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Francesco Pacelli – Abisso elastico
CURRENT presenta la mostra personale di Francesco Pacelli, ABISSO ELASTICO. Abisso Elastico è la caverna primordiale in cui arrancano ipotesi di nuove forme di vita, abbozzate e ansimanti come i nostri avi devoniani.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
FRANCESCO PACELLI
ABISSO ELASTICO
a cura di/curated by CURRENT
OPENING
Wednesday March 6 , 2019 - 7pm
Mercoledì 6 marzo 2019 - 19.00
Nelle grotte più profonde della terra, negli abissi marini o in luoghi altrettanto sperduti e singolari, nascono esseri a malapena immaginabili (C. Henderson), intere specie che percorrono la loro esistenza all’oscuro della maggior parte degli altri abitanti della superficie.
Nelle condizioni più sgradevoli e ignote prendono vita processi evolutivi arditi che ci pongono di fronte ad immagini che stupiscono per la loro lontananza da noi: creature senz’occhi, illuminate di luce propria, figure sproporzionate, pelli trasparenti, veleni per il controllo neurale, anfibi che lasciano la propria prole nascere e crescere nel proprio apparato digerente ed altri che la nutrono col grasso della propria stessa pelle.
Fino ad oggi questa pletora di mostri (da monstrum/i; miracolo) è stata resa possibile da fattori naturali: condizioni materiali estreme che hanno richiesto soluzioni pratiche.
Ma cosa avviene quando l’abisso non è più un luogo fisico, ma concettuale?
Nate già con l’intento di sostituire l’uomo nelle situazioni più dure, le intelligenze artificiali, se mai raggiungeranno tale traguardo, saranno forse le prime creature dotate di una propria indipendenza a svilupparsi in un ambiente estremo anche dal punto di vista immateriale: l’abisso del suo creatore, l’uomo, nella sua ignoranza di ciò che davvero significhino e da cosa scaturiscano vita, individualità, intelletto e coscienza.
Il rapporto uomo/androide non si esaurisce però soltanto nell’utilità, è piuttosto una vera e propria fascinazione che ha radici profonde nella tradizione; dal mito di Fetonte al Frankenstein di Mary Shelley, dagli automi di Leonardo a quelli di Jacques de Vaucanson, dalla presunta testa parlante fatta costruire da papa Silvestro II al recente clone robot del professor Hiroshi Ishiguro. Un’euforia che porta con sé una certa inquietudine: con lo sviluppo dei nuovi materiali sintetici e di nuove applicazioni in campo medico, si prospetta sempre di più la possibilità di esseri nuovi, simili a noi sotto certi aspetti, tanto da poter provare empatia verso di loro. Ma come ogni percorso evolutivo, la necessità determina la forma: nell’ipotesi di un processo che porti effettivamente alla nascita della Razza Macchina, quali forme avranno queste nuove creature? Quanto ci assomiglieranno e quanto invece saranno distanti da noi?
Abisso Elastico è la caverna primordiale in cui arrancano ipotesi di nuove forme di vita, abbozzate e ansimanti come i nostri avi devoniani.
ABISSO ELASTICO
a cura di/curated by CURRENT
OPENING
Wednesday March 6 , 2019 - 7pm
Mercoledì 6 marzo 2019 - 19.00
Nelle grotte più profonde della terra, negli abissi marini o in luoghi altrettanto sperduti e singolari, nascono esseri a malapena immaginabili (C. Henderson), intere specie che percorrono la loro esistenza all’oscuro della maggior parte degli altri abitanti della superficie.
Nelle condizioni più sgradevoli e ignote prendono vita processi evolutivi arditi che ci pongono di fronte ad immagini che stupiscono per la loro lontananza da noi: creature senz’occhi, illuminate di luce propria, figure sproporzionate, pelli trasparenti, veleni per il controllo neurale, anfibi che lasciano la propria prole nascere e crescere nel proprio apparato digerente ed altri che la nutrono col grasso della propria stessa pelle.
Fino ad oggi questa pletora di mostri (da monstrum/i; miracolo) è stata resa possibile da fattori naturali: condizioni materiali estreme che hanno richiesto soluzioni pratiche.
Ma cosa avviene quando l’abisso non è più un luogo fisico, ma concettuale?
Nate già con l’intento di sostituire l’uomo nelle situazioni più dure, le intelligenze artificiali, se mai raggiungeranno tale traguardo, saranno forse le prime creature dotate di una propria indipendenza a svilupparsi in un ambiente estremo anche dal punto di vista immateriale: l’abisso del suo creatore, l’uomo, nella sua ignoranza di ciò che davvero significhino e da cosa scaturiscano vita, individualità, intelletto e coscienza.
Il rapporto uomo/androide non si esaurisce però soltanto nell’utilità, è piuttosto una vera e propria fascinazione che ha radici profonde nella tradizione; dal mito di Fetonte al Frankenstein di Mary Shelley, dagli automi di Leonardo a quelli di Jacques de Vaucanson, dalla presunta testa parlante fatta costruire da papa Silvestro II al recente clone robot del professor Hiroshi Ishiguro. Un’euforia che porta con sé una certa inquietudine: con lo sviluppo dei nuovi materiali sintetici e di nuove applicazioni in campo medico, si prospetta sempre di più la possibilità di esseri nuovi, simili a noi sotto certi aspetti, tanto da poter provare empatia verso di loro. Ma come ogni percorso evolutivo, la necessità determina la forma: nell’ipotesi di un processo che porti effettivamente alla nascita della Razza Macchina, quali forme avranno queste nuove creature? Quanto ci assomiglieranno e quanto invece saranno distanti da noi?
Abisso Elastico è la caverna primordiale in cui arrancano ipotesi di nuove forme di vita, abbozzate e ansimanti come i nostri avi devoniani.
06
marzo 2019
Francesco Pacelli – Abisso elastico
Dal 06 al 31 marzo 2019
arte contemporanea
Location
CURRENT
Milano, Via Sant'Agnese, 12, (Milano)
Milano, Via Sant'Agnese, 12, (Milano)
Orario di apertura
su appuntamento
Vernissage
6 Marzo 2019, ore 19.00
Autore