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Luisa Turuani – Non sto più nella pelle
La mostra personale di Luisa Turuani ruota attorno alla video installazione “Non sto più nella pelle”, opera site specific che trae spunto dalla performance filmata in un ambiente domestico e opportunamente proiettata sul muro interno di una cella fatta di cartoni da imballo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La mostra personale di Luisa Turuani ruota attorno alla video installazione Non sto più nella
pelle, opera site specific che trae spunto dalla performance filmata in un ambiente domestico
e opportunamente proiettata sul muro interno di una cella fatta di cartoni da imballo. Si tratta
di una vera e propria architettura in apparenza solida come una struttura a impianto
megalitico, in realtà effimera e leggera. Lo spettatore è portato a percorrere il perimetro delle
mura fino quando non trova l’ingresso alla stanza, trovando in essa quel senso di
claustrofobia e straniamento presenti nella stessa azione dell’artista all’interno della scatola.
Una performance invisibile ma eclatante nei suoi effetti plastici che trasformano la scultura
in qualcosa di transitorio, da vivere e da consumare tra le mura di casa.
A completare la mostra sono tre stampe fotografiche che immortalano il punto di vista della
performer, visioni interne della scatola di cui si colgono gli interstizi di luce come fossero
paesaggi astratti il cui orizzonte lascia trapelare un al di là da raggiungere, cui tendere
all’infinito perché l’azione condotta all’interno non trova una via d’uscita, non raggiunge
quella meta a portata di mano.
LA STORIA DEL PREMIO NOCIVELLI
di Maddalena Nocivelli
Correva l’anno 2009... iniziano così le storie che raccontano piccole e grandi avventure, che
ci accompagnano e ci appassionano nel tempo e che ci fanno scoprire qualcosa di nuovo,
diventando parte di noi.
Per me la storia del Premio Nocivelli è uno di questi racconti, anche se sono passati solo
pochi anni da quando la mia famiglia ha fondato l’Associazione Culturale Techne. Abbiamo
un obiettivo: promuovere l’arte contemporanea in Italia nel ricordo della grande passione di
Luigi Nocivelli per la bellezza e la cultura, in tutte le sue espressioni ma particolarmente nelle
arti visive della pittura, scultura e fotografia.
L’Associazione è nata così, dall’incontro di tanti desideri passati e futuri, e nello stesso
momento in cui veniva costituita ha dato vita al Premio, per rendere concreto il contributo
alla diffusione dell’arte contemporanea nel Bel Paese.
Ad ogni edizione il Premio ha saputo innovarsi introducendo delle novità, come la
realizzazione di diverse mostre, l’allargamento della giuria ad esperti di diverso ambito
(critici, storici dell’arte, galleristi, giornalisti,...), la collaborazione con gallerie, la stampa di un
catalogo generale delle opere finaliste, oltre all’allestimento di interessanti mostre personali
come questa.
Questo fa sì che il Premio non si adagi sul già noto ed acquisto, ma ad ogni edizione si metta
concretamente in gioco creando innumerevoli momenti di conoscenza e raffronto con il
lavoro altrui e di scambio col pubblico: veri e propri piccoli camei all’interno di una narrazione
che continua a svilupparsi ed evolvere di stagione in stagione.
pelle, opera site specific che trae spunto dalla performance filmata in un ambiente domestico
e opportunamente proiettata sul muro interno di una cella fatta di cartoni da imballo. Si tratta
di una vera e propria architettura in apparenza solida come una struttura a impianto
megalitico, in realtà effimera e leggera. Lo spettatore è portato a percorrere il perimetro delle
mura fino quando non trova l’ingresso alla stanza, trovando in essa quel senso di
claustrofobia e straniamento presenti nella stessa azione dell’artista all’interno della scatola.
Una performance invisibile ma eclatante nei suoi effetti plastici che trasformano la scultura
in qualcosa di transitorio, da vivere e da consumare tra le mura di casa.
A completare la mostra sono tre stampe fotografiche che immortalano il punto di vista della
performer, visioni interne della scatola di cui si colgono gli interstizi di luce come fossero
paesaggi astratti il cui orizzonte lascia trapelare un al di là da raggiungere, cui tendere
all’infinito perché l’azione condotta all’interno non trova una via d’uscita, non raggiunge
quella meta a portata di mano.
LA STORIA DEL PREMIO NOCIVELLI
di Maddalena Nocivelli
Correva l’anno 2009... iniziano così le storie che raccontano piccole e grandi avventure, che
ci accompagnano e ci appassionano nel tempo e che ci fanno scoprire qualcosa di nuovo,
diventando parte di noi.
Per me la storia del Premio Nocivelli è uno di questi racconti, anche se sono passati solo
pochi anni da quando la mia famiglia ha fondato l’Associazione Culturale Techne. Abbiamo
un obiettivo: promuovere l’arte contemporanea in Italia nel ricordo della grande passione di
Luigi Nocivelli per la bellezza e la cultura, in tutte le sue espressioni ma particolarmente nelle
arti visive della pittura, scultura e fotografia.
L’Associazione è nata così, dall’incontro di tanti desideri passati e futuri, e nello stesso
momento in cui veniva costituita ha dato vita al Premio, per rendere concreto il contributo
alla diffusione dell’arte contemporanea nel Bel Paese.
Ad ogni edizione il Premio ha saputo innovarsi introducendo delle novità, come la
realizzazione di diverse mostre, l’allargamento della giuria ad esperti di diverso ambito
(critici, storici dell’arte, galleristi, giornalisti,...), la collaborazione con gallerie, la stampa di un
catalogo generale delle opere finaliste, oltre all’allestimento di interessanti mostre personali
come questa.
Questo fa sì che il Premio non si adagi sul già noto ed acquisto, ma ad ogni edizione si metta
concretamente in gioco creando innumerevoli momenti di conoscenza e raffronto con il
lavoro altrui e di scambio col pubblico: veri e propri piccoli camei all’interno di una narrazione
che continua a svilupparsi ed evolvere di stagione in stagione.
05
aprile 2019
Luisa Turuani – Non sto più nella pelle
Dal 05 al 20 aprile 2019
arte contemporanea
Location
APART SPAZIOCRITICO
Vicenza, Contrà Pedemuro San Biagio, 41, (Vicenza)
Vicenza, Contrà Pedemuro San Biagio, 41, (Vicenza)
Orario di apertura
Giovedì - Venerdì - Sabato | dalle 15.30 alle 19.30
Vernissage
5 Aprile 2019, ore 18
Autore
Curatore