unicità e l’integrità dello spazio poetico dantesco – dice Francesco Buranelli, direttore dei Musei Vaticani - l’opera dell’autore si pone in ascolto e tenta di restituirne il suono, il ritmo e l’intensità espressiva e visionaria”. Dopo l’esposizione le tavole saranno acquisite dal Gabinetto Disegni e Stampe della Galleria degli Uffizi. “Qui- sottolinea il direttore della Galleria, Annamaria Petrioli Tofani- verranno opportunamente ad incrementare una raccolta che ripercorre fin dalle origini la grande storia dell’arte grafica italiana”. Grazie alla vivace attività culturale dell’Opera di Santa Croce Dante, dopo la lettura dei Canti dell’Inferno di Vittorio Sermonti nel Cenacolo, torna a buon diritto, con la mostra di Bonanotte, ad “abitare” il Complesso Monumentale di Santa Croce. “Questa chiesa è il luogo simbolo di Alighieri a Firenze - sottolinea Carla Guiducci Bonanni, Presidente dell’Opera di Santa Croce -. Il Cenacolo fu costruito nel periodo in cui il poeta ricopriva la carica di Priore del Comune. Il padre della lingua italiana frequentava spesso la comunità francescana di Santa Croce che fu fondamentale per la sua formazione umana e filosofica. E a Dante Santa Croce ha dedicato un imponente monumento sepolcrale all’interno, e una statua sulla piazza. Non poteva mancare nella nostra città questa pregevole illustrazione della Divina Commedia e non poteva che essere esposta qui.”
L’evento è stato realizzato dall’inedita collaborazione fra l’Opera di Santa Croce, la Galleria degli Uffizi e i Musei Vaticani.
Sponsor della mostra: Telecom Italia, sponsor ufficiale dell’evento; iGuzzini Light Design, sponsor tecnico; Altran, consulenza per l’innovazione tecnologica; Hiro Gallery, Tokyo.
Nato nel 1942 a Porto Recanati, ma romano di adozione, Bonanotte si è dedicato in modo particolare alla scultura in bronzo. Suo è il grande portale del nuovo ingresso dei Musei Vaticani inaugurato nel 2000 da Giovanni Paolo II. Artista eclettico Bonanotte ha anche vinto il Premio Speciale Japan Architettura ’96. Dalla sua straordinaria sensibilità nasce questa personalissima lettura dei Canti di Dante. “L’arte di Bonanotte è un codice di leggerezza e di eleganza; come le nervature di una foglia vista in trasparenza, come le nuvole che velano il sole senza nasconderlo – commenta Antonio Paolucci direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana -. Si capisce così perché l’artista abbia incontrato tanto successo in Giappone dove i poeti e i pittori della tradizione hanno saputo raccontare ‘lo stupore armonioso’; la grazia e l’eleganza che governano l’ideogramma del calligrafo”. Le illustrazioni della Divina Commedia di Bonanotte si collocano bene nella Cappella de’ Pazzi, luogo simbolo del Rinascimento per la leggerezza e l’armonia che le caratterizzano. “Riconoscendo l’unicità e l’integrità dello spazio poetico dantesco – dice Francesco Buranelli, direttore dei Musei Vaticani - l’opera dell’autore si pone in ascolto e tenta di restituirne il suono, il ritmo e l’intensità espressiva e visionaria”. Dopo l’esposizione le tavole saranno acquisite dal Gabinetto Disegni e Stampe della Galleria degli Uffizi. “Qui- sottolinea il direttore della Galleria, Annamaria Petrioli Tofani- verranno opportunamente ad incrementare una raccolta che ripercorre fin dalle origini la grande storia dell’arte grafica italiana”. Grazie alla vivace attività culturale dell’Opera di Santa Croce Dante, dopo la lettura dei Canti dell’Inferno di Vittorio Sermonti nel Cenacolo, torna a buon diritto, con la mostra di Bonanotte, ad “abitare” il Complesso Monumentale di Santa Croce. “Questa chiesa è il luogo simbolo di Alighieri a Firenze - sottolinea Carla Guiducci Bonanni, Presidente dell’Opera di Santa Croce -. Il Cenacolo fu costruito nel periodo in cui il poeta ricopriva la carica di Priore del Comune. Il padre della lingua italiana frequentava spesso la comunità francescana di Santa Croce che fu fondamentale per la sua formazione umana e filosofica. E a Dante Santa Croce ha dedicato un imponente monumento sepolcrale all’interno, e una statua sulla piazza. Non poteva mancare nella nostra città questa pregevole illustrazione della Divina Commedia e non poteva che essere esposta qui.”
L’evento è stato realizzato dall’inedita collaborazione fra l’Opera di Santa Croce, la Galleria degli Uffizi e i Musei Vaticani.
Sponsor della mostra: Telecom Italia, sponsor ufficiale dell’evento; iGuzzini Light Design, sponsor tecnico; Altran, consulenza per l’innovazione tecnologica; Hiro Gallery, Tokyo.
09
ottobre 2004
Cecco Bonanotte. La Divina Commedia
Dal 09 ottobre 2004 al 09 gennaio 2005
disegno e grafica
Location
COMPLESSO MONUMENTALE DI SANTA CROCE
Firenze, Piazza Di Santa Croce, 16, (Firenze)
Firenze, Piazza Di Santa Croce, 16, (Firenze)
Orario di apertura
Lu-sab 9,30-17,30; dom 13,00-17,30
Editore
POLISTAMPA