26 aprile 2002

fino al 30.VI.2002 Micco Spadaro – Napoli ai tempi di Masaniello Napoli, Museo di San Martino

 
Nella sontuosa scenografia della Certosa di San Martino prendono forma i personaggi, gli eventi, i simboli della Napoli del Seicento attraverso le fresche e appassionate tele di Micco Spadaro...

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È sicuramente uno degli eventi più attesi della primavera napoletana, la mostra Napoli ai tempi di Masaniello dedicata a Micco Spadaro. La Soprintendenza Speciale per il Polo Museale di Napoli ha inaugurato così, nella splendida cornice della certosa di San Martino, dove l’artista operò per circa vent’anni, una nuova pagina della sua storia, tesa ad approfondire e a diffondere la conoscenza della pittura del Seicento partenopeo attraverso uno dei suoi più vivaci rappresentanti.Micco Spadaro, Eruzione del Vesuvio, 1648-50, olio su tela, collezione privata
Appassionato cronista degli eventi storici del suo tempo e splendido paesaggista, Domenico Gargiulo (1609 – 1675) detto Spadaro con riferimento al mestiere del padre, si formò nella bottega di Aniello Falcone dove ebbe modo di frequentare i giovani artisti di allora tra cui Salvator Rosa e di entrare in contatto con le stampe dell’incisore Jacques Callot, da cui derivano alcuni particolari tipici della sua pittura come le figure allungate e le composizioni affollate. Ma più di ogni altra fu fondamentale l’amicizia con l’artista bergamasco Viviano Codazzi con il quale intrecciò tra il 1634 e il 1647 una fitta collaborazione. Nel 1638 lo troviamo nelle stanze della Certosa di San Martino dove i Monaci lo chiamarono a decorare il Coro dei Frati Conversi e poi a partire dal 1642 alcuni ambienti dell’appartamento del Priore.
Grazie ad un allestimento che si snoda in tre sezioni lungo il complesso della Certosa di San Martino, la personalità e le peculiarità dell’arte di Micco Spadaro, insieme alle opere di quegli artisti che ne influenzarono la carriera, risultano facilmente leggibili. Micco Spadaro, Largo di Palazzo, 1654ca., olio su trela, Toledo, Palacio Tavera Il percorso espositivo ha inizio nella Farmacia della Certosa dove sono presenti le opere della prima fase della sua attività, significative: L’Ultima Cena e la Madonna con Bambino e Santi.
Si prosegue negli ambienti del Quarto del Priore; qui, accanto agli splendidi affreschi che lo stesso Micco Spadaro realizzò, è possibile ammirare le opere eseguite in collaborazione con il Codazzi tra cui l’Adorazione dei pastori della Sarah Campbell Blaffer Foundation di Huston e la Villa con portico e baldacchino del Museo di Capodimonte di Napoli. Si fa strada già in queste tele l’elemento protagonista delle successive opere di Spadaro: un’umanità che brulica e popola le architetture, gli archi, le strade.
L’ultima sezione denominata Immagini e memorie della città, raccoglie le opere attraverso le quali Micco descrisse, con straordinaria abilità narrativa, gli episodi più drammatici della storia napoletana. Dipinte per nobili famiglie partenopee sono tre emblematiche tele: L’eruzione del Vesuvio del 1631, la Rivolta di Masaniello del 1647 e il Largo Mercatello durante la peste del 1656.
Viva è la partecipazione dell’artista agli eventi narrati, così come l’attenzione ad ogni minimo dettaglio di vita quotidiana è inquadrato, focalizzato e fotografato con incredibile fedeltà e scorrevolezza narrativa.Micco Spadaro, La rivolta di Masaniello del 1647, 1648-50, olio su tela, Napoli, Museo Nazione di San Martino
Ma la mostra non è solo un omaggio alla pittura napoletana del Seicento; la scelta della Certosa di San Martino come sfondo alla brillante e luminosa Napoli di Micco Spadaro significa restituire alla città un meraviglioso spazio espositivo e museale.

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ilaria santucci


Micco Spadaro. Napoli ai tempi di Masaniello
Napoli, Museo Nazionale di San Martino, Largo San Martino 8
Fino al 30 giugno 2002, dalle 9,00 alle 19,00 (chiuso il lunedì)
Aperto il 25 Aprile e il 1 Maggio
Ingresso: intero 8.00 euro, ridotto 4.00 euro (per i visitatori da 18 a 25 anni) 2.00 euro (sotto i 18 e sopra i 65 anni)
Informazioni e prenotazioni: tel. 848800288; dai cellulari 06.3996705,per le scuole 081.741067
La mostra è curata da Brigitte Daprà
Promotori: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza Speciale per il Polo Museale di Napoli
Catalogo: Electa Napoli Electa Napoli. A cura di Brigitte Daprà, saggi di Nicola Spinosa, Giuseppe Galasso, Marco Chiarini, Brigitte Daprà, Giancarlo Sestieri; 240 pagine, prezzo 40 €. E’ disponibile anche una guida breve edita da Electa Napoli, 32 pagine, prezzo 3 €.
Organizzazione e Promozione: Civita
Con il contributo di : Banco di Napoli, IBM, Club la Repubblica
Con la collaborazione tecnica di: Axa Art, Borghi International, Radio Kiss Kiss, Sit Com
Con il patrocinio di: Regione Campania, Assessorato all’Urbanistica, Comune di Napoli, Assessorato alle Politiche Culturali.
Nota per il visitatore:
In un’esposizione che documenta e diffonde uno degli aspetti più originali del Seicento ci sembra doveroso sottolineare che, data la splendida posizione di cui gode il Museo sito sulla collina che domina la città e per questo felicemente illuminato (ammesso che possa essere un inconveniente), non sempre è possibile fruire a pieno dell’illuminazione appositamente studiata per i quadri.
Si raccomanda inoltre di prestare attenzione alla disposizione delle didascalie che rischia di confondere il visitatore.


[exibart]

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