Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Luigi Ambrosetti / Natascia Raffio – Doppia Regina
Due stili grafici e pittorici molto diversi e quasi opposti, e nel loro diverso attraversare lo stesso bacino iconografico e la “narrazione”, che, tuttavia, entrambi si attestano, come centri ispiratori della nostra contemporaneità visiva.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il lavoro del romano Luigi Ambrosetti ha una collocazione anomala e originale nella scena romana pop. È come se motivi pop-gotici e stilemi di urban art fossero posti al servizio di una forte libertà immaginativa e associativa mossa dal ricordo o dall’ossessione per eventi, persone, e luoghi realmente incontrati e vissuti. C’è un forte legame con luoghi e spezzoni della scena artistica underground romana (ma ormai semi-istituzionalizzata) e poi con un immaginario ispirato dai fumetti e dai cartoni animati (dei quali Ambrosetti è un grande appassionato e conoscitore) ritratti in scenari urbani degradati che però, con uno scarto immaginativo, a volte diventano ambienti relittuali, subacquei o degni di appartenere a una storia di fantasmi. È un carattere narrativo, anche inconseguente, incongruente, di questi lavori, specie dei disegni, che fa vibrare i ricordi e le situazioni più personali, come aggregazioni emotive, del presente e del passato, gettate sul foglio in uno stile espressionista. Ed ecco che rispetto a tanti artisti che si ispirano alla iconografia pop di fumetti, film e cartoni, il riuso di questa come iconografia cara alla vicenda personale appare inconsueto. È come se Ambrosetti ci conducesse in un racconto senza storia, venato di accenti sessuali e ossessivi, che proprio nell’inspiegabilità di certe situazioni rispecchia e alimenta la propria libertà. Filo conduttore diviene, allora, il personaggio da lui stesso inventato, una sorta di fantasmino, chiamato “Lui col carrello”, secondo una coincidenza tra firma, alter ego e autoritratto narrativo, utilizzata anche da altri artisti della scena neo-pop che però qui, come detto, risalta come filo conduttore di una storia irrelata, interiore.
Le ragazzine di Natascia Raffio, benché vi si riconosca lo stile molto accurato del pop surrealismo di ispirazione americana, costituiscono anch’esse, di quadro in quadro, una sorta di storia iconografica che vede protagonista il personaggio di Gogolì, inventato dall’autrice, che pure la rispecchia e in parte la ritrae. Nei suoi dipinti, domina un’immaginazione e una sensibilità neo-pop, che porta all’ibridazione con i personaggi noti della Disney. Questa iconografia viene attraversata e citata dall’interno di un personaggio di propria invenzione, che appare collocato nell’universo della stereotipia dell’immaginario mediale e commerciale piuttosto che condurci ondivago in una narrazione interiore.
Le ragazzine di Natascia Raffio, benché vi si riconosca lo stile molto accurato del pop surrealismo di ispirazione americana, costituiscono anch’esse, di quadro in quadro, una sorta di storia iconografica che vede protagonista il personaggio di Gogolì, inventato dall’autrice, che pure la rispecchia e in parte la ritrae. Nei suoi dipinti, domina un’immaginazione e una sensibilità neo-pop, che porta all’ibridazione con i personaggi noti della Disney. Questa iconografia viene attraversata e citata dall’interno di un personaggio di propria invenzione, che appare collocato nell’universo della stereotipia dell’immaginario mediale e commerciale piuttosto che condurci ondivago in una narrazione interiore.
14
marzo 2019
Luigi Ambrosetti / Natascia Raffio – Doppia Regina
Dal 14 al 28 marzo 2019
arte contemporanea
Location
VIRUS ART
Roma, Via Reggio Emilia, 69, (Roma)
Roma, Via Reggio Emilia, 69, (Roma)
Orario di apertura
da martedi a sabato 11-19
Vernissage
14 Marzo 2019, ore 18
Autore
Curatore