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Antonino G. Perricone – Il Viaggio
Il colore diviene disegno, materia palpabile, pronto ad ingoiare la luce per poi restituirla splendente e pura. I tratti affiorano liberi sulla superficie ignari di principio e fine delle proprie ramificazioni.
Comunicato stampa
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In mostra saranno esposte 28 opere realizzate nel corso del corrente anno. Nel suo testo in catalogo scrive il critico d’arte Vinny Scorsone: …“Nell’universo amniotico dell’artista siciliano, lo spazio si contrae e dilata in un crescendo di evoluzioni chiaroscurali che sembrano quasi voler scandire il ritmo cardiaco di una nuova vita in formazione.
Il fluire dei fasci d’energia vitale prende forma oggettiva, si fa pianta, corpo, roccia in un ribollir di tensioni e liquidi. Ogni vuoto è riempito, fagocitato dalla paziente stesura cromatica.
Il colore diviene disegno, materia palpabile, pronto ad ingoiare la luce per poi restituirla splendente e pura. I tratti affiorano liberi sulla superficie ignari di principio e fine delle proprie ramificazioni.
Non c’è caos; tutto è perfettamente equilibrato nelle forme e nei toni.
Bolle di silenzio si fanno trama nel fluire indipendente della pittura donandole musicalità ultrasoniche nelle quali perdere le proprie sensazioni.
[…]“Fiori” pittorici fecondati e fecondanti sbocciano tra le pieghe di tanti esseri offrendoci la possibilità, attimo per attimo, di assistere al mistero della vita che si compie. Concepimento, nascita ed evoluzione sono i momenti salienti dell’esistenza che l’artista trasfonde in ogni suo dipinto.
Questa mostra è una immersione tra i gorghi dell’animo umano, tra le incognite che la vita offre e le grandi potenzialità, spesso inespresse, che albergano in noi che non siamo capaci di afferrarle, perché troppo condizionati dagli schemi culturali e sociali entro i quali viviamo.
Ne emerge una riflessione sull’universo femminile, dal quale l’artista è sempre stato circondato, che, contrariamente ai luoghi comuni, appare forte e deciso, capace di grandi battaglie e, molte volte, vendicativo, ma sempre pronto ad accogliere ognuno tra le sue braccia avvolgenti. Ma il femminile proposto da Perricone non vuole dire solo donna. La sua concezione va oltre l’identità sessuale di una certa categoria di esseri umani. Per l’artista, femminile è un sentimento, un’idea, un complesso di furori sopiti, un luogo in cui ritemprarsi, l’origine di ogni cosa. È un livello di vita diverso da quello che percorriamo ogni giorno, più vicino alla verità primordiale e lontano dalle falsità create postume dagli uomini troppo impegnati a fuggire da sé stessi per rendersi conto del mistero della vita e della bellezza della meraviglia.”…
Il fluire dei fasci d’energia vitale prende forma oggettiva, si fa pianta, corpo, roccia in un ribollir di tensioni e liquidi. Ogni vuoto è riempito, fagocitato dalla paziente stesura cromatica.
Il colore diviene disegno, materia palpabile, pronto ad ingoiare la luce per poi restituirla splendente e pura. I tratti affiorano liberi sulla superficie ignari di principio e fine delle proprie ramificazioni.
Non c’è caos; tutto è perfettamente equilibrato nelle forme e nei toni.
Bolle di silenzio si fanno trama nel fluire indipendente della pittura donandole musicalità ultrasoniche nelle quali perdere le proprie sensazioni.
[…]“Fiori” pittorici fecondati e fecondanti sbocciano tra le pieghe di tanti esseri offrendoci la possibilità, attimo per attimo, di assistere al mistero della vita che si compie. Concepimento, nascita ed evoluzione sono i momenti salienti dell’esistenza che l’artista trasfonde in ogni suo dipinto.
Questa mostra è una immersione tra i gorghi dell’animo umano, tra le incognite che la vita offre e le grandi potenzialità, spesso inespresse, che albergano in noi che non siamo capaci di afferrarle, perché troppo condizionati dagli schemi culturali e sociali entro i quali viviamo.
Ne emerge una riflessione sull’universo femminile, dal quale l’artista è sempre stato circondato, che, contrariamente ai luoghi comuni, appare forte e deciso, capace di grandi battaglie e, molte volte, vendicativo, ma sempre pronto ad accogliere ognuno tra le sue braccia avvolgenti. Ma il femminile proposto da Perricone non vuole dire solo donna. La sua concezione va oltre l’identità sessuale di una certa categoria di esseri umani. Per l’artista, femminile è un sentimento, un’idea, un complesso di furori sopiti, un luogo in cui ritemprarsi, l’origine di ogni cosa. È un livello di vita diverso da quello che percorriamo ogni giorno, più vicino alla verità primordiale e lontano dalle falsità create postume dagli uomini troppo impegnati a fuggire da sé stessi per rendersi conto del mistero della vita e della bellezza della meraviglia.”…
16
ottobre 2004
Antonino G. Perricone – Il Viaggio
Dal 16 al 24 ottobre 2004
arte contemporanea
Location
AUDITORIUM SANTA CECILIA
Marsala, piazza Purgatorio, (Trapani)
Marsala, piazza Purgatorio, (Trapani)
Orario di apertura
tutti i giorni 10.00/12.30 – 17.00/19.00
Vernissage
16 Ottobre 2004, ore 18.00