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Franco Cenci – Il cielo in una casa
Franco Cenci abita le stanze di Casa Vuota con una mostra aerea e volatile. Giochi prospettici e aperture illusionistiche modificano la percezione degli spazi. Installazioni, fotografie, collage, elaborazioni grafiche e ceramiche raccontano il senso dell’abitare e la necessità della metamorfosi.
Comunicato stampa
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Franco Cenci abita le stanze di Casa Vuota a Roma con una mostra aerea e volatile intitolata “Il cielo in una casa”, un progetto site-specific dedicato a tutti quelli che non vogliono o non possono tenere i piedi per terra. La personale, curata da Francesco Paolo Del Re e Sabino de Nichilo, si inaugura sabato 6 aprile 2019 alle ore 18:30 al secondo piano di via Maia 12. Visitabile su appuntamento, la mostra resta aperta fino al 26 maggio.
L’artista fa il nido nell’appartamento del Quadraro trasformato in spazio espositivo e invita il pubblico a scardinare le prospettive consuete alle quali è abituato e ad abbandonare ogni coordinata o riferimento spaziale. “Il punto di vista umano è ribaltato”, spiega Franco Cenci, “in un effetto di smarginamento, di vertigine che confonde il basso e l’alto”. Giochi prospettici e aperture illusionistiche modificano la percezione degli spazi di Casa Vuota e illuminano presenze che non ci sono eppure si vedono, oppure che non si vedono ma sono evocate con un senso di mistero e meraviglia.
Le stanze di Casa Vuota vengono occupate da installazioni che raccontano il senso dell’abitare e la necessità della metamorfosi. Protagonisti della mostra sono uomini e donne uccello, già mutati o in procinto di mutare, che Franco Cenci ritrae attraverso fotografie, collage, elaborazioni grafiche e ceramiche. Sono loro ad annidarsi in una dimensione poetica e fiabesca sospesa tra soffitto e pavimento, disseminando tracce della loro storia, feticci, piccoli oggetti d’affezione da scoprire come in una caccia al tesoro. Visti con il loro sguardo, la casa stessa e il quartiere in cui sorge assumono dei contorni onirici e incantati, che superano il contingente nel tentativo di far avverare un altrove piumoso e ventoso.
Franco Cenci (Monterotondo, 1958) vive a Roma. Laureato in Lettere presso la cattedra di Storia dell’Arte Contemporanea di Roma con una tesi su Antonio Donghi, dal 1979 al 1983 partecipa alle iniziative internazionali della Mail Art. La sua attività espositiva comincia con Barbara Martusciello all’inizio degli anni Novanta. Dopo un lungo periodo di insegnamento nella scuola secondaria, dal 2001 si dedica al lavoro di grafico pubblicitario. Tra mostre personali più recenti si segnalano nel 2018 “Itinerario P. Alla ricerca dell’arca perduta” presso la galleria 28 Piazza di Pietra di Roma a cura di Michela Becchis, nel 2017 “GladiAttori” presso l’Antiquarium Alda Levi di Milano a cura di Manuela De Leonardis, nel 2015 “Armata Innocenza” presso Interno 14 a Roma, nel 2013 “Beatrice. Una storia ritrovata presso Acta International di Roma e nel 2001 “Franco Cenci 1997-2001” a cura di Teresa Macrì presso Il Ponte Contemporanea di Roma. Le collettive più significative sono nel 2016 “È primavera” presso Luoghi Comuni Sansalvario di Torino, nel 2014 “La grande illusione” alla Temple University di Roma, nel 2013 “Door to door” a Salerno e nel 2001 “Mille e una biennale” alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia.
L’artista fa il nido nell’appartamento del Quadraro trasformato in spazio espositivo e invita il pubblico a scardinare le prospettive consuete alle quali è abituato e ad abbandonare ogni coordinata o riferimento spaziale. “Il punto di vista umano è ribaltato”, spiega Franco Cenci, “in un effetto di smarginamento, di vertigine che confonde il basso e l’alto”. Giochi prospettici e aperture illusionistiche modificano la percezione degli spazi di Casa Vuota e illuminano presenze che non ci sono eppure si vedono, oppure che non si vedono ma sono evocate con un senso di mistero e meraviglia.
Le stanze di Casa Vuota vengono occupate da installazioni che raccontano il senso dell’abitare e la necessità della metamorfosi. Protagonisti della mostra sono uomini e donne uccello, già mutati o in procinto di mutare, che Franco Cenci ritrae attraverso fotografie, collage, elaborazioni grafiche e ceramiche. Sono loro ad annidarsi in una dimensione poetica e fiabesca sospesa tra soffitto e pavimento, disseminando tracce della loro storia, feticci, piccoli oggetti d’affezione da scoprire come in una caccia al tesoro. Visti con il loro sguardo, la casa stessa e il quartiere in cui sorge assumono dei contorni onirici e incantati, che superano il contingente nel tentativo di far avverare un altrove piumoso e ventoso.
Franco Cenci (Monterotondo, 1958) vive a Roma. Laureato in Lettere presso la cattedra di Storia dell’Arte Contemporanea di Roma con una tesi su Antonio Donghi, dal 1979 al 1983 partecipa alle iniziative internazionali della Mail Art. La sua attività espositiva comincia con Barbara Martusciello all’inizio degli anni Novanta. Dopo un lungo periodo di insegnamento nella scuola secondaria, dal 2001 si dedica al lavoro di grafico pubblicitario. Tra mostre personali più recenti si segnalano nel 2018 “Itinerario P. Alla ricerca dell’arca perduta” presso la galleria 28 Piazza di Pietra di Roma a cura di Michela Becchis, nel 2017 “GladiAttori” presso l’Antiquarium Alda Levi di Milano a cura di Manuela De Leonardis, nel 2015 “Armata Innocenza” presso Interno 14 a Roma, nel 2013 “Beatrice. Una storia ritrovata presso Acta International di Roma e nel 2001 “Franco Cenci 1997-2001” a cura di Teresa Macrì presso Il Ponte Contemporanea di Roma. Le collettive più significative sono nel 2016 “È primavera” presso Luoghi Comuni Sansalvario di Torino, nel 2014 “La grande illusione” alla Temple University di Roma, nel 2013 “Door to door” a Salerno e nel 2001 “Mille e una biennale” alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia.
06
aprile 2019
Franco Cenci – Il cielo in una casa
Dal 06 aprile al 26 maggio 2019
arte contemporanea
Location
CASA VUOTA
Roma, Via Maia, 12, (Roma)
Roma, Via Maia, 12, (Roma)
Orario di apertura
visitabile su appuntamento
Vernissage
6 Aprile 2019, ore 18:30
Autore
Curatore