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Renata Boero – Kromo-Kronos
L’esposizione propone una rilettura critica del lavoro dell’artista genovese attiva sulla scena internazionale dagli anni Sessanta, mettendo in relazione la sua produzione storica con quella più recente
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il Museo del Novecento apre la Milano Art Week 2019 con "Kromo-Kronos", la mostra personale di Renata Boero. L'esposizione, a cura di Anna Daneri e Iolanda Ratti, propone una rilettura critica del lavoro dell'artista genovese attiva sulla scena internazionale dagli anni Sessanta, mettendo in relazione la sua produzione storica con quella più recente.
"Kromo-Kronos" si apre con una selezione pressoché inedita di "Cromoprogrammi", opere su tela realizzate sperimentando l'interazione di pigmenti naturali ed elementi organici prodotte a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. Da questi lavori, che trovano nella monumentalità e nella processualità su grande scala la propria compiutezza, emergono i due aspetti fondamentali della ricerca di Renata Boero: la manualità e la materia. Sono il tempo e la memoria a guidare l'interazione della materia e del colore, una volta che la tela viene immersa nell'infuso ottenuto dall'ebollizione di erbe, radici e pigmenti: ripiegata, come le pagine di un libro, la materia assorbe il colore, generando un disegno e un ritmo all'interno del racconto cromatico. A partire dai "Cromoprogrammi", la mostra segue lo sviluppo del lavoro di Renata Boero attraverso la serie delle "Germinazioni", dei "Fiori di Carta" e delle più recenti "Ctoniografie" - cronoprogrammi generati in assenza dell'artista, che ne innesca il processo di trasformazione interrandoli. I lavori più attuali presenti in mostra rendono conto della circolarità nell'operare dell'artista e di una sorprendente coerenza nella sua ricerca. L'esposizione è completata da un ampio apparato documentale e bibliografico e invita il pubblico a entrare in uno spazio intimo e personale - quello dello studio - che viene evocato attraverso materiali d'archivio quali strumenti, fotografie, carteggi e libri.
--
Renata Boero (1936, Genova). Dopo gli studi umanistici compiuti tra Torino e la Svizzera, inizia a esporre nel 1959 alla Quadriennale di Roma dove poi ritorna nel 1986 e nel 1999. Fin dalla fine degli anni Sessanta inizia la sua esplorazione sugli elementi naturali che poi traduce nelle sue note serie intitolate "Cromoprogrammi" e "Germinazioni", richerche tuttora aperte. I lavori vengono presentati per la prima volta nel 1970 da Jacques Lepage a Toulose, poi alla Galleria Martano di Torino, all'ICC di Anversa, alla Biennale di San Paolo in Brasile, alla Biennale di Venezia nel 1982 (dove poi torna nel 1993, 2008 e 2009) e al Museo Nazionale di Storia della Bielorussia a Minsk. Nel 2012 tiene un ciclo di conferenze e mostre personali in Argentina, all'Università di Tucuman, Cordoba e al Museo Salta. Prosegue un'intensa attività espositiva in spazi pubblici e privati in Italia e all'estero, che affianca all'impegno di insegnamento alla NABA e all'Accademia di Brera a Milano e a Bregamo con Mario Cresci. Vive e lavora tra Milano e Genova.
"Kromo-Kronos" si apre con una selezione pressoché inedita di "Cromoprogrammi", opere su tela realizzate sperimentando l'interazione di pigmenti naturali ed elementi organici prodotte a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. Da questi lavori, che trovano nella monumentalità e nella processualità su grande scala la propria compiutezza, emergono i due aspetti fondamentali della ricerca di Renata Boero: la manualità e la materia. Sono il tempo e la memoria a guidare l'interazione della materia e del colore, una volta che la tela viene immersa nell'infuso ottenuto dall'ebollizione di erbe, radici e pigmenti: ripiegata, come le pagine di un libro, la materia assorbe il colore, generando un disegno e un ritmo all'interno del racconto cromatico. A partire dai "Cromoprogrammi", la mostra segue lo sviluppo del lavoro di Renata Boero attraverso la serie delle "Germinazioni", dei "Fiori di Carta" e delle più recenti "Ctoniografie" - cronoprogrammi generati in assenza dell'artista, che ne innesca il processo di trasformazione interrandoli. I lavori più attuali presenti in mostra rendono conto della circolarità nell'operare dell'artista e di una sorprendente coerenza nella sua ricerca. L'esposizione è completata da un ampio apparato documentale e bibliografico e invita il pubblico a entrare in uno spazio intimo e personale - quello dello studio - che viene evocato attraverso materiali d'archivio quali strumenti, fotografie, carteggi e libri.
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Renata Boero (1936, Genova). Dopo gli studi umanistici compiuti tra Torino e la Svizzera, inizia a esporre nel 1959 alla Quadriennale di Roma dove poi ritorna nel 1986 e nel 1999. Fin dalla fine degli anni Sessanta inizia la sua esplorazione sugli elementi naturali che poi traduce nelle sue note serie intitolate "Cromoprogrammi" e "Germinazioni", richerche tuttora aperte. I lavori vengono presentati per la prima volta nel 1970 da Jacques Lepage a Toulose, poi alla Galleria Martano di Torino, all'ICC di Anversa, alla Biennale di San Paolo in Brasile, alla Biennale di Venezia nel 1982 (dove poi torna nel 1993, 2008 e 2009) e al Museo Nazionale di Storia della Bielorussia a Minsk. Nel 2012 tiene un ciclo di conferenze e mostre personali in Argentina, all'Università di Tucuman, Cordoba e al Museo Salta. Prosegue un'intensa attività espositiva in spazi pubblici e privati in Italia e all'estero, che affianca all'impegno di insegnamento alla NABA e all'Accademia di Brera a Milano e a Bregamo con Mario Cresci. Vive e lavora tra Milano e Genova.
01
aprile 2019
Renata Boero – Kromo-Kronos
Dal primo aprile al 23 giugno 2019
arte contemporanea
Location
MUSEO DEL NOVECENTO
Milano, Piazza Del Duomo, (Milano)
Milano, Piazza Del Duomo, (Milano)
Orario di apertura
lunedì dalle ore 14.30 alle 19.30, martedì-domenica dalle ore 9.30 alle 19.30, giovedì-sabato dalle ore 9.30 alle 22.30
Vernissage
1 Aprile 2019, ore 18
Autore
Curatore