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Pica, nessuno e centomila. Gli aforismi di Salvatore Pica nella grafica di Alessandro Capuano
Salvatore Pica, operatore culturale e punto di riferimento per le avanguardie artistiche cittadine e cosmopolite è una leggenda metropolitana nella storia della città di Napoli: un mito a cui l’artista Alessandro Capuano ha dedicato 10 grafiche nell’ambito della mostra a cura di Sabina Albano
Comunicato stampa
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Nell’epoca dell’eccesso contemporaneo le immagini, come i miti e le leggende, sono nomadi
mediatiche che viaggiano attraverso le epoche. Salvatore Pica, operatore culturale e punto di
riferimento per le avanguardie artistiche cittadine e cosmopolite è una leggenda metropolitana
nella storia della città di Napoli: tutti lo conoscono, si ha la sensazione che sia passato da ogni
luogo e abbia conosciuto chiunque; i suoi aforismi rappresentano una filosofia del quotidiano che
incrociano intelligenza e buonumore.
Pica ha cambiato pelle mille volte ed è risorto dalle sue stesse ceneri come una fenice
metropolitana o, meglio, un Mito a cui l’artista Alessandro Capuano dedica 10 grafiche nell’ambito
della mostra “Pica, nessuno e centomila. Gli aforismi di Salvatore Pica nella grafica di Alessandro
Capuano” a cura di Sabina Albano,che sarà inaugurata il 28 marzo alle ore 18 presso la
Sabinalbano Modart Gallery in Salita Vetriera 15 a Napoli .
La mostra - che sarà possibile visitare dal 29 marzo al 12 aprile 2019 - rientra nella serie “Miti”,
un progetto grafico-artistico che Capuano realizza da anni, composto da serie di grafiche d’autore,
dedicate ai personaggi del cinema, della cultura, dello sport che più hanno colpito ed influito
sull’immaginario collettivo.
Dopo aver frequentato il Liceo Artistico e per un po’ l’Accademia delle Belle Arti di Napoli,
Alessandro Capuano intraprende un viaggio attraverso l’Italia, che gli ha permesso di praticare
quasi tutte le tecniche pittoriche dal disegno, alla fotografia, fino alla scenografia, al cinema, alla
pubblicità, al teatro, per poi approdare alla computer grafica, mezzo attraverso il quale sintetizza
tutto il suo background artistico. Dopo 23 anni ha deciso di ritornare ad interagire e farsi
contaminare dalla sua città di origine, Napoli, una “realtà capovolta”.
BIOGRAFIA
Alessandro Capuano (Napoli, 1975) è artista, fotografo e regista; vive e lavora fra Milano, Verona e
Napoli.
Dopo aver frequentato il liceo Artistico si iscrive all’Accademia di Belle Arti sezione Scenografia,
avendo cominciato molto giovane a collaborare con compagnie teatrali amatoriali e non.
Contemporaneamente inizia ad approfondire diverse tecniche pittoriche, dal disegno,
all’acquarello, dall’acrilico all’olio su tela, fino all’aerografo, per poi approdare alla grafica, dando
vita ad uno stile personale in cui pop art e street art si fondono in un linguaggio dai toni dissacranti
e satirici.
Determinate è stato l’incontro con il fotografo Oreste Pipolo, grazie alla cui collaborazione
Capuano si avvicina e sperimenta con successo il medium fotografico.
Continua la sua attività di assistente scenografo in produzioni teatrali e cinematografiche sempre
più rilevanti, fra cui Il Conte di Montecristo di Josè Diana con Gerard Depardieu e Sergio Rubini, e
in opere liriche nel mondo; attraverso la sua attività legata alla grafica cura l’immagine e
l’organizzazione di tutti gli spettacoli extra lirici all’Arena di Verona e di artisti come Rosario
Fiorello, Ennio Morricone, Mario Biondi, Patty Pravo, solo per citarne alcuni.
Nel 2009 conosce il regista teatrale Roberto Totola e Marina Furlani, con i quali comincia a
collaborare non solo artisticamente, ma fonda a Verona un teatro di ricerca e spazio espositivo
Teatro Fonderia Aperto, di cui e co – direttore artistico.
Alessandro Capuano è protagonista di numerose mostre personali in Italia e all’estero in
particolare a Berlino e New York, con opere in cui tutto ciò che è immagine contemporanea, sia
documentaristica o pubblicitaria, viene assorbita dall’artista, il quale poi la rielabora nella sua cifra
stilistica, dandole una nuova identità: un ready made concettuale, una sua personale visione della
realtà.
mediatiche che viaggiano attraverso le epoche. Salvatore Pica, operatore culturale e punto di
riferimento per le avanguardie artistiche cittadine e cosmopolite è una leggenda metropolitana
nella storia della città di Napoli: tutti lo conoscono, si ha la sensazione che sia passato da ogni
luogo e abbia conosciuto chiunque; i suoi aforismi rappresentano una filosofia del quotidiano che
incrociano intelligenza e buonumore.
Pica ha cambiato pelle mille volte ed è risorto dalle sue stesse ceneri come una fenice
metropolitana o, meglio, un Mito a cui l’artista Alessandro Capuano dedica 10 grafiche nell’ambito
della mostra “Pica, nessuno e centomila. Gli aforismi di Salvatore Pica nella grafica di Alessandro
Capuano” a cura di Sabina Albano,che sarà inaugurata il 28 marzo alle ore 18 presso la
Sabinalbano Modart Gallery in Salita Vetriera 15 a Napoli .
La mostra - che sarà possibile visitare dal 29 marzo al 12 aprile 2019 - rientra nella serie “Miti”,
un progetto grafico-artistico che Capuano realizza da anni, composto da serie di grafiche d’autore,
dedicate ai personaggi del cinema, della cultura, dello sport che più hanno colpito ed influito
sull’immaginario collettivo.
Dopo aver frequentato il Liceo Artistico e per un po’ l’Accademia delle Belle Arti di Napoli,
Alessandro Capuano intraprende un viaggio attraverso l’Italia, che gli ha permesso di praticare
quasi tutte le tecniche pittoriche dal disegno, alla fotografia, fino alla scenografia, al cinema, alla
pubblicità, al teatro, per poi approdare alla computer grafica, mezzo attraverso il quale sintetizza
tutto il suo background artistico. Dopo 23 anni ha deciso di ritornare ad interagire e farsi
contaminare dalla sua città di origine, Napoli, una “realtà capovolta”.
BIOGRAFIA
Alessandro Capuano (Napoli, 1975) è artista, fotografo e regista; vive e lavora fra Milano, Verona e
Napoli.
Dopo aver frequentato il liceo Artistico si iscrive all’Accademia di Belle Arti sezione Scenografia,
avendo cominciato molto giovane a collaborare con compagnie teatrali amatoriali e non.
Contemporaneamente inizia ad approfondire diverse tecniche pittoriche, dal disegno,
all’acquarello, dall’acrilico all’olio su tela, fino all’aerografo, per poi approdare alla grafica, dando
vita ad uno stile personale in cui pop art e street art si fondono in un linguaggio dai toni dissacranti
e satirici.
Determinate è stato l’incontro con il fotografo Oreste Pipolo, grazie alla cui collaborazione
Capuano si avvicina e sperimenta con successo il medium fotografico.
Continua la sua attività di assistente scenografo in produzioni teatrali e cinematografiche sempre
più rilevanti, fra cui Il Conte di Montecristo di Josè Diana con Gerard Depardieu e Sergio Rubini, e
in opere liriche nel mondo; attraverso la sua attività legata alla grafica cura l’immagine e
l’organizzazione di tutti gli spettacoli extra lirici all’Arena di Verona e di artisti come Rosario
Fiorello, Ennio Morricone, Mario Biondi, Patty Pravo, solo per citarne alcuni.
Nel 2009 conosce il regista teatrale Roberto Totola e Marina Furlani, con i quali comincia a
collaborare non solo artisticamente, ma fonda a Verona un teatro di ricerca e spazio espositivo
Teatro Fonderia Aperto, di cui e co – direttore artistico.
Alessandro Capuano è protagonista di numerose mostre personali in Italia e all’estero in
particolare a Berlino e New York, con opere in cui tutto ciò che è immagine contemporanea, sia
documentaristica o pubblicitaria, viene assorbita dall’artista, il quale poi la rielabora nella sua cifra
stilistica, dandole una nuova identità: un ready made concettuale, una sua personale visione della
realtà.
28
marzo 2019
Pica, nessuno e centomila. Gli aforismi di Salvatore Pica nella grafica di Alessandro Capuano
Dal 28 marzo al 12 aprile 2019
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
SABINALBANO MODART GALLERY – WILLY SANTANGELO
Napoli, Vico Del Vasto A Chiaia, 52/53, (Napoli)
Napoli, Vico Del Vasto A Chiaia, 52/53, (Napoli)
Vernissage
28 Marzo 2019, ore 18
Autore
Curatore