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È qui. Un percorso fra luoghi, persone e arte
Dino Zoli Textile, Fondazione Dino Zoli e Accademia di Belle Arti di Bologna presentano un progetto dedicato all’abitare, tra arte e design, immaginario e memoria. In mostra a Forlì, 29 sedute nate dall’incontro tra gli studenti, i ragazzi delle cooperative sociali e i tessuti Dino Zoli Textile.
Comunicato stampa
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Ricerca artistica, attenzione ai giovani e sguardo rivolto al sociale: con il progetto “È QUI. Un percorso fra luoghi, persone e arte” il Gruppo Dino Zoli di Forlì si fa ancora una volta promotore di iniziative tese a valorizzare il rapporto tra arte, nuove generazioni e impresa. Il collettore è la Fondazione Dino Zoli, punto di riferimento culturale per il gruppo societario, che nel 2018 ha lanciato il programma “Who’s next” per sostenere e promuovere la creatività emergente.
Dal 30 marzo al 9 giugno 2019, Dino Zoli Textile, Fondazione Dino Zoli e Accademia di Belle Arti di Bologna, in collaborazione con l’Istituzione Bologna Musei / Musei Civici d’Arte Antica e con il patrocinio del Comune di Forlì, presentano un progetto dedicato all’abitare che abbraccerà arte e design, immaginario e memoria.
In esposizione, 29 sedute originali, nate dall’incontro tra gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, i ragazzi delle cooperative sociali “La Fraternità” (all’interno del Progetto Recooper) e “Arca di Noè” di Bologna e i tessuti della Dino Zoli Textile.
A partire dai racconti dei ragazzi delle cooperative sociali, fatti di parole, ma anche di immagini e suoni, gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, nell’ambito del Corso di Decorazione per l’Architettura, hanno realizzato diversi pattern tessili, stampati su tessuti Dino Zoli Textile. L’archivio dei segni e il patrimonio orale raccolti durante gli incontri sono stati rielaborati graficamente dagli studenti in stampe tessili dalle nuove narrazioni.
La collezione “Jointly”, presentata in anteprima presso il Museo Civico Medievale di Bologna in occasione della XIV Giornata del Contemporaneo e prodotta in occasione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale (2018), sarà oggetto di un allestimento completamente rinnovato per garantire al visitatore un’esperienza immersiva ed emozionale.
«Il percorso espositivo – spiegano le curatrici Nadia Stefanel e Vanna Romualdi – si suddividerà in due sezioni: una prima parte dedicata ai “Luoghi”, in cui 90 elementi distribuiti nello spazio restituiranno l’intera palette cromatica delle 29 sedute con un tappeto sonoro costituito dalle registrazioni fatte nei luoghi di lavoro dei ragazzi delle cooperative sociali; una seconda parte dedicata alle “Persone”, attraverso tre ambienti in cui ognuno potrà abitare le proprie intimità, anche quelle scomode, ripercorrendo lo spazio della memoria. Gli ambienti saranno sigillati e la visione delle sedute contenute al loro interno sarà garantita solo da alcune feritoie che imporranno al visitatore una vista difficile, così come difficile è entrare in relazione con gli altri, anche con coloro che ci stanno a fianco e che amiamo».
«L’incontro con Vanna Romualdi e, grazie a lei, con l’Accademia di Belle Arti di Bologna – dichiara Monica Zoli, socia Dino Zoli Textile – risale a diversi anni fa, con un’escalation di intensità nelle collaborazioni fino a giungere a questo emozionante progetto espositivo congiunto. La nostra non è una semplice sponsorizzazione, ma una partecipazione coinvolgente alla mostra che ben riflette le molteplici sfaccettature che compongono la nostra identità aziendale: ricerca, creatività, attenzione sociale, amore per l’arte, interrelazione con i giovani e collegamento stretto con la Scuola ad ogni livello».
Il titolo della mostra, “È QUI”, tratto da una frase stampata su una delle sedute esposte, rende simbolicamente presente la relazione frutto della mescolanza delle diverse identità, fatta di desideri, emozioni e ricordi che hanno ispirato il percorso di lavoro. Ed è partendo da qui che gli studenti Bingjie An, Xi Chen, Hanssen Diaz, Arianna Fiorentino, Xue Jiang, Samira Khajavi, Ghazaleh Kohandel, Debora Ester Lago, Weiguo Lai, Ruobi Li, Baoyi Liu, Ruiqi Ma, Elora Ndini, Ailar Noori, Sara Ruggeri, Yuxiang Wang, Ning Yu, Luo Zhang, Liyuan Zheng, Yianxi Zhou hanno sviluppato la loro sperimentazione, fatta di quell’esperienza iniziale di incontro unita ai personali linguaggi di ricerca.
Per le cooperative sociali hanno partecipato: Francesco Ahmetovic, Gloria Arietano, Jabbi Bakary, Paola Ballestrazzi, Nura Basic, Daniele Belletti, Fabio Bergami, Elisa Bortolotti, Alessio Cantelli, Fioravante Caruso, Libero Colombo, Cristian Iacoviello, Valeria Lucifora, Manuela Maestria, Enrico Marengo, Massimiliano Nascetti, Florentina Nicolai, Andrea Pasetti, Gianluca Scagnet, Tania Seghetti, Valentino Vandelli.
La mostra, che sarà inaugurata sabato 30 marzo alle ore 18.00, sarà visitabile fino al 9 giugno 2019, da martedì a giovedì ore 9.30-12.30, da venerdì a domenica ore 9.30-12.30 e 16.00-19.00, chiuso lunedì e festivi. Ingresso libero. Per informazioni: tel. +39 0543 755770, info@fondazionedinozoli.com, www.fondazionedinozoli.com.
Dino Zoli Textile nasce nel 1972 da un’intuizione di Dino Zoli che porta a Forlì una produzione che non aveva precedenti sul territorio. Attenzione all’ambiente, intuito, visione strategica e predisposizione per l’innovazione tecnologica hanno portato l’azienda a prosperare sia sul mercato italiano che su quello internazionale: oggi esporta in oltre 69 paesi nel mondo ed è riconosciuta come un partner affidabile, innovativo, che ha fatto della qualità Made in Italy, del servizio puntuale, della ricercatezza dei materiali e delle lavorazioni il proprio elemento distintivo. L’azienda produce e commercializza tessuti per arredamento: uniti, jacquard, stampati, outdoor, microfibre e tessuti tecnici in ampie gamme colori, stoccate nei magazzini dell’azienda a Forlì e disponibili per la pronta consegna. La produzione è principalmente in Italia con l’utilizzo di un reparto produttivo con orditoi e telai jacquard, oltre a macchinari per stampa, finissaggi e nobilitazioni varie. Da oltre vent’anni personale Dino Zoli lavora nella branch cinese per il controllo dell’avanzamento della produzione e qualitativo: producendo anche all’estero articoli creati dall’Ufficio Stile interno si ottengono tessuti più adatti all’applicazione industriale, nel rispetto della specificità ed esclusività Dino Zoli. Una parte della produzione è destinata a specifica clientela che richiede il custom made con particolari caratteristiche tecnico-creative. Oltre al settore del mobile imbottito e dell’arredamento, la produzione viene proposta e venduta anche in altri numerosi settori tra i quali, a titolo esemplificativo, Motorhome, Abbigliamento e Accessori. Venticinque anni fa è stata fondata la partecipata Dino Zoli Brasile che si occupa di commercializzare in Brasile e nel mercato sudamericano i tessuti per l’arredamento sviluppati in Italia. La fitta rete commerciale della società è presente in maniera capillare in tutti gli stati brasiliani e la sede operativa è situata nello stato di San Paolo.
Dal 30 marzo al 9 giugno 2019, Dino Zoli Textile, Fondazione Dino Zoli e Accademia di Belle Arti di Bologna, in collaborazione con l’Istituzione Bologna Musei / Musei Civici d’Arte Antica e con il patrocinio del Comune di Forlì, presentano un progetto dedicato all’abitare che abbraccerà arte e design, immaginario e memoria.
In esposizione, 29 sedute originali, nate dall’incontro tra gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, i ragazzi delle cooperative sociali “La Fraternità” (all’interno del Progetto Recooper) e “Arca di Noè” di Bologna e i tessuti della Dino Zoli Textile.
A partire dai racconti dei ragazzi delle cooperative sociali, fatti di parole, ma anche di immagini e suoni, gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, nell’ambito del Corso di Decorazione per l’Architettura, hanno realizzato diversi pattern tessili, stampati su tessuti Dino Zoli Textile. L’archivio dei segni e il patrimonio orale raccolti durante gli incontri sono stati rielaborati graficamente dagli studenti in stampe tessili dalle nuove narrazioni.
La collezione “Jointly”, presentata in anteprima presso il Museo Civico Medievale di Bologna in occasione della XIV Giornata del Contemporaneo e prodotta in occasione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale (2018), sarà oggetto di un allestimento completamente rinnovato per garantire al visitatore un’esperienza immersiva ed emozionale.
«Il percorso espositivo – spiegano le curatrici Nadia Stefanel e Vanna Romualdi – si suddividerà in due sezioni: una prima parte dedicata ai “Luoghi”, in cui 90 elementi distribuiti nello spazio restituiranno l’intera palette cromatica delle 29 sedute con un tappeto sonoro costituito dalle registrazioni fatte nei luoghi di lavoro dei ragazzi delle cooperative sociali; una seconda parte dedicata alle “Persone”, attraverso tre ambienti in cui ognuno potrà abitare le proprie intimità, anche quelle scomode, ripercorrendo lo spazio della memoria. Gli ambienti saranno sigillati e la visione delle sedute contenute al loro interno sarà garantita solo da alcune feritoie che imporranno al visitatore una vista difficile, così come difficile è entrare in relazione con gli altri, anche con coloro che ci stanno a fianco e che amiamo».
«L’incontro con Vanna Romualdi e, grazie a lei, con l’Accademia di Belle Arti di Bologna – dichiara Monica Zoli, socia Dino Zoli Textile – risale a diversi anni fa, con un’escalation di intensità nelle collaborazioni fino a giungere a questo emozionante progetto espositivo congiunto. La nostra non è una semplice sponsorizzazione, ma una partecipazione coinvolgente alla mostra che ben riflette le molteplici sfaccettature che compongono la nostra identità aziendale: ricerca, creatività, attenzione sociale, amore per l’arte, interrelazione con i giovani e collegamento stretto con la Scuola ad ogni livello».
Il titolo della mostra, “È QUI”, tratto da una frase stampata su una delle sedute esposte, rende simbolicamente presente la relazione frutto della mescolanza delle diverse identità, fatta di desideri, emozioni e ricordi che hanno ispirato il percorso di lavoro. Ed è partendo da qui che gli studenti Bingjie An, Xi Chen, Hanssen Diaz, Arianna Fiorentino, Xue Jiang, Samira Khajavi, Ghazaleh Kohandel, Debora Ester Lago, Weiguo Lai, Ruobi Li, Baoyi Liu, Ruiqi Ma, Elora Ndini, Ailar Noori, Sara Ruggeri, Yuxiang Wang, Ning Yu, Luo Zhang, Liyuan Zheng, Yianxi Zhou hanno sviluppato la loro sperimentazione, fatta di quell’esperienza iniziale di incontro unita ai personali linguaggi di ricerca.
Per le cooperative sociali hanno partecipato: Francesco Ahmetovic, Gloria Arietano, Jabbi Bakary, Paola Ballestrazzi, Nura Basic, Daniele Belletti, Fabio Bergami, Elisa Bortolotti, Alessio Cantelli, Fioravante Caruso, Libero Colombo, Cristian Iacoviello, Valeria Lucifora, Manuela Maestria, Enrico Marengo, Massimiliano Nascetti, Florentina Nicolai, Andrea Pasetti, Gianluca Scagnet, Tania Seghetti, Valentino Vandelli.
La mostra, che sarà inaugurata sabato 30 marzo alle ore 18.00, sarà visitabile fino al 9 giugno 2019, da martedì a giovedì ore 9.30-12.30, da venerdì a domenica ore 9.30-12.30 e 16.00-19.00, chiuso lunedì e festivi. Ingresso libero. Per informazioni: tel. +39 0543 755770, info@fondazionedinozoli.com, www.fondazionedinozoli.com.
Dino Zoli Textile nasce nel 1972 da un’intuizione di Dino Zoli che porta a Forlì una produzione che non aveva precedenti sul territorio. Attenzione all’ambiente, intuito, visione strategica e predisposizione per l’innovazione tecnologica hanno portato l’azienda a prosperare sia sul mercato italiano che su quello internazionale: oggi esporta in oltre 69 paesi nel mondo ed è riconosciuta come un partner affidabile, innovativo, che ha fatto della qualità Made in Italy, del servizio puntuale, della ricercatezza dei materiali e delle lavorazioni il proprio elemento distintivo. L’azienda produce e commercializza tessuti per arredamento: uniti, jacquard, stampati, outdoor, microfibre e tessuti tecnici in ampie gamme colori, stoccate nei magazzini dell’azienda a Forlì e disponibili per la pronta consegna. La produzione è principalmente in Italia con l’utilizzo di un reparto produttivo con orditoi e telai jacquard, oltre a macchinari per stampa, finissaggi e nobilitazioni varie. Da oltre vent’anni personale Dino Zoli lavora nella branch cinese per il controllo dell’avanzamento della produzione e qualitativo: producendo anche all’estero articoli creati dall’Ufficio Stile interno si ottengono tessuti più adatti all’applicazione industriale, nel rispetto della specificità ed esclusività Dino Zoli. Una parte della produzione è destinata a specifica clientela che richiede il custom made con particolari caratteristiche tecnico-creative. Oltre al settore del mobile imbottito e dell’arredamento, la produzione viene proposta e venduta anche in altri numerosi settori tra i quali, a titolo esemplificativo, Motorhome, Abbigliamento e Accessori. Venticinque anni fa è stata fondata la partecipata Dino Zoli Brasile che si occupa di commercializzare in Brasile e nel mercato sudamericano i tessuti per l’arredamento sviluppati in Italia. La fitta rete commerciale della società è presente in maniera capillare in tutti gli stati brasiliani e la sede operativa è situata nello stato di San Paolo.
30
marzo 2019
È qui. Un percorso fra luoghi, persone e arte
Dal 30 marzo al 09 giugno 2019
design
arte contemporanea
arti decorative e industriali
arte contemporanea
arti decorative e industriali
Location
FONDAZIONE DINO ZOLI ARTE CONTEMPORANEA
Forlì, Viale Bologna, 288, (Forlì-cesena)
Forlì, Viale Bologna, 288, (Forlì-cesena)
Orario di apertura
da martedì a giovedì 9.30-12.30, da venerdì a domenica 9.30-12.30 e 16-19, chiuso lunedì e festivi
Vernissage
30 Marzo 2019, ore 18
Autore
Curatore