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Arman – Opere recenti
Le 37 opere esposte al Brolo fanno parte del lavoro degli ultimi anni di Arman e comprendono le composizioni su tela con gli strumenti musicali infranti (2001 – 2003), i multipli in bronzo, le inclusioni in resina ed una selezione di opere serigrafiche a smalto (dal 1984 al 2001).
Comunicato stampa
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"L'arte non è mettere ordine nel mondo ma suggerire metodi di aggregazioni capaci di sviluppare processi di conoscenza interna ed esterna, interiore ed esteriore." (Oggettistica in pittura-L'arte non è mettere ordine nel mondo, Achille Bonito Oliva).
Comunicato stampa
Mogliano Veneto, 11 ottobre 2004 - Il Brolo Centro d'Arte e Cultura ospita fino al 12 dicembre una rassegna dedicata all'artista francese Arman, annoverato tra i maestri del Nouveau Réalisme. Promossa dall'Amministrazione Comunale della Città di Mogliano e curata da Casimiro Di Crescenzo, questa mostra è realizzata in collaborazione con la Bugno Art Gallery di Venezia, che da anni vanta un rapporto diretto con l'artista.
Nato a Nizza nel 1928, Arman è tra i primi firmatari (insieme a Klein, Hains, Raysse, Tinguely, Villeglé, Dufrêne) ed esponente di rilievo del Nouveau Réalisme, il movimento nato attorno al critico Pierre Restany che nell'aprile del 1960 ne stilò il manifesto.
"Il Nouveau Réalisme è una rivoluzione dello sguardo, una nuova dimensione della sensibilità". Il movimento deriva, pur prendendone le distanze, dalle avanguardie dadaiste di inizio secolo, delle quali riprende l'atteggiamento dissacrante nei confronti dell'arte tradizionale. Con la sua esclusiva azione, l'artista compie un processo di dissemblage quando l'oggetto/opera d'arte non viene semplicemente esposto, ma sottoposto ad un'azione distruttiva metafora della violenza che la società esercita sui valori morali.
Le 37 opere esposte al Brolo fanno parte del lavoro degli ultimi anni di Arman e comprendono le composizioni su tela con gli strumenti musicali infranti (2001 - 2003), i multipli in bronzo, le inclusioni in resina ed una selezione di opere serigrafiche a smalto (dal 1984 al 2001).
Tra i motivi ricorrenti è la rappresentazione di alcuni soggetti quali violini e chitarre sezionati, tubetti di colore e pennelli con colature di materia: opere di grande impatto visivo - alcune di ampie dimensioni - e dense di notevole significato simbolico.
Arman, maestro del Nouveau Réalisme
Arman, al secolo Armand Fernandez, nato a Nizza nel 1928, dopo un primo esperimento nella pittura tradizionale, abbandonò a partire dal 1952 l'utilizzo del "cavalletto", per una nuova ricerca d'espressione.
Cominciò con "timbri" su carta moltiplicati ossessivamente (Cachets), passò alle tracce e alle impronte (Allures). E' tra il 1960 e 1962 che si compie il suo destino, pervenendo ad uno stile nuovo e potente; l'artista focalizza lo sguardo sulla natura moderna, industriale e urbana, appropriandosi degli oggetti della strada: li spezza, li assembla, li comprime e li colpisce di vampe di colore, arricchendoli di drammaticità. Partendo dagli oggetti raccolti dalla strada arriva alla loro de-strutturazione trasformandoli quindi "in massa e colore" mediante un processo di contaminazione. L'opera di Arman non può avere confini limitati, non è pura pittura, non è pura scultura. Lui stesso si definisce "un peintre qui fait de la sculpture". Infatti anche nelle sue opere "frontali" - definite "superfici", perché come egli stesso sostiene "anche nelle mie composizioni volumetriche la mia volontà è sempre pittorica più che scultorea" - la sua nozione del volume è lontana da quella degli scultori "puri".
Ciò che caratterizza l'artista francese è un nuovo modo di osservare gli oggetti "inutilizzati", ma recanti tracce dell'uomo, convertiti nel linguaggio semplice del "consumatore".
Nella ricerca di nuove creazioni, resa necessaria dalle vecchie pitture, ha esplorato il settore dei rifiuti e degli scarti industriali; perviene quindi alla piena drammaticità dell'oggetto quando il suo gesto diviene collera che lo porta a distruggere gli oggetti o a bruciarli, e infine prova nuove combinazioni nelle sue "inclusioni".
Partito dalla pittura, Arman è artista peculiare per aver fatto la sintesi di tutte le procedure sull'oggetto: sintesi quindi della sintesi.
L'arte tradizionale viene così dissacrata in favore di una revisione dell'estetica dell'oggetto.
Nouveau Réalisme per Arman significa assemblare oggetti che la nostra società reputa marginali e insignificanti, puntando l'attenzione su ciò che non notiamo ed esaltando così il valore di ciò che utilizziamo quotidianamente: come uno strumento musicale che emette melodie e crea emozioni, ma che nella poetica di Arman viene spaccato, sezionato e non trasmette suoni. Diviene così un articolo di "contemplazione", facendoci ricordare che in ogni oggetto che ci circonda è contenuto "ingegno". Questo concetto Arman lo esprime attraverso la musicalità dei colori.
"Nella ricerca di nuove creazioni - scrive Arman - ho in maniera cosciente esplorato il settore dei rifiuti, degli scarti, degli oggetti manufatturati scartati, in una parola: gli inutilizzati. (...) Io affermo che l'espressione dei rifiuti, degli oggetti, possiede il suo valore in sé, direttamente, senza volontà di ordinamento estetico, cancellandoli o rendendoli simili ai colori di una tavolozza. (...) In questo procedimento noi possiamo considerare che l'oggetto scelto non è in funzione dei criteri DADA o SURREALISTA; non si tratta di decontestualizzare un oggetto dal suo substrato utilitario, industriale o altro per dargli, per una scelta di presentazione o un inclinazione del suo aspetto, una determinazione diversa dalla propria. ... Ma la questione al contrario è di ricontestualizzarlo in se stesso in una superficie sensibilizzata x volte dalla sua presenza duplicata; ricordiamo la frase storica: mille metri quadrati di blu sono più blu di un metro quadrato di blu, io dico dunque che mille contagocce, sono più contagocce che un solo contagocce." (Arman, Realismo delle Accumulazioni, Zero 3, Dusseldorf, luglio 1961, pubblicato in 1960 Le Nouveau Réalisme, catalogo dell'esposizione M.A.M. di Parigi, 1986).
Nonostante le opere di Arman siano espressione di tecnica e stile in sé inconfondibili, evidenti sono i rimandi a varie correnti moderniste.
I violini sezionati richiamano le scomposizioni del Cubismo; i tubetti di colore, i cui tracciati con le loro fantasmagoriche volute di colore compongono tele di grandi dimensioni, sembrano rendere omaggio a Pollock; ed ancora, le fusioni di bronzo, sezionate e riassemblate, con la loro aura "classica" fanno eco ai paesaggi di De Chirico.
Comunicato stampa
Mogliano Veneto, 11 ottobre 2004 - Il Brolo Centro d'Arte e Cultura ospita fino al 12 dicembre una rassegna dedicata all'artista francese Arman, annoverato tra i maestri del Nouveau Réalisme. Promossa dall'Amministrazione Comunale della Città di Mogliano e curata da Casimiro Di Crescenzo, questa mostra è realizzata in collaborazione con la Bugno Art Gallery di Venezia, che da anni vanta un rapporto diretto con l'artista.
Nato a Nizza nel 1928, Arman è tra i primi firmatari (insieme a Klein, Hains, Raysse, Tinguely, Villeglé, Dufrêne) ed esponente di rilievo del Nouveau Réalisme, il movimento nato attorno al critico Pierre Restany che nell'aprile del 1960 ne stilò il manifesto.
"Il Nouveau Réalisme è una rivoluzione dello sguardo, una nuova dimensione della sensibilità". Il movimento deriva, pur prendendone le distanze, dalle avanguardie dadaiste di inizio secolo, delle quali riprende l'atteggiamento dissacrante nei confronti dell'arte tradizionale. Con la sua esclusiva azione, l'artista compie un processo di dissemblage quando l'oggetto/opera d'arte non viene semplicemente esposto, ma sottoposto ad un'azione distruttiva metafora della violenza che la società esercita sui valori morali.
Le 37 opere esposte al Brolo fanno parte del lavoro degli ultimi anni di Arman e comprendono le composizioni su tela con gli strumenti musicali infranti (2001 - 2003), i multipli in bronzo, le inclusioni in resina ed una selezione di opere serigrafiche a smalto (dal 1984 al 2001).
Tra i motivi ricorrenti è la rappresentazione di alcuni soggetti quali violini e chitarre sezionati, tubetti di colore e pennelli con colature di materia: opere di grande impatto visivo - alcune di ampie dimensioni - e dense di notevole significato simbolico.
Arman, maestro del Nouveau Réalisme
Arman, al secolo Armand Fernandez, nato a Nizza nel 1928, dopo un primo esperimento nella pittura tradizionale, abbandonò a partire dal 1952 l'utilizzo del "cavalletto", per una nuova ricerca d'espressione.
Cominciò con "timbri" su carta moltiplicati ossessivamente (Cachets), passò alle tracce e alle impronte (Allures). E' tra il 1960 e 1962 che si compie il suo destino, pervenendo ad uno stile nuovo e potente; l'artista focalizza lo sguardo sulla natura moderna, industriale e urbana, appropriandosi degli oggetti della strada: li spezza, li assembla, li comprime e li colpisce di vampe di colore, arricchendoli di drammaticità. Partendo dagli oggetti raccolti dalla strada arriva alla loro de-strutturazione trasformandoli quindi "in massa e colore" mediante un processo di contaminazione. L'opera di Arman non può avere confini limitati, non è pura pittura, non è pura scultura. Lui stesso si definisce "un peintre qui fait de la sculpture". Infatti anche nelle sue opere "frontali" - definite "superfici", perché come egli stesso sostiene "anche nelle mie composizioni volumetriche la mia volontà è sempre pittorica più che scultorea" - la sua nozione del volume è lontana da quella degli scultori "puri".
Ciò che caratterizza l'artista francese è un nuovo modo di osservare gli oggetti "inutilizzati", ma recanti tracce dell'uomo, convertiti nel linguaggio semplice del "consumatore".
Nella ricerca di nuove creazioni, resa necessaria dalle vecchie pitture, ha esplorato il settore dei rifiuti e degli scarti industriali; perviene quindi alla piena drammaticità dell'oggetto quando il suo gesto diviene collera che lo porta a distruggere gli oggetti o a bruciarli, e infine prova nuove combinazioni nelle sue "inclusioni".
Partito dalla pittura, Arman è artista peculiare per aver fatto la sintesi di tutte le procedure sull'oggetto: sintesi quindi della sintesi.
L'arte tradizionale viene così dissacrata in favore di una revisione dell'estetica dell'oggetto.
Nouveau Réalisme per Arman significa assemblare oggetti che la nostra società reputa marginali e insignificanti, puntando l'attenzione su ciò che non notiamo ed esaltando così il valore di ciò che utilizziamo quotidianamente: come uno strumento musicale che emette melodie e crea emozioni, ma che nella poetica di Arman viene spaccato, sezionato e non trasmette suoni. Diviene così un articolo di "contemplazione", facendoci ricordare che in ogni oggetto che ci circonda è contenuto "ingegno". Questo concetto Arman lo esprime attraverso la musicalità dei colori.
"Nella ricerca di nuove creazioni - scrive Arman - ho in maniera cosciente esplorato il settore dei rifiuti, degli scarti, degli oggetti manufatturati scartati, in una parola: gli inutilizzati. (...) Io affermo che l'espressione dei rifiuti, degli oggetti, possiede il suo valore in sé, direttamente, senza volontà di ordinamento estetico, cancellandoli o rendendoli simili ai colori di una tavolozza. (...) In questo procedimento noi possiamo considerare che l'oggetto scelto non è in funzione dei criteri DADA o SURREALISTA; non si tratta di decontestualizzare un oggetto dal suo substrato utilitario, industriale o altro per dargli, per una scelta di presentazione o un inclinazione del suo aspetto, una determinazione diversa dalla propria. ... Ma la questione al contrario è di ricontestualizzarlo in se stesso in una superficie sensibilizzata x volte dalla sua presenza duplicata; ricordiamo la frase storica: mille metri quadrati di blu sono più blu di un metro quadrato di blu, io dico dunque che mille contagocce, sono più contagocce che un solo contagocce." (Arman, Realismo delle Accumulazioni, Zero 3, Dusseldorf, luglio 1961, pubblicato in 1960 Le Nouveau Réalisme, catalogo dell'esposizione M.A.M. di Parigi, 1986).
Nonostante le opere di Arman siano espressione di tecnica e stile in sé inconfondibili, evidenti sono i rimandi a varie correnti moderniste.
I violini sezionati richiamano le scomposizioni del Cubismo; i tubetti di colore, i cui tracciati con le loro fantasmagoriche volute di colore compongono tele di grandi dimensioni, sembrano rendere omaggio a Pollock; ed ancora, le fusioni di bronzo, sezionate e riassemblate, con la loro aura "classica" fanno eco ai paesaggi di De Chirico.
16
ottobre 2004
Arman – Opere recenti
Dal 16 ottobre al 12 dicembre 2004
arte contemporanea
Location
BROLO CENTRO D’ARTE E CULTURA
Mogliano Veneto, Via Rozone E Vitale, 5, (Treviso)
Mogliano Veneto, Via Rozone E Vitale, 5, (Treviso)
Biglietti
Intero € 5,00
Ridotto € 3,00 (fino a 25 anni ed oltre i 60 anni, tessera del Touring Club)
Orario di apertura
10.00 - 18.00
Tutti i giorni escluso il lunedì.
Vernissage
16 Ottobre 2004, dalle ore 11.00 alle ore 13.00