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Antonella Nannicini
Saranno in mostra circa 50 sculture e 20 pitture che evidenzieranno le sue diverse capacità artistiche che spaziano dalla terracotta, al gres policromo, dall’acquerello alla china, per arrivare fino all’affresco.
Comunicato stampa
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Architetto con grande sensibilità artistica, ha frequentato corsi d’arte tenuti da grandi insegnanti che le hanno permesso di affinare le sue capacità. Antonella Nannicini, dopo aver frequentato per 10 anni i corsi della Scuola d’Arte Leonardo di Prato, ha appreso l’arte di modellare la terracotta, di disegnare al corso di nudo sotto la guida di Rinaldo Frank Burattin. Nella sua attività di formazione è stata fondamentale l’esperienza di Vainella, nella scuola di Leonetto Tintori, apprendendo la tecnica di affresco e scultura colorata e frequentando il corso di ceramica tenuto da Salvatore Cipolla.
Con questa mostra personale, Antonella Nannicini fa il punto di questi anni di studio dando una forma compiuta al suo personale modo di esprimersi.
Manifesto del suo lavoro è il sottotitolo della mostra (come Elibelinde, mostro senza alcun pudore, la mia creatività) che richiama la raffigurazione naturalistica della Grande Dea; il termine turco “Elibelinde” significa in sostanza “mani sui fianchi” e in questa figura è stilizzato l’atto della dedizione alla vita, che vuol richiamare l’aspetto del parto ma anche quello del nutrimento attraverso i seni.
Antonella Nannicini ha scelto “Elibelinde” per rappresentare la sua voglia di donarsi alla vita attraverso la rappresentazione delle sue opere .
Saranno in mostra circa 50 sculture e 20 pitture che evidenzieranno le sue diverse capacità artistiche che spaziano dalla terracotta, al gres policromo, dall’acquerello alla china, per arrivare fino all’affresco.
Con questa mostra personale, Antonella Nannicini fa il punto di questi anni di studio dando una forma compiuta al suo personale modo di esprimersi.
Manifesto del suo lavoro è il sottotitolo della mostra (come Elibelinde, mostro senza alcun pudore, la mia creatività) che richiama la raffigurazione naturalistica della Grande Dea; il termine turco “Elibelinde” significa in sostanza “mani sui fianchi” e in questa figura è stilizzato l’atto della dedizione alla vita, che vuol richiamare l’aspetto del parto ma anche quello del nutrimento attraverso i seni.
Antonella Nannicini ha scelto “Elibelinde” per rappresentare la sua voglia di donarsi alla vita attraverso la rappresentazione delle sue opere .
Saranno in mostra circa 50 sculture e 20 pitture che evidenzieranno le sue diverse capacità artistiche che spaziano dalla terracotta, al gres policromo, dall’acquerello alla china, per arrivare fino all’affresco.
09
ottobre 2004
Antonella Nannicini
Dal 09 al 31 ottobre 2004
arte contemporanea
Location
CASSERO MEDIEVALE
Prato, Viale Piave, (Prato)
Prato, Viale Piave, (Prato)
Orario di apertura
10.00/ 13.00 - 16.00/ 19.00. martedì chiuso
Vernissage
9 Ottobre 2004, ore 11.00