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Mancinelli / Melloni / Tranchida – 8.5.7.umano.interiore.caotico
Tre artisti presentano le loro opere realizzate con carta e cartone riciclato, i materiali usati sono trasformati in tele d’autore e sculture in un fine upcycling che nulla invidia all’uso di materiali di maggior pregio.
Comunicato stampa
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Nello spazio espositivo E.Co.Point, indipendente e dedicato ad artisti contemporanei che lavorano sui temi della sostenibilità ambientale, tre artisti romani presentano le loro opere realizzate utilizzando carta e cartone riciclati, cartapesta e altri materiali di scarto.
I materiali usati sono trasformati in tele d’autore e sculture in un fine upcycling che nulla invidia all’uso di materiali di maggior pregio.
Massimo Melloni utilizza da anni questi materiali poveri e riciclati per dare vita a tele e sculture, un fondo nero ed interiore pervade le sue opere riconoscibili per stile e espressività di cui Massimo Riposati ha scritto: “Un nero che suona con accenti diversi, accogliente a volte, respingente in alcuni casi, ma sempre carico del mistero di una pittura che non si concede allo spettatore ma che interviene nelle sue facoltà percettive per guidarlo nei territori del piacere”.
Massimo Melloni espone in questa sede sculture in cartapesta e tecnica mista, rappresentazione dell’interiorità materica più profonda.
Maria Carla Mancinelli, anche lei spaziando dalla pittura alla scultura, utilizza carta, cartone, stoffe, stracci, fili di ferro e legno, dando forma a poetiche immagini, espressione di un’umanità sofferente e stralunata e della sua aspirazione verso l’onirico e il trascendente, una figura umana via via sempre più essenziale, stilizzata e rarefatta. In questa sede sono esposte le ultime creazioni, sculture di varie dimensioni del ciclo “Resti d’acqua”, realizzate utilizzando frammenti di legno restituiti dal mare, cartapesta e filo di ferro di recupero, con un chiaro riferimento alla contemporanee tragedie della migrazione nel Mediterraneo.
Gloria Tranchida con la carta e il cartone riciclato crea invece delle tele d’autore dove i materiali poveri e riciclati sono impreziositi da colori e riflessi metallici per arricchirli di un valore estetico finale che sicuramente è raggiunto e apprezzato. I suoi lavori sono volutamente numerati per il collezionismo d’arte.
Ermete Realacci ha scritto di lei: “Queste opere ci propongono un capovolgimento degli schemi, dei valori e delle forme del nostro modo di produrre e consumare. Se è vero come sosteneva Marcel Proust che «un vero viaggio di scoperta non è cercare nuove terre ma vedere con nuovi occhi» il lavoro di Gloria Tranchida è un viaggio che ci permette di guardare con occhi nuovi le questioni ambientali ancora aperte nel nostro paese”.
Le opere in mostra appartengono al ciclo “Delirio urbano”, dedicato al caos delle città.
I materiali usati sono trasformati in tele d’autore e sculture in un fine upcycling che nulla invidia all’uso di materiali di maggior pregio.
Massimo Melloni utilizza da anni questi materiali poveri e riciclati per dare vita a tele e sculture, un fondo nero ed interiore pervade le sue opere riconoscibili per stile e espressività di cui Massimo Riposati ha scritto: “Un nero che suona con accenti diversi, accogliente a volte, respingente in alcuni casi, ma sempre carico del mistero di una pittura che non si concede allo spettatore ma che interviene nelle sue facoltà percettive per guidarlo nei territori del piacere”.
Massimo Melloni espone in questa sede sculture in cartapesta e tecnica mista, rappresentazione dell’interiorità materica più profonda.
Maria Carla Mancinelli, anche lei spaziando dalla pittura alla scultura, utilizza carta, cartone, stoffe, stracci, fili di ferro e legno, dando forma a poetiche immagini, espressione di un’umanità sofferente e stralunata e della sua aspirazione verso l’onirico e il trascendente, una figura umana via via sempre più essenziale, stilizzata e rarefatta. In questa sede sono esposte le ultime creazioni, sculture di varie dimensioni del ciclo “Resti d’acqua”, realizzate utilizzando frammenti di legno restituiti dal mare, cartapesta e filo di ferro di recupero, con un chiaro riferimento alla contemporanee tragedie della migrazione nel Mediterraneo.
Gloria Tranchida con la carta e il cartone riciclato crea invece delle tele d’autore dove i materiali poveri e riciclati sono impreziositi da colori e riflessi metallici per arricchirli di un valore estetico finale che sicuramente è raggiunto e apprezzato. I suoi lavori sono volutamente numerati per il collezionismo d’arte.
Ermete Realacci ha scritto di lei: “Queste opere ci propongono un capovolgimento degli schemi, dei valori e delle forme del nostro modo di produrre e consumare. Se è vero come sosteneva Marcel Proust che «un vero viaggio di scoperta non è cercare nuove terre ma vedere con nuovi occhi» il lavoro di Gloria Tranchida è un viaggio che ci permette di guardare con occhi nuovi le questioni ambientali ancora aperte nel nostro paese”.
Le opere in mostra appartengono al ciclo “Delirio urbano”, dedicato al caos delle città.
23
marzo 2019
Mancinelli / Melloni / Tranchida – 8.5.7.umano.interiore.caotico
Dal 23 al 24 marzo 2019
arte contemporanea
Location
E.CO.POINT – ENVIRONMENTAL & CONTEMPORARY ART
Roma, Via Del Velodromo, 77, (Roma)
Roma, Via Del Velodromo, 77, (Roma)
Orario di apertura
sabato e domenica 17 - 19.30
Vernissage
23 Marzo 2019, ore 17
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