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Un attimo di verità – Vernon Richards fotografo
Cogliere la realtà nel suo diretto manifestarsi, anche solo in un frammento parziale, ma comunque eloquente nella sua nuda verità, è il compito che Richards sembra riconoscere alla fotografia ed è nello stesso tempo il criterio al quale ha voluto ispirarsi nella sua attività di fotografo.
Comunicato stampa
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Promossa dall’Assessorato Cultura del Comune di Reggio Emilia, dalla Biblioteca Panizzi e dall’Archivio Famiglia Berneri - Aurelio Chessa e curata da Fiamma Chessa, Laura Gasparini e Massimo Mussini, l’esposizione intende illustrare e documentare con circa duecento immagini l’attività fotografica cui Vernon Richards si dedicò tra gli anni Trenta e Sessanta.
Vernon Richards, forma anglicizzata del nome originale Vero Recchioni (1915 – 2001), è stato un protagonista di primo piano del movimento anarchico inglese. Collaboratore di Camillo Berneri e compagno di sua figlia Maria Luisa, come intellettuale e militante antifascista e libertario svolse un ruolo politico fondamentale, tanto che si è potuto affermare che senza di lui l’anarchismo in Inghilterra sarebbe stato molto diverso e forse non sarebbe neppure stato.
Una preziosa documentazione della sua attività pubblicistica ed editoriale è stata recentemente acquisita dall’Archivio Famiglia Berneri - Aurelio Chessa della Biblioteca Panizzi che ha potuto così arricchire il proprio patrimonio con una vera e propria biblioteca specializzata sulla storia del movimento anarchico e sulla Guerra di Spagna. Fa parte della raccolta anche un prezioso fondo fotografico che conta oltre cinquemila immagini tra negativi, stampe in bianco e nero e diapositive, tra cui sono state selezionate quelle proposte nel percorso espositivo.
Molte le immagini inedite e i vintage prints dell’autore, già noto per i quattro volumi fotografici pubblicati a Londra tra il 1996 il 1999, che ci restituiscono il fascino di quegli “attimi di verità” che, secondo lo stesso Richards, sono l’essenza stessa della fotografia.
“Un attimo di verità” è infatti la definizione che Vernon Richards ha dato della fotografia e del suo ruolo sociale. Cogliere la realtà nel suo diretto manifestarsi, anche solo in un frammento parziale, ma comunque eloquente nella sua nuda verità, è il compito che Richards sembra riconoscere alla fotografia ed è nello stesso tempo il criterio al quale ha voluto ispirarsi nella sua attività di fotografo.
Vernon Richards
Nota biografica
Nato a Londra nel luglio 1915, attivo esponente del movimento anarchico londinese, Vero Recchioni, successivamente anglicizzato in Vernon Richards, è introdotto fin dalla prima infanzia nel movimento anarchico dal padre Emidio, esule antifascista.
E’ a Parigi col padre, quando nel 1931 entra in contatto con la famiglia di un altro esule Camillo Berneri, uno dei principali teorici dell’anarchismo. Sempre a Parigi conosce sua figlia, Maria Luisa, che sarà attiva nel movimento anarchico e diverrà la compagna della sua vita. Dal 1936 al ’39 Richards, che nel frattempo si è laureato in ingegneria, fonda e dirige “Spain and the world”, giornale inglese che si batte per la Spagna repubblicana e che si occupa anche di una colonia di bambini, specie orfani, figli di militanti che operavano militarmente nelle zone di guerra, e “War commentary”, che chiude nel 1945.
Sia attraverso l’attività giornalistica che con l’azione politica Vernon svolge un’attiva propaganda contro la guerra. Nel 1945, accusato dalla polizia britannica di attività sediziosa, è condannato a vari mesi di carcere. Dopo la scarcerazione si dedica anche ad altre occupazioni, come quella di accompagnatore turistico e di fotografo. In quest’ultima attività raggiungerà un alto livello artistico.
Nel 1946 ridà vita al periodico “Freedom”, riprendendo il titolo della testata fondata da Kropotkin e fino al 1997 diventa il principale animatore del giornale e della casa editrice collegata, la “Freedom Press”.
Archivio Famiglia Berneri - Aurelio Chessa
L’Archivio Famiglia Berneri - Aurelio Chessa della Biblioteca Panizzi custodisce un ricco patrimonio librario e documentario che abbraccia circa un secolo di storia: la storia, ricca di fatti memorabili e di episodi ignoti, o perduti nella memoria, dell’anarchismo e del movimento operaio.
L’ampia documentazione relativa all’attività politica e pubblicistica di Camillo Berneri, uno dei principali protagonisti del movimento anarchico internazionale, consegnata dalla famiglia Berneri ad Aurelio Chessa, ha costituito il nucleo più significativo di un archivio-biblioteca che lo stesso Chessa ha poi curato ed arricchito con un impegno che divenne per lui ragione di vita. Oggi l’Archivio è diventato un punto di riferimento fondamentale per gli studiosi dell’anarchia e del movimento operaio, ai quali può offrire una biblioteca specializzata e fonti documentarie di straordinario interesse.
L’Archivio ha sede a Reggio Emilia in via Tavolata 6.
Vernon Richards, forma anglicizzata del nome originale Vero Recchioni (1915 – 2001), è stato un protagonista di primo piano del movimento anarchico inglese. Collaboratore di Camillo Berneri e compagno di sua figlia Maria Luisa, come intellettuale e militante antifascista e libertario svolse un ruolo politico fondamentale, tanto che si è potuto affermare che senza di lui l’anarchismo in Inghilterra sarebbe stato molto diverso e forse non sarebbe neppure stato.
Una preziosa documentazione della sua attività pubblicistica ed editoriale è stata recentemente acquisita dall’Archivio Famiglia Berneri - Aurelio Chessa della Biblioteca Panizzi che ha potuto così arricchire il proprio patrimonio con una vera e propria biblioteca specializzata sulla storia del movimento anarchico e sulla Guerra di Spagna. Fa parte della raccolta anche un prezioso fondo fotografico che conta oltre cinquemila immagini tra negativi, stampe in bianco e nero e diapositive, tra cui sono state selezionate quelle proposte nel percorso espositivo.
Molte le immagini inedite e i vintage prints dell’autore, già noto per i quattro volumi fotografici pubblicati a Londra tra il 1996 il 1999, che ci restituiscono il fascino di quegli “attimi di verità” che, secondo lo stesso Richards, sono l’essenza stessa della fotografia.
“Un attimo di verità” è infatti la definizione che Vernon Richards ha dato della fotografia e del suo ruolo sociale. Cogliere la realtà nel suo diretto manifestarsi, anche solo in un frammento parziale, ma comunque eloquente nella sua nuda verità, è il compito che Richards sembra riconoscere alla fotografia ed è nello stesso tempo il criterio al quale ha voluto ispirarsi nella sua attività di fotografo.
Vernon Richards
Nota biografica
Nato a Londra nel luglio 1915, attivo esponente del movimento anarchico londinese, Vero Recchioni, successivamente anglicizzato in Vernon Richards, è introdotto fin dalla prima infanzia nel movimento anarchico dal padre Emidio, esule antifascista.
E’ a Parigi col padre, quando nel 1931 entra in contatto con la famiglia di un altro esule Camillo Berneri, uno dei principali teorici dell’anarchismo. Sempre a Parigi conosce sua figlia, Maria Luisa, che sarà attiva nel movimento anarchico e diverrà la compagna della sua vita. Dal 1936 al ’39 Richards, che nel frattempo si è laureato in ingegneria, fonda e dirige “Spain and the world”, giornale inglese che si batte per la Spagna repubblicana e che si occupa anche di una colonia di bambini, specie orfani, figli di militanti che operavano militarmente nelle zone di guerra, e “War commentary”, che chiude nel 1945.
Sia attraverso l’attività giornalistica che con l’azione politica Vernon svolge un’attiva propaganda contro la guerra. Nel 1945, accusato dalla polizia britannica di attività sediziosa, è condannato a vari mesi di carcere. Dopo la scarcerazione si dedica anche ad altre occupazioni, come quella di accompagnatore turistico e di fotografo. In quest’ultima attività raggiungerà un alto livello artistico.
Nel 1946 ridà vita al periodico “Freedom”, riprendendo il titolo della testata fondata da Kropotkin e fino al 1997 diventa il principale animatore del giornale e della casa editrice collegata, la “Freedom Press”.
Archivio Famiglia Berneri - Aurelio Chessa
L’Archivio Famiglia Berneri - Aurelio Chessa della Biblioteca Panizzi custodisce un ricco patrimonio librario e documentario che abbraccia circa un secolo di storia: la storia, ricca di fatti memorabili e di episodi ignoti, o perduti nella memoria, dell’anarchismo e del movimento operaio.
L’ampia documentazione relativa all’attività politica e pubblicistica di Camillo Berneri, uno dei principali protagonisti del movimento anarchico internazionale, consegnata dalla famiglia Berneri ad Aurelio Chessa, ha costituito il nucleo più significativo di un archivio-biblioteca che lo stesso Chessa ha poi curato ed arricchito con un impegno che divenne per lui ragione di vita. Oggi l’Archivio è diventato un punto di riferimento fondamentale per gli studiosi dell’anarchia e del movimento operaio, ai quali può offrire una biblioteca specializzata e fonti documentarie di straordinario interesse.
L’Archivio ha sede a Reggio Emilia in via Tavolata 6.
30
ottobre 2004
Un attimo di verità – Vernon Richards fotografo
Dal 30 ottobre al 05 dicembre 2004
fotografia
Location
CHIOSTRI DI SAN DOMENICO
Reggio Nell'emilia, Via Dante Alighieri, 11, (Reggio Nell'emilia)
Reggio Nell'emilia, Via Dante Alighieri, 11, (Reggio Nell'emilia)
Orario di apertura
tutti i giorni dal martedì alla domenica dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 16,00 alle 19,00 (lunedì chiuso)
Vernissage
30 Ottobre 2004, ore 18,00