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No, Oreste, No!
Oreste non era un collettivo, non era un sindacato ma, come spesso hanno ribadito i suoi ideatori, era “un insieme variabile di persone”, di artisti che si sono scelti e trovati per un determinato tempo per condividere una certa maniera di vedere il mondo
Comunicato stampa
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Nello spazio espositivo della Project Room, dedicato alla riscoperta di alcuni degli episodi artistici più stimolanti e innovativi originati in ambito bolognese e regionale, il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna presenta No, Oreste, No! Diari da un archivio impossibile, progetto espositivo a cura di Serena Carbone incentrato sull’esperienza artistico-relazionale di Progetto Oreste, nata nel 1997 e conclusasi nel 2001, con particolare attenzione alle vicende bolognesi.
Oreste non era un collettivo, non era un sindacato ma, come spesso hanno ribadito i suoi ideatori, era “un insieme variabile di persone”, di artisti che si sono scelti e trovati per un determinato tempo per condividere una certa maniera di vedere il mondo.
Oreste ha agito da precursore, ha sperimentato e anticipato un modus oper andi indipendente, alternativo a quello istituzionale, totalmente orizzontale e non gerarchico, ponendo l’accento sul processo e anticipando tendenze oggi date per scontate come la ricerca in spazi non profit e le residenze d'artista.
No, Oreste, No! Diari da un archivio impossibile ha come fulcro ciò che resta oggi di Oreste: gli artisti con le loro vite e le loro ricerche, l’archivio composto da materiale audio-video e cartaceo, il materiale sulle pagine non più navigabili di UnDo.Net e la vitalità che ne animava gli incontri e i dialoghi. In mostra vengono esposti video, installazioni, testi, fotografie, libri, cataloghi, riviste, flyers, locandine, lettere, e-mail per ricostruire il grande network che l’invisibile Oreste, in pochi anni, ha intrecciato con il mondo dell’arte.
Oreste non era un collettivo, non era un sindacato ma, come spesso hanno ribadito i suoi ideatori, era “un insieme variabile di persone”, di artisti che si sono scelti e trovati per un determinato tempo per condividere una certa maniera di vedere il mondo.
Oreste ha agito da precursore, ha sperimentato e anticipato un modus oper andi indipendente, alternativo a quello istituzionale, totalmente orizzontale e non gerarchico, ponendo l’accento sul processo e anticipando tendenze oggi date per scontate come la ricerca in spazi non profit e le residenze d'artista.
No, Oreste, No! Diari da un archivio impossibile ha come fulcro ciò che resta oggi di Oreste: gli artisti con le loro vite e le loro ricerche, l’archivio composto da materiale audio-video e cartaceo, il materiale sulle pagine non più navigabili di UnDo.Net e la vitalità che ne animava gli incontri e i dialoghi. In mostra vengono esposti video, installazioni, testi, fotografie, libri, cataloghi, riviste, flyers, locandine, lettere, e-mail per ricostruire il grande network che l’invisibile Oreste, in pochi anni, ha intrecciato con il mondo dell’arte.
07
marzo 2019
No, Oreste, No!
Dal 07 marzo al 05 maggio 2019
Location
MAMBO – MUSEO D’ARTE MODERNA DI BOLOGNA
Bologna, Via Don Giovanni Minzoni, 14, (Bologna)
Bologna, Via Don Giovanni Minzoni, 14, (Bologna)
Vernissage
7 Marzo 2019, ore 18
Curatore