25 maggio 2014

Luigi Presicce, Allegoria astratta dell’atelier del pittore all’inferno tra le punte gemelle Teatro Studio, Scandicci

 
Continua la rassegna di performance PIECE. Una prima italiana di un'opera che guida lo spettatore immaginario onirico e ancestrale dell'artista pugliese

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Lo scorso 21 Maggio 2014, al Teatro Studio di Scandicci (Fi) si è svolto il quarto appuntamento di PIECE-percorsi della performance, ideati dalla compagnia Krypton per la direzione artistica di Giancarlo Cauteruccio e a cura di Pietro Gaglianò che andranno avanti fino al mese di Giugno.
La serata è dedicata a Luigi Presicce che, per la prima volta in Italia, ha presentato l’opera dal titolo Allegoria astratta dell’atelier del pittore all’inferno tra le punte gemelle, una rivisitazione metafisica dell’opera “L’atelier dell’artista” di Courbet. Come quest’ultimo nella sua opera, rappresenta tutto ciò che è la sua arte, così Presicce invita lo spettatore a seguirlo nel suo immaginario-onirico atelier per mostrare i suoi conflitti e le sua, a tratti dantesca, visione d’insieme. 
Luigi Presicce e Maurizio Vierucci (Oh Petroleum), Il Giudizio delle ladre, 2013, performance per un numero ristretto di spettatori per volta, palestra Istituto Professionale A. Fioravanti, Bologna. Foto Jacopo Menzani. Courtesy gli artisti, MAMBO, Museo d’Arte Moderna Bologna e Galleria Bianconi, Milano.
La performance, che dura pochi intensissimi minuti, viene fruita da tutti in maniera individuale. Ogni singolo spettatore viene invitato ad aspettare di essere chiamato e accompagnato per mano da un Caronte. Nel buio dell’attesa, un percorso lento e un cammino che dura pochi attimi fino a raggiungere l’epifania dell’opera. Si entra nel sogno. Un sogno in bianco e nero in media res, che può ricondurre alla forza espressiva dell’arte di Beardsley, anche a quell’onda che rifiuta le contraddizioni di un’epoca e della propria società, e allo stesso tempo, ad una visione esoterica ed astratta dell’accademismo artistico e teatrale. Una tela, un pittore che dipinge. Movimenti ritmici ed illusori che vengono assorbiti ed interrotti allo stesso tempo da un neon vibrante che acceca, esalta e confonde. Nei due lati del pittore,un insieme di maschere nere e mute. Che osservano senza fare cenno. A sinistra dello spettatore, un corpo a petto nudo che impone la sua grazia accompagnata da melodie surreali. Lo spettatore è lì, quasi in un’altra dimensione tra l’esserci e l’oblio, tra il sogno e la realtà. Totem e compagno il silenzioso accompagnatore. Sembra quasi di sfiorare i personaggi e il pittore stesso, di toccarli con gli occhi e con il pensiero. E immediatamente quando vi è la realizzazione di tutto, ecco che si viene condotti fuori, si viene trascinati leggiadramente via, silenziosi ma colpiti. Piacevolmente distrutti e consapevolmente estasiati.
Prossimo appuntamento con PIECE, mercoledì 28 Maggio 2014 h 21:00 con Francesca Grilli e Arriverà e ci coglierà di sopresa.
Maria Di Gaetano 
21 maggio 2014
Dal 26 Febbario a Giugno 2014
PIECE Percorsi della Performance 
Teatro Studio
Via G. Donizetti, 58
Scandicci, Firenze 
Ingresso gratuito

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