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Largentocomenonloavetemaivisto
Il gioiello come scultura, la scultura come gioiello. Inaugurerà sabato 6 aprile alle ore 18.00 la mostra dedicata al gioiello d’arte contemporanea di fontanagioielli Nepi.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In esposizione la collezione di gioielli d'artista ideata e creata dai Maestri orafi Silvia e Luciano Scramoncin per fontanagioielli Nepi, veri e propri gioielli scultura.
“L'argento come non lo avete mai visto” indirizza immediatamente ad immaginare qualcosa di inusuale nell'ambito dell'arte contemporanea. Gli autori evidenziano quale sia il rapporto plastico e strutturale che esiste tra gioiello e scultura: come il gioiello nelle sue dimensioni ridotte sia capace di sprigionare energia al pari di una grande scultura, altresì come quest'ultima possa essere progettata ed ideata di grandi dimensioni, mantenendo l'energia creativa di scultura anche quando le dimensioni si riducono, portandoci ad immaginare come attraverso la sapiente conoscenza delle tecniche di lavorazione si possa oltrepassare quel concetto di oggetto artigiano, quale solitamente inteso il gioiello tradizionale e commerciale, elevandolo ad opera d'arte in questo caso utilizzando l'argento.
A tale proposito, Antonio Fontana, curatore della mostra insieme al fratello Andrea, sottolinea come nel secolo scorso artisti come Afro, Consagra, Fontana, Capogrossi, Pomodoro e tanti altri come Dalì, Max Enst e Picasso siano stati artefici di una ricerca attraverso l'oro e l'argento coadiuvati da maestri orafi eccellenti. Il loro intento era superare l’impossibilità di indossare l’opera d'arte nella sua manifestazione più tradizionale, concependo il gioiello come tramite fra l’opera d’arte stessa e la persona.
Fontanagioielli danno vita così ad un nuovo progetto fatto di collaborazioni con grandi ed importanti artisti contemporanei; come negli anni 60-70 botteghe orafe romane quali Masenza, Fumanti e come quelle di Giancarlo Montebello a Milano, realizzarono gioielli d'artista con i grandi Maestri del 900.
“... Per Luciano la dominante è lo sfruttamento della plasticità della lastra piegata e modellata attraverso direttrici espressive costantemente riconoscibili. Per Silvia le opere sono in continuo divenire attraverso la padronanza della modellazione in cera che si sviluppa suggerendo, quasi in maniera inconscia”. Così scrive nel testo a corredo del catalogo che verrà pubblicato per l'occasione, il Prof. Aldo Vitali, Maestro Argentiere, Primo Console dell'Università e Nobil Collegio degli Orafi Argentieri dell'Alma città di Roma, che presenzierà il giorno inaugurale la mostra insieme ad altri autorevoli figure del mondo orafo tra cui la nota designer, progettista di gioielli, formatrice IED di Roma Gioia Capolei, che ci parla di: “Un design progettato e pensato direttamente sulla materia, Argento piegato, forgiato, graffiato, arrotolato, con decisione, con forza, con tenacia con passione, dalla ricerca con la R maiuscola di nuovi linguaggi e nuove frontiere nel desiderio di raccontare storie e riconoscervi poi stupiti le impronte dei quattro elementi della natura e ancora quei semi artistici rimasti nella loro memoria”.
Una mostra con vere e proprie opere d'arte contemporanea, da collezionare e soprattutto da indossare: collane, bracciali, anelli e spille; ma anche sculture, in argento, ferro, legno e anche in alluminio.
La mostra ospiterà inoltre un esemplare della scultura-gioiello realizzata lo scorso anno da fontanagioielli per Valeria Gramiccia con tiratura di nove esemplari e della scultura dalla quale Valeria Gramiccia e Antonio Fontana hanno preso ispirazione per il disegno del gioiello. Un ricordo dell’artista scomparsa un anno fa ad aprile, proprio alla conclusione della sua personale allo Spazio COMEL.
Partner dell'evento lo studio ST Architettura Immobiliare DO.RO di Roma.
“L'argento come non lo avete mai visto” indirizza immediatamente ad immaginare qualcosa di inusuale nell'ambito dell'arte contemporanea. Gli autori evidenziano quale sia il rapporto plastico e strutturale che esiste tra gioiello e scultura: come il gioiello nelle sue dimensioni ridotte sia capace di sprigionare energia al pari di una grande scultura, altresì come quest'ultima possa essere progettata ed ideata di grandi dimensioni, mantenendo l'energia creativa di scultura anche quando le dimensioni si riducono, portandoci ad immaginare come attraverso la sapiente conoscenza delle tecniche di lavorazione si possa oltrepassare quel concetto di oggetto artigiano, quale solitamente inteso il gioiello tradizionale e commerciale, elevandolo ad opera d'arte in questo caso utilizzando l'argento.
A tale proposito, Antonio Fontana, curatore della mostra insieme al fratello Andrea, sottolinea come nel secolo scorso artisti come Afro, Consagra, Fontana, Capogrossi, Pomodoro e tanti altri come Dalì, Max Enst e Picasso siano stati artefici di una ricerca attraverso l'oro e l'argento coadiuvati da maestri orafi eccellenti. Il loro intento era superare l’impossibilità di indossare l’opera d'arte nella sua manifestazione più tradizionale, concependo il gioiello come tramite fra l’opera d’arte stessa e la persona.
Fontanagioielli danno vita così ad un nuovo progetto fatto di collaborazioni con grandi ed importanti artisti contemporanei; come negli anni 60-70 botteghe orafe romane quali Masenza, Fumanti e come quelle di Giancarlo Montebello a Milano, realizzarono gioielli d'artista con i grandi Maestri del 900.
“... Per Luciano la dominante è lo sfruttamento della plasticità della lastra piegata e modellata attraverso direttrici espressive costantemente riconoscibili. Per Silvia le opere sono in continuo divenire attraverso la padronanza della modellazione in cera che si sviluppa suggerendo, quasi in maniera inconscia”. Così scrive nel testo a corredo del catalogo che verrà pubblicato per l'occasione, il Prof. Aldo Vitali, Maestro Argentiere, Primo Console dell'Università e Nobil Collegio degli Orafi Argentieri dell'Alma città di Roma, che presenzierà il giorno inaugurale la mostra insieme ad altri autorevoli figure del mondo orafo tra cui la nota designer, progettista di gioielli, formatrice IED di Roma Gioia Capolei, che ci parla di: “Un design progettato e pensato direttamente sulla materia, Argento piegato, forgiato, graffiato, arrotolato, con decisione, con forza, con tenacia con passione, dalla ricerca con la R maiuscola di nuovi linguaggi e nuove frontiere nel desiderio di raccontare storie e riconoscervi poi stupiti le impronte dei quattro elementi della natura e ancora quei semi artistici rimasti nella loro memoria”.
Una mostra con vere e proprie opere d'arte contemporanea, da collezionare e soprattutto da indossare: collane, bracciali, anelli e spille; ma anche sculture, in argento, ferro, legno e anche in alluminio.
La mostra ospiterà inoltre un esemplare della scultura-gioiello realizzata lo scorso anno da fontanagioielli per Valeria Gramiccia con tiratura di nove esemplari e della scultura dalla quale Valeria Gramiccia e Antonio Fontana hanno preso ispirazione per il disegno del gioiello. Un ricordo dell’artista scomparsa un anno fa ad aprile, proprio alla conclusione della sua personale allo Spazio COMEL.
Partner dell'evento lo studio ST Architettura Immobiliare DO.RO di Roma.
06
aprile 2019
Largentocomenonloavetemaivisto
Dal 06 al 20 aprile 2019
arte contemporanea
Location
SPAZIO COMEL
Latina, Via Neghelli, 68, (Latina)
Latina, Via Neghelli, 68, (Latina)
Orario di apertura
Tutti i giorni dalle 17.00 alle 20.00 – domenica anche dalle 10.30 alle 13.00
Vernissage
6 Aprile 2019, Ore 18:00
Autore
Curatore