La galleria Lazzaro by Corsi prosegue la stagione autunnale con una personale di Franco Gracco, artista nato a Pinerolo ma residente e operante fra Pompei e New York. Pittore figurativo di grande intensità simbolica, Gracco ha elaborato una personalissima tecnica pittorica che recupera le metodiche antiche sposandole a un immaginario di grande attualità, tra il classico e l’onirico, in un linguaggio di caratura internazionale. L’artista presenta una quarantina fra tempere, affreschi e serigrafie materiche nelle quali - come scrive il curatore della mostra Domenico Montalto – personaggi, natura e archeologia coabitano “… in strane dissolvenze di piani, in una singolare compenetrazione di iperrealismo grafico e di surrealtà, caratterizzata da qualità inequivocabili: sapienza compositiva e d’impaginazione, somma delicatezza tonale; purezza e trasparenza dei colori; ricchezza di suggestioni allegoriche.
Qualità poetiche esaltate dalle qualità morfologiche di tecniche antichissime, pompeiane, come la tempera e l’affresco, o moderne come la serigrafia, trattata però matericamente e pittoricamente. Artista colto, uomo di grande sentimento, Gracco seguita la sua personalissima navigazione nel mare magnum del passato e dell’immagine, nel retaggio visivo della civiltà, ben sapendo in cuor suo che nelle età di passaggio, qual è sicuramente quella che stiamo vivendo, la forza mitopoietica della pittura torna a farsi sentire.
La forza della pittura come forma sempre nuova, scoperta e osservata attraverso il prisma filosofico e ottico dell’illusione, come luogo in cui riprende a fluire la magia della vita e della natura”.