23 aprile 2002

Fino al 16.V.2002 Duane Michals, fotografie 1958-2001 Firenze, SpazioFoto Credito Artigiano

 
Il fascino delle fotografie di Duane Michals è inesprimibile in parole: con la sua inesauribile fantasia fissa l'invisibile nelle sue immagini, le sensazioni emotive delle esistenze umane - ora a Firenze: una bellissima presentazione di suoi lavori dal 1958 al 2001...

di

Lo SpazioFoto presenta cinquanta immagini in bianco e nero del mitico Duane Michals. Nato nel 1932 a McKeesport in Pennsilvania, inizia a fotografare nel 1958 a Leningrado durante un viaggio. L’artista, che vive a
New York, elabora uno stile straordinariamente individuale nell’ambito della fotografia, lasciandosi influenzare soprattutto dal surrealismo di René Magritte. Duane Michals, fotografie 1958-2001Michals rovescia le dimensioni come vengono percepite comunemente, ci ricorda infatti che la terra è come un granello di polvere nella galassia. Cosí, negli anni sessanta, comincia a creare racconti e scene fantastiche nelle sequenze d’immagini e a partire dal 1969 le accompagna da suoi testi poetici, scritti a mano sulle fotografie. Le immagini vivono soprattutto della sperimentazione con sovrapposizioni e scie di movimento tramite tempi d’esposizione lunghi, che fanno sì che i
contenuti metafisici, psicologici e surreali si evolvono davanti agli occhi dello spettatore come se questo guardasse un cortometraggio. Un uomo nella stazione della metropolitana all’improvviso si dissolve nell’infinito
universo (Human condition, 1969) – Magritte nel suo giardino e il suo giardino dentro di lui (Magritte’s studio e portrait of Magritte in his garden double-exposed, 1965) – in un piccolo bagno c’è un uomo, la cui immagine viene guardata da un altro in un libro mentre questo percorre un corridoio buio, fotografato e incorniciato sopra la vasca dello stesso bagno
(Things are queer, 1973). Queste e altre visioni estratte e sintetizzate, nelle composizioni fotografiche di Michals si trasmettono in modo immediato tramite il suo simbolismo e umorismo, rendendo visibili gli spiriti del subconscio. Nella messa in scena, l’autore
tematizza la situazione umana in continua trasformazione, il presente è già passato e si dissolve in ricordi, sogni, vaghe sensazioni, visioni e illusioni, che non sarebbero tangibili eppure sono continuamente presenti come fantasmi. Come se fosse un mago lui fotografa l’effimero e
l’invisibile, fissa i segreti della nostra psiche e ce li fa vedere come in uno specchio.
Duane MichailsLa mostra, a cura di Enrica Viganò, presenta i vari tipi di lavori caratteristici dell’autore: fotografie singole, serie d’immagini e ritratti d’artista. Le stampe piccole, intese dall’autore stesso come mezzo piú potente per coinvolgere lo spettatore, perché piú intimo, appaiono
estremamente preziose proprio a causa delle loro modeste dimensioni. Le fotografie di Michals ci fanno tacere dallo stupore guidandoci alla introspezione e arricchendo la nostra vita emotiva e la nostra anima,
quotidianamente inquinate da una moltidudine di immagini strillanti.

link correlati
Legends Online:Duane Michals
Photoinsider:
Duane Michals

Photography Temple: Duane Michals
Credito Artigiano

Katharina Hausel


19 aprile – 16 maggio
aperto lunedì – sabato: 10:00-12:30 e 15:00-19:00
chiuso: domenica e giorni festivi
ingresso gratuito
SpazioFoto Credito Artigiano
Via De’ Boni, 1 (angolo P.zza Santa Maria Maggiore)
50123 Firenze
tel.: 055-21 86 41, fax: 02-48 14 269


[exibart]

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui