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Ilmars Blumbergs – The drawings are in a box
La mostra presenterà un gruppo di lavori creati per l’occasione – 21 paia di gambe di oranti in bronzo, fissati intorno all’altare e nella sala – un simbolo dell’uomo in preghiera. Uomo come “scatola” dell’universo – piena di disegni dormienti – pieno di immagini.
La mostra presenterà un gruppo di lavori creati per l’occasione - 21 paia di gambe di oranti in bronzo, fissati intorno all’altare e nella sala – un simbolo dell’uomo in preghiera. Uomo come “scatola” dell’universo – piena di disegni dormienti – pieno di immagini. 18 fotografie di grande formato copriranno i muri della chiesa, mostrando il corpo umano coperto di ceneri, il corpo umano come una scatola per l’universo – pieno di forme inaspettate/non percepite. Un disegno continuo, lungo 50 metri - “A prayer for seeing” – sarà installato al centro dello spazio, su una speciale macchina che permette di srotolarlo che ricorda certi progetti meccanici del Rinascimento. Il visitatore non può vedere più che una parte/frammento del disegno/preghiera, così lui o lei dovranno costruire/vedere/immaginare l’insieme nella loro testa/scatola. Tutto questo sarà accompagnato dal disegno in movimento – il nuovo lavoro video “Man” in una delle piccole sacrestie, così come il disegno sonoro – la composizione musicale del compositore minimalista léttone Jānis Petraškēvics che satura lo spazio espositivo.
Ilmārs Blumbergs spiega: “La filosofia/logica interna di questa mostra è semplice e chiara. E’ la dichiarazione/ricordo che i disegni/arte sono creati/presentati nella tua testa/scatola. I disegni/arte, come oggetti che esistono al di fuori di te dovrebbero teoricamente perire, per via del fatto che un vero disegno/arte dovrebbe rinascere con te. Arte e realtà sono una mera strutturazione del mondo condotta da un’altro individuo/creatore e quindi non possono essere percepiti direttamente. Per poter vedere queste strutturazione/disegni, dovresti essere in grado di superare la comune e visibile opposizione/verità. Per così dire, dovresti aprire la tua scatola/testa ad una nuova esperienza/credenza. Per poter vedere, devi essere in grado di vedere!”
Ilmārs Blumbergs (nato nel 1943) è uno dei principali artisti contemporanei lettoni; lavora in una ampia varietà di media, dalla pittura al video, dalla grafica alla performance, dalla scultura alla scenografia. Ha raggiunto fama internazionale non solo per il suo lavoro propriamente artistico, ma anche per le sue scenografie teatrali per conto della Latvian National Opera - come “Magic flute” di Mozart e “Aida” di Verdi. Ilmārs Blumbergs ha anche rappresentato la Lettonia alla 49a Biennale di Venezia nel 2001, con il video “The magic flute”, installato nella Chiesa San Lio.
Ilmars Blumbergs – The drawings are in a box
Venezia, Corte Dei Vecchi, (Venezia)