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L’Ultima Cena dopo Leonardo
Sei grandi artisti internazionali, di diversa tradizione culturale, hanno riletto il tema dell’Ultima Cena a partire dalla raffigurazione che ne ha dato Leonardo da Vinci, facendone una delle espressioni più alte della nostra cultura, in un originale dialogo tra oriente e occidente.
Comunicato stampa
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Sei grandi artisti internazionali si confrontano con l’“Ultima Cena” di Leonardo
[Milano, 8 marzo 2019] In occasione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, la Fondazione Stelline ha ideato e realizzato una grande mostra internazionale intitolata L’Ultima Cena dopo Leonardo, che si terrà dal 2 aprile al 30 giugno 2019. Il percorso espositivo prevede la presenza di sei figure chiave della scena artistica contemporanea: Anish Kapoor, Robert Longo, Masbedo, Nicola Samorì, Wang Guangyi, Yue Minjun. La mostra, prodotta dalla stessa Fondazione e a cura di Demetrio Paparoni, uno dei più riconosciuti critici e curatori italiani, è inserita nel palinsesto istituzionale Milano e Leonardo 500, il programma di iniziative e progetti che celebra l’opera e il pensiero di Leonardo in occasione del quinto centenario dalla sua morte, e sarà l’evento di apertura della Milano Art Week 2019 (1-7 aprile).
Sei grandi artisti internazionali, di diversa tradizione culturale, hanno riletto il tema dell’Ultima Cena a partire dalla raffigurazione che ne ha dato Leonardo, facendone una delle espressioni più alte della nostra cultura, in un originale dialogo tra oriente e occidente.
L’Ultima Cena dopo Leonardo ha l’obiettivo di sottolineare come l’opera di Leonardo continui a contaminare l’arte contemporanea. Questa mostra include, oltre alla mai esposta in Occidente The Last Supper di Wang Guangyi, opere espressamente realizzate da Robert Longo, Nicola Samorì e da Yue Minjun, un video di Masbedo incentrato sulle mani che hanno restaurato l’opera e un omaggio di Anish Kapoor all’opera di Leonardo.
«La Fondazione Stelline ha un forte legame con il Genio del Rinascimento», sottolinea il presidente PierCarla Delpiano, «anche grazie al lavoro di Andy Wharol, che ha realizzato la sua ultima serie The Last Supper proprio per le Stelline dove l’ha esposta nella famosa mostra del 1987 in omaggio al Cenacolo, ospitato in Santa Maria delle Grazie, davanti alla sede della fondazione. È sembrato, quindi, naturale rilanciare questa sfida, in occasione delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte del Genio, a sei grandi artisti internazionali. Un progetto importante e ambizioso, L’Ultima Cena dopo Leonardo è un significativo omaggio alla contemporaneità di Leonardo, come dimostrano le opere di Anish Kapoor, Robert Longo, Masbedo, Nicola Samorì, Wang Guangyi e Yue Minjun.
Questa mostra, originale nella sua concezione e dal respiro internazionale, è il contributo che la Fondazione Stelline dedica a Leonardo, icona mondiale di arte, bellezza e genialità. Simbolo della nostra meravigliosa Italia, di una Milano sempre più aperta alla contaminazione culturale e di una Lombardia operosa ed eccellente».
Trattandosi di una figura geniale e poliedrica, il suo pensiero e il suo lavoro si prestano a fornire spunti per sviluppare linguaggi nuovi e per affrontare tematiche classiche in modo innovativo. Come spiega il curatore Demetrio Paparoni, le presenze in mostra rispondono a precisi criteri: Anish Kapoor è l’artista che più di ogni altro incarna lo spirito leonardesco, incentrando la propria ricerca sul rapporto tra arte e scienza, tra sparizione e apparizione della forma; Robert Longo è l’artista americano che ha ridefinito in chiave attuale una rilettura dei capolavori del passato, facendone espressione del presente. Rendendo palpabile il tema della morte biologica della pittura, Nicola Samorì affronta la narrazione di opere classiche, caricandole di nuovi significati; gli artisti multimediali Masbedo focalizzano la loro attenzione sulle mani di Pinin Brambilla Barcilon, la restauratrice che ha salvato l’Ultima Cena di Leonardo in oltre 22 anni di costante e ininterrotto lavoro. E ancora, Yue Minjun indaga il tema della confusione della mente attraverso l’impenetrabilità dell’immagine sacra; Wang Guangyi, in un grande polittico di sedici metri, che è la più importante rappresentazione dell’Ultima Cena realizzata in tempi recenti in Cina e mai esposta in Occidente, sovrappone l’iconografia leonardesca al paesaggio e alla tecnica pittorica tradizionale cinese del Wu Lou Hen.
Lo smembramento del “corpo sacro” dell’Ultima Cena di Leonardo ad opera di artisti alla ricerca dei misteri che questo dipinto ancora racchiude ci può regalare infinite rivelazioni, come testimoniano le opere esposte e gli esempi portati nel catalogo che accompagna la mostra (Skira Editore, 24x28 cm, 168 pagg., prezzo di copertina: € 29,00).
L’ampia indagine critica sulle opere degli artisti che hanno guardato al dipinto di Santa Maria delle Grazie di Milano – Salvador Dalí, Shusaku Arakawa, Mary Beth Edelson, Marlen Dumas, Andy Warhol, Andres Serrano, Vik Muniz, Hiroshi Sugimoto, Zhang Huan, Zeng Fanzhi, Wang Guangyi, Yue Minjun, Robert Longo, Anish Kapoor, Masbedo e Nicola Samorì – e le interviste inedite agli artisti presenti in mostra fanno di questo libro un documento sulla capacità generativa dell’opera di Leonardo. Interviste a cura di Maria Cannarella, Marta Gnyp, Alessandra Klimciuk e Richard Milazzo.
Durante la mostra saranno previste anche visite guidate, di cui verranno dati in tempo aggiornamenti, anche sul sito www.stelline.it
Le prime inizieranno con la Milano Art Week durante la quale, dal 2 al 7 aprile, si potrà visitare la mostra con ingresso ridotto a 6 euro. In quest’occasione, sabato 6 aprile, dalle 17.00 alle 19.00, si terranno quattro visite guidate gratuite (a parte il biglietto speciale per la Milano Art Week).
[Milano, 8 marzo 2019] In occasione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, la Fondazione Stelline ha ideato e realizzato una grande mostra internazionale intitolata L’Ultima Cena dopo Leonardo, che si terrà dal 2 aprile al 30 giugno 2019. Il percorso espositivo prevede la presenza di sei figure chiave della scena artistica contemporanea: Anish Kapoor, Robert Longo, Masbedo, Nicola Samorì, Wang Guangyi, Yue Minjun. La mostra, prodotta dalla stessa Fondazione e a cura di Demetrio Paparoni, uno dei più riconosciuti critici e curatori italiani, è inserita nel palinsesto istituzionale Milano e Leonardo 500, il programma di iniziative e progetti che celebra l’opera e il pensiero di Leonardo in occasione del quinto centenario dalla sua morte, e sarà l’evento di apertura della Milano Art Week 2019 (1-7 aprile).
Sei grandi artisti internazionali, di diversa tradizione culturale, hanno riletto il tema dell’Ultima Cena a partire dalla raffigurazione che ne ha dato Leonardo, facendone una delle espressioni più alte della nostra cultura, in un originale dialogo tra oriente e occidente.
L’Ultima Cena dopo Leonardo ha l’obiettivo di sottolineare come l’opera di Leonardo continui a contaminare l’arte contemporanea. Questa mostra include, oltre alla mai esposta in Occidente The Last Supper di Wang Guangyi, opere espressamente realizzate da Robert Longo, Nicola Samorì e da Yue Minjun, un video di Masbedo incentrato sulle mani che hanno restaurato l’opera e un omaggio di Anish Kapoor all’opera di Leonardo.
«La Fondazione Stelline ha un forte legame con il Genio del Rinascimento», sottolinea il presidente PierCarla Delpiano, «anche grazie al lavoro di Andy Wharol, che ha realizzato la sua ultima serie The Last Supper proprio per le Stelline dove l’ha esposta nella famosa mostra del 1987 in omaggio al Cenacolo, ospitato in Santa Maria delle Grazie, davanti alla sede della fondazione. È sembrato, quindi, naturale rilanciare questa sfida, in occasione delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte del Genio, a sei grandi artisti internazionali. Un progetto importante e ambizioso, L’Ultima Cena dopo Leonardo è un significativo omaggio alla contemporaneità di Leonardo, come dimostrano le opere di Anish Kapoor, Robert Longo, Masbedo, Nicola Samorì, Wang Guangyi e Yue Minjun.
Questa mostra, originale nella sua concezione e dal respiro internazionale, è il contributo che la Fondazione Stelline dedica a Leonardo, icona mondiale di arte, bellezza e genialità. Simbolo della nostra meravigliosa Italia, di una Milano sempre più aperta alla contaminazione culturale e di una Lombardia operosa ed eccellente».
Trattandosi di una figura geniale e poliedrica, il suo pensiero e il suo lavoro si prestano a fornire spunti per sviluppare linguaggi nuovi e per affrontare tematiche classiche in modo innovativo. Come spiega il curatore Demetrio Paparoni, le presenze in mostra rispondono a precisi criteri: Anish Kapoor è l’artista che più di ogni altro incarna lo spirito leonardesco, incentrando la propria ricerca sul rapporto tra arte e scienza, tra sparizione e apparizione della forma; Robert Longo è l’artista americano che ha ridefinito in chiave attuale una rilettura dei capolavori del passato, facendone espressione del presente. Rendendo palpabile il tema della morte biologica della pittura, Nicola Samorì affronta la narrazione di opere classiche, caricandole di nuovi significati; gli artisti multimediali Masbedo focalizzano la loro attenzione sulle mani di Pinin Brambilla Barcilon, la restauratrice che ha salvato l’Ultima Cena di Leonardo in oltre 22 anni di costante e ininterrotto lavoro. E ancora, Yue Minjun indaga il tema della confusione della mente attraverso l’impenetrabilità dell’immagine sacra; Wang Guangyi, in un grande polittico di sedici metri, che è la più importante rappresentazione dell’Ultima Cena realizzata in tempi recenti in Cina e mai esposta in Occidente, sovrappone l’iconografia leonardesca al paesaggio e alla tecnica pittorica tradizionale cinese del Wu Lou Hen.
Lo smembramento del “corpo sacro” dell’Ultima Cena di Leonardo ad opera di artisti alla ricerca dei misteri che questo dipinto ancora racchiude ci può regalare infinite rivelazioni, come testimoniano le opere esposte e gli esempi portati nel catalogo che accompagna la mostra (Skira Editore, 24x28 cm, 168 pagg., prezzo di copertina: € 29,00).
L’ampia indagine critica sulle opere degli artisti che hanno guardato al dipinto di Santa Maria delle Grazie di Milano – Salvador Dalí, Shusaku Arakawa, Mary Beth Edelson, Marlen Dumas, Andy Warhol, Andres Serrano, Vik Muniz, Hiroshi Sugimoto, Zhang Huan, Zeng Fanzhi, Wang Guangyi, Yue Minjun, Robert Longo, Anish Kapoor, Masbedo e Nicola Samorì – e le interviste inedite agli artisti presenti in mostra fanno di questo libro un documento sulla capacità generativa dell’opera di Leonardo. Interviste a cura di Maria Cannarella, Marta Gnyp, Alessandra Klimciuk e Richard Milazzo.
Durante la mostra saranno previste anche visite guidate, di cui verranno dati in tempo aggiornamenti, anche sul sito www.stelline.it
Le prime inizieranno con la Milano Art Week durante la quale, dal 2 al 7 aprile, si potrà visitare la mostra con ingresso ridotto a 6 euro. In quest’occasione, sabato 6 aprile, dalle 17.00 alle 19.00, si terranno quattro visite guidate gratuite (a parte il biglietto speciale per la Milano Art Week).
01
aprile 2019
L’Ultima Cena dopo Leonardo
Dal primo aprile al 30 giugno 2019
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE STELLINE – PALAZZO DELLE STELLINE
Milano, Corso Magenta, 61, (Milano)
Milano, Corso Magenta, 61, (Milano)
Biglietti
intero € 8; ridotto € 6
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 10-20
Vernissage
1 Aprile 2019, Su invito
Autore
Curatore