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Antonella Albani / Marco Marassi – Fe/male
Antonella Albani e Marco Marassi indagano un mondo interiore intriso da condizionamenti e conformismi e narrano di storie intime nelle quali gli stessi spazi esterni implodono in un viscerale luogo dell’anima.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In occasione del Mese della Fotografia Roma, Interno 14 next propone il progetto fe/male, a cura di Roberta Melasecca, che inaugura anche una serie di progetti #inresidence nella nuova sede di Piazza Galeria 14 a Roma. Seconda bipersonale di Antonella Albani / Marco Marassi il giorno 21 marzo 2019 alle ore 18.30.
fe/male, prima tra le iniziative del progetto iMaterial__material/immaterial world per il 2019, indaga le reti e le relazioni tra universi materiali e immateriali, e, nello specifico, le diverse prospettive con cui uomo e donna osservano, analizzano ed esperiscono il mondo fuori e dentro, al fine di individuare gli elementi che uniscono, dividono o possono condurre ad altre e differenti interpretazioni. Isabella Borrelli / Roberto Cavallini e Antonella Albani / Marco Marassi, invitati a confrontarsi in due consecutive bipersonali, non proporranno, dunque, visioni del mondo maschile e femminile ma il loro particolare e personale punto di osservazione delle cose e delle persone, della vita interiore e esteriore, del reale e del virtuale, in un sistema profondamente connesso e interagente.
Antonella Albani e Marco Marassi indagano un mondo interiore intriso da condizionamenti e conformismi e narrano di storie intime nelle quali gli stessi spazi esterni implodono in un viscerale luogo dell’anima.
Forse non è il mio fantasma di Albani è uno spazio vuoto, una prigione, una clausura imposta, una costrizione voluta dall’esterno o una negazione della propria identità. L’artista rappresenta una donna negata, ingabbiata, a tratti statuaria e conscia di una situazione di immobilità, cristallizzata in un ricorrente infinito, oppure tesa a un tentativo di movimento, via di fuga verso la “luce”. Seduta o stante, sembra dire: “questa io sono”. Spesso l’incastro di ciò che siamo è imprescindibile: a volte romantico, archetipo femminile obbligato, a volte stranamente salvifico o di ultima condanna. I trucioli di carta fotografica, ritagliati dagli stessi scatti, sono sovrapposti alle immagini e rappresentano una parte del proprio essere in qualche modo negato, censurato, e quindi “tagliato”, eliminato.
Buck up cry!, di Marassi nasce come shooting performativo incentrato sulla rottura di due tabù del mondo eterosessuale, maschile, bianco, contemporaneo: il trucco ed il pianto. Il pianto nell’antichità, come tutti i liquidi del corpo umano – il sangue, il sudore, lo sperma – era sinonimo di vita e vitalità. L‘uomo che piange è un valore positivo anche nel mondo contemporaneo: il pianto pulisce l‘anima dando sfogo alle sofferenze e, come il pianto, nel corso del tempo, anche il trucco è diventato un forte veicolo di concetti a volte diametralmente opposti. L’artista ritrae volti sospesi in uno spazio atemporale, evidenziano dubbi ed interrogativi: truccarsi è inversamente proporzionale alla forza di piangere e ci si trucca per non piangere o ancora si piange per liberarsi da un trucco pesante.
Il progetto iMaterial_material/immaterial world indaga le capacità e le possibilità di aggregazione e separazione dei processi ambientali e territoriali: in questo momento storico viviamo una profonda dicotomia per la quale la realtà è al tempo stesso materiale e immateriale dalla compresenza di questi due ambiti ha origine ogni nostra percezione del visibile e dell’invisibile. Il nostro corpo abita lo spazio-tempo: dalla relazione tra il corpo e lo spazio, svincolata dalla posizione in un luogo specifico attraverso reti invisibili, ognuno scopre di coesistere all’interno e all’esterno di un etere di connessioni. Immaginario e reale, materiale e immateriale interagiscono in serie infinite di unità che tentano di superare ogni dualismo e valicare i confini. Motilità, spazialità, corporeità fluiscono in movimenti di singoli, di masse che si incontrano e si allontanano, si scambiano energia generando entalpia in una funzione continua e circolare. Analizzare le differenze e le uguaglianze, che si pongono come elementi generatori dei processi ambientali, sociali e culturali di una comunità e di un territorio è dunque il principale obiettivo. iMaterial è un progetto multidisciplinare, diffuso sul territorio, comprenderà diverse e variegate iniziative, utilizzerà molteplici media e forme, interrogherà varie discipline, coinvolgerà vari operatori culturali e studiosi, curatori, artisti; tenterà di realizzare una mappatura e una topografia culturale che puntino alla riscoperta delle ricchezze, delle risorse e della storia presente e passata.
Antonella Albani nasce nel 1972 a Roma, dove vive e lavora. Dopo il diploma di maturità d’Arte Applicata con specializzazione in Fotografia Artistica e Grafica Pubblicitaria, si laurea in Storia dell'Arte Moderna a La Sapienza Università di Roma, con una tesi sull’eredità di Raffaello nella pittura occidentale (e sull’opera pittorica del suo migliore allievo, Giulio Romano), raffinando così le sue competenze umanistiche e la passione per le arti figurative. Le sue fotografie raccontano l'attesa di qualcosa che mai accadrà: l’agire dei suoi personaggi è in realtà una sospensione e questi ultimi sono spesso immobili, cristallizzati. È una fotografia venata di metafisica e a tratti ironica surrealtà, che spesso denuncia una solitudine, in particolare della figura femminile. Tra le principali esposizioni: 2013, Da donna a donna progetto collettivo, Associazione Prospettiva 8, a cura di Rosa Maria Puglisi, Casa internazionale delle Donne, Roma. 2013, Secondo Progetto Portfolio con l’opera La soglia: uomo con cappello a cura di Carlo Gallerati e Noemi Pittaluga, Galleria Gallerati, Roma; 2014, Arte in Studio 2. One Day Exhibition (a cura di Carlo Gallerati e Sarah Palermo), Studio legale e tributario Savella & Associati, Roma; 2015, Museo dell’istante (progetto collettivo a cura di Mauro Raponi, Flavia Rossi e Luca Chiaventi), Officine Fotografiche/Teatro Ambra, Roma. 2015, Nude - Tre artiste, un’unica traccia (a cura di Francesca Bertuglia, Party - L’arte da ricevere, nell’ambito di Open House Roma), Roma; 2016, Rassegna fotografica Fuori 7 , partecipazione con la serie fotografica La cucina, (a cura di Serena Silvestrini), Galleria Gallerati, Roma; 2017,Intimate Journey, Mostra personale (a cura di Enrico Nicolò), Libreria Fahrenheit 45, Roma; 2018, La soglia: uomo con cappello, Mostra personale permanente nell’ambito della rassegna Adottart, un Museo diffuso nel rione all’Esquilino (organizzata dall’Associazione culturale Arco di Gallieno e a cura di Franco Cenci), Coltelleria Daniela Prezioso, Roma. Principali eventi e riconoscimenti: 2014, San Lorenzo Street Art Gallery (a cura di Flare luci parassite) artista selezionata con l’opera La soglia, Nuovo Cinema Palazzo, Roma; 2016, Fotoleggendo 2016 (a cura di Emilio D’Itri, partecipazione con la serie La famiglia), Officine Fotografiche, Roma; 2016, vincitrice T.I.N.A. Prize (artista selezionata dalla Galleria Gallerati con l’opera La cucina n. 1), Radar, San Donà di Piave (VE). 2018, Ho scoperto dove sono, Mostra personale (a cura di Roberta Melasecca e Michela Becchis), Interno 14, Roma. 2018, Arte in camera open studio nell’ambito della rassegna RAW, Roma, studio d’arte Marialuisa Angeletti, Roma.
Marco Marassi, classe 1975, nasce autodidatta per poi perfezionarsi presso la Scuola di Arti e Mestieri Ettore Rolli di Roma studiando fotografia. Tra le varie mostre collettive e riconoscimenti: 2012 espone al Macro di Roma come finalista del premio d'arte contemporanea Adrenalina; 2014 presso l'Arsenale di Venezia come finalista del premio Arte Laguna; 2015 è tra i 6 vincitori del premio “Warsteiner young talents” nell'ambito dell'Affordable Art Fair di Milano; 2015 Finalista premio Nocivelli - Verolanuova BS; 2016 Finalista premi Primal Energy - Polveriera Guzman - Orbetello GR; 2017 Rassegna “Rencontres de la photographie" Mamo Temporary Gallery - Arles - Francia; 2017 Ospite invitato presso Daphne Bateau Gallery - Pairigi - Francia; 2017 Finalista TAG Prize Tevere Art Gallery, via di Santa Passera 25 - Roma. Mostre Personali: 2016: "Assenza" Mila Gallery via Monte Brianzo 46 - Roma; 2016 "Assenza" Tevere Art Gallery, via di Santa Passera 25 2017: "Burning Circus" presso la Tevere Art Gallery, via di Santa Passera 25 - Roma; 2017: "Burning Circus" presso la Tevere Art Gallery, via di Santa Passera 25 - Roma; 2018 shooting performativo “Buck up and cry!” Con Barbara Lalle presso il MACRO Roma. www.marcomarassi.com
INFO
Mese della Fotografia Roma 2019
fe/male
A cura di Roberta Melasecca
Organizzazione Roberta Melasecca - Interno 14 next
Evento all’interno del progetto iMaterial__material/immaterial world
Isabella Borrelli / Roberto Cavallini
12-19 marzo 2019
Antonella Albani / Marco Marassi
Inaugurazione 21 marzo 2019 ore 18.00
21-28 marzo 2019
Talk Fotografia e testo
15 marzo 2019
Talk Fotografia e Performance
28 marzo 2019 ore 19.00
Con Lori Adragna, Michela Becchis, Francesca Fini, Barbara Lalle, Nora Lux
Interno 14 next c/o Spazio Impatto
Piazza Galeria 14 b- 15 | Roma
Interno 14 next
Roberta Melasecca
info@interno14next.it
3494945612
www.interno14next.it
fe/male, prima tra le iniziative del progetto iMaterial__material/immaterial world per il 2019, indaga le reti e le relazioni tra universi materiali e immateriali, e, nello specifico, le diverse prospettive con cui uomo e donna osservano, analizzano ed esperiscono il mondo fuori e dentro, al fine di individuare gli elementi che uniscono, dividono o possono condurre ad altre e differenti interpretazioni. Isabella Borrelli / Roberto Cavallini e Antonella Albani / Marco Marassi, invitati a confrontarsi in due consecutive bipersonali, non proporranno, dunque, visioni del mondo maschile e femminile ma il loro particolare e personale punto di osservazione delle cose e delle persone, della vita interiore e esteriore, del reale e del virtuale, in un sistema profondamente connesso e interagente.
Antonella Albani e Marco Marassi indagano un mondo interiore intriso da condizionamenti e conformismi e narrano di storie intime nelle quali gli stessi spazi esterni implodono in un viscerale luogo dell’anima.
Forse non è il mio fantasma di Albani è uno spazio vuoto, una prigione, una clausura imposta, una costrizione voluta dall’esterno o una negazione della propria identità. L’artista rappresenta una donna negata, ingabbiata, a tratti statuaria e conscia di una situazione di immobilità, cristallizzata in un ricorrente infinito, oppure tesa a un tentativo di movimento, via di fuga verso la “luce”. Seduta o stante, sembra dire: “questa io sono”. Spesso l’incastro di ciò che siamo è imprescindibile: a volte romantico, archetipo femminile obbligato, a volte stranamente salvifico o di ultima condanna. I trucioli di carta fotografica, ritagliati dagli stessi scatti, sono sovrapposti alle immagini e rappresentano una parte del proprio essere in qualche modo negato, censurato, e quindi “tagliato”, eliminato.
Buck up cry!, di Marassi nasce come shooting performativo incentrato sulla rottura di due tabù del mondo eterosessuale, maschile, bianco, contemporaneo: il trucco ed il pianto. Il pianto nell’antichità, come tutti i liquidi del corpo umano – il sangue, il sudore, lo sperma – era sinonimo di vita e vitalità. L‘uomo che piange è un valore positivo anche nel mondo contemporaneo: il pianto pulisce l‘anima dando sfogo alle sofferenze e, come il pianto, nel corso del tempo, anche il trucco è diventato un forte veicolo di concetti a volte diametralmente opposti. L’artista ritrae volti sospesi in uno spazio atemporale, evidenziano dubbi ed interrogativi: truccarsi è inversamente proporzionale alla forza di piangere e ci si trucca per non piangere o ancora si piange per liberarsi da un trucco pesante.
Il progetto iMaterial_material/immaterial world indaga le capacità e le possibilità di aggregazione e separazione dei processi ambientali e territoriali: in questo momento storico viviamo una profonda dicotomia per la quale la realtà è al tempo stesso materiale e immateriale dalla compresenza di questi due ambiti ha origine ogni nostra percezione del visibile e dell’invisibile. Il nostro corpo abita lo spazio-tempo: dalla relazione tra il corpo e lo spazio, svincolata dalla posizione in un luogo specifico attraverso reti invisibili, ognuno scopre di coesistere all’interno e all’esterno di un etere di connessioni. Immaginario e reale, materiale e immateriale interagiscono in serie infinite di unità che tentano di superare ogni dualismo e valicare i confini. Motilità, spazialità, corporeità fluiscono in movimenti di singoli, di masse che si incontrano e si allontanano, si scambiano energia generando entalpia in una funzione continua e circolare. Analizzare le differenze e le uguaglianze, che si pongono come elementi generatori dei processi ambientali, sociali e culturali di una comunità e di un territorio è dunque il principale obiettivo. iMaterial è un progetto multidisciplinare, diffuso sul territorio, comprenderà diverse e variegate iniziative, utilizzerà molteplici media e forme, interrogherà varie discipline, coinvolgerà vari operatori culturali e studiosi, curatori, artisti; tenterà di realizzare una mappatura e una topografia culturale che puntino alla riscoperta delle ricchezze, delle risorse e della storia presente e passata.
Antonella Albani nasce nel 1972 a Roma, dove vive e lavora. Dopo il diploma di maturità d’Arte Applicata con specializzazione in Fotografia Artistica e Grafica Pubblicitaria, si laurea in Storia dell'Arte Moderna a La Sapienza Università di Roma, con una tesi sull’eredità di Raffaello nella pittura occidentale (e sull’opera pittorica del suo migliore allievo, Giulio Romano), raffinando così le sue competenze umanistiche e la passione per le arti figurative. Le sue fotografie raccontano l'attesa di qualcosa che mai accadrà: l’agire dei suoi personaggi è in realtà una sospensione e questi ultimi sono spesso immobili, cristallizzati. È una fotografia venata di metafisica e a tratti ironica surrealtà, che spesso denuncia una solitudine, in particolare della figura femminile. Tra le principali esposizioni: 2013, Da donna a donna progetto collettivo, Associazione Prospettiva 8, a cura di Rosa Maria Puglisi, Casa internazionale delle Donne, Roma. 2013, Secondo Progetto Portfolio con l’opera La soglia: uomo con cappello a cura di Carlo Gallerati e Noemi Pittaluga, Galleria Gallerati, Roma; 2014, Arte in Studio 2. One Day Exhibition (a cura di Carlo Gallerati e Sarah Palermo), Studio legale e tributario Savella & Associati, Roma; 2015, Museo dell’istante (progetto collettivo a cura di Mauro Raponi, Flavia Rossi e Luca Chiaventi), Officine Fotografiche/Teatro Ambra, Roma. 2015, Nude - Tre artiste, un’unica traccia (a cura di Francesca Bertuglia, Party - L’arte da ricevere, nell’ambito di Open House Roma), Roma; 2016, Rassegna fotografica Fuori 7 , partecipazione con la serie fotografica La cucina, (a cura di Serena Silvestrini), Galleria Gallerati, Roma; 2017,Intimate Journey, Mostra personale (a cura di Enrico Nicolò), Libreria Fahrenheit 45, Roma; 2018, La soglia: uomo con cappello, Mostra personale permanente nell’ambito della rassegna Adottart, un Museo diffuso nel rione all’Esquilino (organizzata dall’Associazione culturale Arco di Gallieno e a cura di Franco Cenci), Coltelleria Daniela Prezioso, Roma. Principali eventi e riconoscimenti: 2014, San Lorenzo Street Art Gallery (a cura di Flare luci parassite) artista selezionata con l’opera La soglia, Nuovo Cinema Palazzo, Roma; 2016, Fotoleggendo 2016 (a cura di Emilio D’Itri, partecipazione con la serie La famiglia), Officine Fotografiche, Roma; 2016, vincitrice T.I.N.A. Prize (artista selezionata dalla Galleria Gallerati con l’opera La cucina n. 1), Radar, San Donà di Piave (VE). 2018, Ho scoperto dove sono, Mostra personale (a cura di Roberta Melasecca e Michela Becchis), Interno 14, Roma. 2018, Arte in camera open studio nell’ambito della rassegna RAW, Roma, studio d’arte Marialuisa Angeletti, Roma.
Marco Marassi, classe 1975, nasce autodidatta per poi perfezionarsi presso la Scuola di Arti e Mestieri Ettore Rolli di Roma studiando fotografia. Tra le varie mostre collettive e riconoscimenti: 2012 espone al Macro di Roma come finalista del premio d'arte contemporanea Adrenalina; 2014 presso l'Arsenale di Venezia come finalista del premio Arte Laguna; 2015 è tra i 6 vincitori del premio “Warsteiner young talents” nell'ambito dell'Affordable Art Fair di Milano; 2015 Finalista premio Nocivelli - Verolanuova BS; 2016 Finalista premi Primal Energy - Polveriera Guzman - Orbetello GR; 2017 Rassegna “Rencontres de la photographie" Mamo Temporary Gallery - Arles - Francia; 2017 Ospite invitato presso Daphne Bateau Gallery - Pairigi - Francia; 2017 Finalista TAG Prize Tevere Art Gallery, via di Santa Passera 25 - Roma. Mostre Personali: 2016: "Assenza" Mila Gallery via Monte Brianzo 46 - Roma; 2016 "Assenza" Tevere Art Gallery, via di Santa Passera 25 2017: "Burning Circus" presso la Tevere Art Gallery, via di Santa Passera 25 - Roma; 2017: "Burning Circus" presso la Tevere Art Gallery, via di Santa Passera 25 - Roma; 2018 shooting performativo “Buck up and cry!” Con Barbara Lalle presso il MACRO Roma. www.marcomarassi.com
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Mese della Fotografia Roma 2019
fe/male
A cura di Roberta Melasecca
Organizzazione Roberta Melasecca - Interno 14 next
Evento all’interno del progetto iMaterial__material/immaterial world
Isabella Borrelli / Roberto Cavallini
12-19 marzo 2019
Antonella Albani / Marco Marassi
Inaugurazione 21 marzo 2019 ore 18.00
21-28 marzo 2019
Talk Fotografia e testo
15 marzo 2019
Talk Fotografia e Performance
28 marzo 2019 ore 19.00
Con Lori Adragna, Michela Becchis, Francesca Fini, Barbara Lalle, Nora Lux
Interno 14 next c/o Spazio Impatto
Piazza Galeria 14 b- 15 | Roma
Interno 14 next
Roberta Melasecca
info@interno14next.it
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21
marzo 2019
Antonella Albani / Marco Marassi – Fe/male
Dal 21 al 28 marzo 2019
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
GALLERIA IMPATTO
Roma, Piazza Galeria, 14b/15, (Roma)
Roma, Piazza Galeria, 14b/15, (Roma)
Orario di apertura
venerdì 18-20 - dal lunedì al giovedì 18-20
Vernissage
21 Marzo 2019, ore 18.30
Autore
Curatore