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Alessio Larocchi – prestami il tuo cuore all’Hopital Bellevue
Il paesaggio poco romantico è un paesaggio in cui manca la certezza del corrispondente geografico, è un paesaggio cardiopatico. Il paesaggio poco romantico è un paesaggio patologico, che sfugge alla presa, che non può essere descrittivo, che procede per sottrazione
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giovedì 18 novembre, alle ore 18.30, la galleria Dieci.Due! inaugura Prestami il tuo cuore all’Hopital Bellevue, seconda mostra personale dedicata ai paesaggi poco romantici dell’artista Alessio Larocchi.
Il paesaggio poco romantico è un paesaggio in cui manca la certezza del corrispondente geografico, è un paesaggio cardiopatico. Il paesaggio poco romantico è un paesaggio patologico, che sfugge alla presa, che non può essere descrittivo, che procede per sottrazione.
Con inquietante ironia le grandi opere pittoriche di Alessio Larocchi accostano ad elettrocardiogrammi, o ad oggetti dove le emozioni sono sottratte, astratti “paesaggi” nebulosi, dissolti, completamente liquefatti, l’orografia della tela è costantemente collegata alle pulsazioni del battito cardiaco. L’acrilico dalle molteplici sfumature di grigio scivola verso l’alto, evapora, annullando qualsiasi possibilità di figurazione.
L’originale ricerca di Alessio Larocchi conduce ad un romanticismo simulato: può essere romantico un belvedere dall’affettività interrotta, che taglia senza indugio qualsiasi possibilità di empatia, di compenetrazione?
Nei paesaggi poco romantici lo spettatore è tenuto sempre a debita distanza, il soggetto resta una traccia melanconicamente insabbiata e appena lo si percepisce si sottrae alla ragione e alla materia.
Il paesaggio poco romantico è un paesaggio in cui manca la certezza del corrispondente geografico, è un paesaggio cardiopatico. Il paesaggio poco romantico è un paesaggio patologico, che sfugge alla presa, che non può essere descrittivo, che procede per sottrazione.
Con inquietante ironia le grandi opere pittoriche di Alessio Larocchi accostano ad elettrocardiogrammi, o ad oggetti dove le emozioni sono sottratte, astratti “paesaggi” nebulosi, dissolti, completamente liquefatti, l’orografia della tela è costantemente collegata alle pulsazioni del battito cardiaco. L’acrilico dalle molteplici sfumature di grigio scivola verso l’alto, evapora, annullando qualsiasi possibilità di figurazione.
L’originale ricerca di Alessio Larocchi conduce ad un romanticismo simulato: può essere romantico un belvedere dall’affettività interrotta, che taglia senza indugio qualsiasi possibilità di empatia, di compenetrazione?
Nei paesaggi poco romantici lo spettatore è tenuto sempre a debita distanza, il soggetto resta una traccia melanconicamente insabbiata e appena lo si percepisce si sottrae alla ragione e alla materia.
18
novembre 2004
Alessio Larocchi – prestami il tuo cuore all’Hopital Bellevue
Dal 18 novembre al 10 dicembre 2004
arte contemporanea
Location
DIECI.DUE!
Milano, Via Volvinio, 30, (Milano)
Milano, Via Volvinio, 30, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 15,30 - 19 /sabato su appuntamento
Vernissage
18 Novembre 2004, ore 18,30/21
Curatore